Il delitto di Sarajevo (la vittima è Stenmark) di Gian Paolo Ormezzano
Il delitto di Sarajevo (la vittima è Stenmark) COSI' PER SPORT di Gian Paolo Ormezzano Il delitto di Sarajevo (la vittima è Stenmark) Sarajevo, ma che posto è? Ci /anno-T Olimpiade. Ma non ci hanno già fatto un delitto? Questa volta i l'Olimpiade a prendere qualcosa dal posto in cui va, e non invece a dare. Evento raro, se ti vuole unico. //Olimpiade aiutò persino a •creare» una certa immagine di Tokyo, nel IMS farà scoprire Seul. Forte nel dopoguerra soltanto da Roma e da Los Angeles, oltre che da Sarajevo. l'Olimpiade ha avuto ed avrà qualcosa, per il retto il suo rapporto pubblicitario con la località è di regola un credito. Sarajevo, ancora pochissimo tempo fa nessuno sapeva che ci avrebbero fatto V Olimpiade. La scelta avvenne in maniera quasi clandestina, tutti i rumori, nei anni or tono, al tempo della designazione, furono per Los Angeles. Non si è neppure fatto in tempo a bandire un concorso fra 1 piornalistl. per chi fosse riuscito, scrivendo di Sarajevo olimpica, a non ricordare l'evento tragico del 1914 E visto che ormai del delitto si è parlato, parliamo anche dell'altro delitto di Sarajevo: Stenmark. il più forte sciatore di ogni terrpo, non potrà prendere parte ai Giochi, perché professionista. Accompagnato da Girardelli e dalla Wenzel. è l'ultima — speriamo — vittima dell'ipocrisia sportiva La jiarola dilettante non esiste più. nel lessico olimpico ufficiale, dove amateur torna a essere chi ha qualcosa a che fare con V amore, però Stenmark, dichiaratosi semiprofessionista, non può gareggiare. E neppure ha dalla sua la sceneggiatura e la scenografia che ebbe nel 1972, a Sapporo. l'austriaco Karl Schranz, arricchito dallo tei. cacciato da Brundage, rientrato dal Giappone in Austria dove era atteso da un mare di folla. Stenmark è vittima di un delitto perfetto, lui ha caricato l'arma, facendo una certa scelta, e a fare scattare il grilletto è stato un meccanismo a orologeria che abbiamo caricato tutti, se non altro con (' indifferenza. Fiaccola «prof» Sempre a proposito di Olimpiade: i custodi in Grecia del sacro fuoco, o meglio della lente con cui si accende il sacro fuoco, hanno rifiutato agli statunitensi l'accensione troppo anticipata della fiaccola: questo perché c'è il progetto di fare viaggiare la fiaccola per tutti gli Usa, raccogliendo qualcosa come cinque miliardi di lire da Darle società sportive, che a loro volta si rifaranno sul tedofori ambiziosi e panciuti. Nessuna commercializzazione, per carità. Come se il resto dell'Olimpiade non fosse business. Chissà quante di queste prese di posizione nobili e comiche vedremo ancora, prima del 27 luglio, cerimonia inaugurale al Coticeum di Las Angeles. E chissà quante a partir» dal 27 luglio. Fra l'altro il business della fiaccola traportata per tutti gli Stati d'America prevede che il denaro ricavato vada ad aiutare lo sport giovane e povero degli Usa. Non accendere per tempo la fiaccola può significare spegnere anzitempo qualche vocazione sportiva: è un affare? Cuneo a Parigi .Vi i inaugurato ieri sera il nuovo palazzo parigino dello sport (e della culture), con Maser il cui nome i francesi una volta tanto pronunciano come gli italiani e i trentini. Maser, mentre per oli altoatesini t Móser, per austriaci e tedeschi (il cognome è germanico) e Mòtar. Molte delle infrastrutture, fra cui quelle pia importanti per l'atletica, i tappeti per piste e pedane, sono di una ditta della provincia di Cuneo. E in provincia di Cuneo si fanno le meglio auto blindate del mondo, nonché i veicoli giganteschi che trasportano i razzi che vanno nello spazio. Sono primati sommessi e sommersi, sono primati delle ore (di lavoro) di gente seria, piena di voglia e di idee. Cassetta e soldi Davide Boifava, direttore sportivo di una squadra ciclistica, nella scorsa stagione ha fatto registrare tutte te 'presenze- televisive della Inoxpran, dei suoi Visentin!. Baltaglin e Bontempi. Poi con la cassetta si è recato presso alcune ditte, e da una di loro, la Correrà, ha trovato soldi (tanti, 800?) e impegno di abbinamento a lunga gittata. Gli altri d.s., con abbinamenti •poveri» e \ senza teleinUriative. dicono che é stato /or- I lunato. Ingemar SlenmarV <iMo da Franco Hrun.i
Persone citate: Brundage, Davide Boifava, Franco Hrun, Girardelli, Karl Schranz, Stenmark, Visentin
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