«La triste storia del festival di Nervi che è affondato tra gli errori e i debiti»

«La triste storia del festival di Nervi che è affondato tra gli errori e i debiti» Polemico incontro con Mario Porcile, fondatore della rassegna che quest'anno salta «La triste storia del festival di Nervi che è affondato tra gli errori e i debiti» GENOVA — E' sicuro: 11 Festival del balletto di Nervi non si farà il prossimo luglio. Sara sostituito da una manifestazione popolaresca di musica leggera che l'amministrazione comunale di Genova sta preparando. Solo nel 1985. anno del trentennale dell'Iniziativa, forse tornerà la rassegna che negli Anni SO e 80 (u davvero Internazionale e di alto livello qualitativo. Ma quasi certamente non ci torà 11 suo fondatore Mario Porcile che dal IMS fece del palcoscenico naturale, nel parco Oropallo di Nervi, un punto di riferimento di alto livello per la danza. • E' la prima volta — dice Porcile con grande amarezza —che il Festival salta e lo soffro per due motivi. Il primo é il xmolo culturale che in questa città, (da me profondamente amata) sta diventando una voragine, un buio. Pai mi assale un dubbio: e se foste possibile salvare questo "figlio perduto"? Se arrivassero offerta r>on economiche, ma di lavoro, tali da garantire un prodotto artistico di livello}- Allora mi sento tentato. Poi ricado nella sfiducia.. Da qualche anno II Festival del balletto ha subito colpi durissimi: non più spettacoli in esclusiva, non più novità, non piti premozione a livello internazionale, non più esponenti del jet set nelle prime file le sere dei debutti. Porcile stesso ha avuto varie vicissitudini con il suo •Festival-: promosso direttore artistico, ne diventò poi soltanto -consulente-, a volte detluiio nel cartelloni semplice •collaboratore». Perché ha accettato situazioni del genere? Perché ha accettato di diridere la responsabilità dt stagioni disastrose, di vuoti In solo, della demolizione del teatrino sperimentale • Cecchelti.? •Sperano sempre di recuperare — ammette Porcile — di trovare soluzioni felici all'ultimo momento. Poi mi perdevo nel tourbillon delle cifre. Si parla di un passivo, per Nervi, di un miliardo e mezzo, persino di due miliardi. Io non ci credo e non capisco perché non ti pretentino i conti neppure al Consiglio d'amministrazione, secondo me il passivo reale può essere solo di poche centinaia di milioni, vista la modestia di alcune delle compagnie scelte dal Comunale dell'opera.. •Nervi — conclude Porcile — è tempre servito al responsabili del Teatro Comunale per raccogliere fondi un po' dappertutto. Però ora il Festival è una coso prosteseti» < P. t Rutiliti Wrich (in una foto di «Time») sul!* copertina òri libro di brikv/a che ha scrino. La twbbsktSà sniriiore, hanno «trito

Persone citate: Mario Porcile, Porcile

Luoghi citati: Genova