Ex ambasciatore Usa nel Salvador rivela i mandanti degli squadroni della morte

Ex ambasciatore Usa nel Salvador rivela i mandanti degli squadroni della marte In un rapporto alla Camera il diplomatico afferma: «Avvertii Washington» Ex ambasciatore Usa nel Salvador rivela i mandanti degli squadroni della marte «Sono ricchissimi proprietari terrieri che vivono a Miami, il loro sicario è il candidato alla presidenza D'Aubuisson, il maggiore che fece assassinare il vescovo Romero» • Raid aereo dei «contras» in Nicaragua o ,ggDAL NOSTRO CORH'Sr-ONOINTf. NEW YORK — La crisi salvadoregna ha registrato ieri un clamoroso colpo di scena: a Washington, l'ex ambasciatore americano a San Salvador. White. ha fatto I nomi del mandanti degli • squadroni della morte»; ha Inoltre detto che il leader delle destre e candidato alla presidenza del Salvador. D'Aubuisson, è' il loro sicario, e che C direttamente responsabile dell'assassinio dell'arcivescovo Isomero nel 1980: infine ha accusato II governo Usa di aver nascosto questi gravissimi fatti al Congresso e alla Commissione Klssingcr. White. che fu costretto a dimettersi nel primo anno di Reagan. ha dichiaralo In una testimonianza scrìtta alla Camera di aver mandato nell'81 una serie di telegrammi sugli -squadroni della morte» e su D'Aubuisson al Dipartimento di Stato: • Potché non sono mal venuti alla luce — ha aggiunto — dopo Ire anni non posto più tacere». Significativamente, la Casa Illanca e 11 Dipartimento di Stato hanno rifiutato qualsiasi commento ufficiale. In privato, alcuni funzionari hanno tentato di sminuire lei fello della denuncia di White. ricordando che egli e un democratico e 1*84 e un anno elettorale per gli Stati Uniti: e sottolineando che il vicepresidente Bush aveva già annunciato alcune settimane fa misure contro I mandanti degli «squadroni della morte», e che Shultz aveva rifiutato il visto d'ingresso a Washington a D'Au buisson. Nella drammatica testimonianza scrìtta presentata alla Camera. White ha scrìtto che i mandanti degli «squadroni dcìla morte» -sono rìcchfirlmi er latifondisti che vivono a pempopada btrLMe Jnl'mdvscqscridcostPcoduSlamsOClsmgdmlqcsmWgd si o i x a i a e e e i a r. i a a o a al : a marni... e che pur avendo perduto parte delle loro enormi proprietà mantengono possedimenti ingenti tramite parenti nel Salvador». Di sei dei mandanti, residenti tutti a Miami, In Florida, l'ex ambasciatore ha fatto i nomi: si tratta di Vlcra Aitamirano, Louis Escalante. Arturo Muyshondt, Edgardo Vaglio e I fratelli Salaverria. Julio e Juan Ricardo. Le informazioni sulla -banda dei sei», come l'ha chiamata 11 New York Times, furono fornite a White da un loro confidente, che diventò informatore dell'ambasciata Usa a San Salvador. A quanto ritorno dall'ex ambasciatore, i sei convocano periodicamente a Miami gli industriali e i più potenti agricoltori del Salvador, per costrìngerli ad abbandonare 11 Paese, minacciandoli In caso contrario di morte. A parere di White. gli attenuti degli ultimi mesi non solo contro do rno te ei ti msi o, ro io e ome Tite iaA aenrio 11 so re gli ro l'Industria salvadoregna ma anche contro rappresentanze americane provengono più dalla .banda di Miami» che dal guerriglieri comunisti. A proposito dell'assassinio di monsignor Arnulfo Romero. avvenuto nel marzo di quattro anni fa. l'ex diplomatico statunitense fornisce una ricostruzione agghiacciante. »D'Akbutsson convocò un gruppo di dodici uomini in un sotterraneo, presiedette ad una riunione in cui fu deciso di assassinare l'arcivescovo, e controllò l'estrazione a sorte dell'uomo a cui sarebbe andato ('onore di compiere l'attentato-. White sostiene che un Intimo amico di D'Aubuisson, il tenente dell'esercito Amava Rosa, vinse il sorteggio, e scelse, per l'omicidio, un tiratore scelto, certo Antonio Al vare/ Alcuni mesi più tardi, secondo l'ex ambasciatore. D'Aubuisson ordinò l'olimi nazione di Alvarez per impe¬ a e ù e o i e ò n d o e e n n, e i, e. ¬ dire che parlasse, e una squadracela di quattro uomini lo uccise in una sparatoria nel corso di una partita di calcio. Il segretario di Stato Shultz, riattando 11 Salvador lo scorso martedì e sabato, ha criticato aspramente gli • squadroni della morte», ammonendo che solo con la loro distruzione e con U ripristino del diritti dell'uomo ti governo salvadoregno potrà continuare a contare sugli aiuti Usa. Ma Shultz non ha mosso un dito contro D'Aubuisson: U leader delle destre, anzi, sedeva con gli altri candidati alla presidenza alle elezioni del 35 marzo prossimo all'ambasciata statunitense. Il governo Reagan non nasconde che la la vittoria di D'Aubuisson alle elezioni potrebbe aggravare la crisi salvadoregna. Ma Shultz ha di chlarato pubblicamente che 'Qualunque ita (I risultatobisognerà accettarlo, purché go l o r a i o o ti e, e in di oli e to, hé frutto dt consultazioni democratiche». E* certo anche che II Capo di Stato Usa non camblerà strategia nel confronti del Nicaragua. Shultz, che Ieri si trovava a Caracas, ha denunciato gli obiettivi dei regime sandlnlsta, che sono, ha detto, l'allineamento airurss in politica estera e 11 soffocamento della democrazia all'Interno. Nonostante U recente iUsco dell'offensiva organizzata contro le forzesandlnlste. I contro*, che hanno I loro quartieri generali In territorio honduregno, ai confini col Nicaragua, hanno ripreso l'altro Ieri I combattimenti. Tra tre e sei aerei »A37» hanno attaccalo la cittadina di Chlchlalpa. presso la frontiera, uccidendo tre soldati nicaraguensi e distruggendo un deposito di benzina. Il ministero degli Esteri sandlnlsta ha protestato con Teguclgalpa. e. c.