La Liguria teme i tagli di Eni e Gepi per Cornigliano la Flm attacca Prodi

La Liguria teme i tagli di Eni e Gepi per Cornlgliano la Firn attacca Prodi Nubi su numerose aziende: San Giorgio, Fornicoke, Ip, Vigorelli, Cantieri di Pietra La Liguria teme i tagli di Eni e Gepi per Cornlgliano la Firn attacca Prodi Ma a Genova c'è tensione nel sindacato \ Sciopero alla Finsider OENOVA — Le segreterie regionali di Cgll. Cisl e Uil hanno presentalo Ieri mattina a Genova una serie di succinti documenti che contengono la •piattaforma» rivendicativi! sul «caso Liguria, per quel che concerne gli Interventi dell'Eni e della Oepl. Volutamente sono stati scansati I problemi drammatici della siderurgia; a Genova c'è molla rassegnazione, tra la •base-, per la scontala chiusura del -treno a caldo, di Cornlgliano per consentire la sopravvivenza dello stabilimento dell'Italsider di Bagnoli, anche se resta la speranza di un'Intesa con I privati che consenta di mantenere l'attività, per porre l'accento, invece, su quegli aspetti dell'economia della regione che In qualche misura possono ancora essere recuperali con una trattativa di carattere generale. In sintesi l'Eni ha 3600 dipendenti circa in Liguria, sparsi tra diversi settori. Ed ha. a sua volta, numerose aziende in crisi: la Ban Giorgio di Seslri Ponente (settore meccanico-tessile), la Fornicoke di Savona, la Ip della Spezia, la centrale 8nani di Panlgaglia ecc. I sindacati temono che l'Eni si prepari a una drastica e unilaterale de¬ cisione di chiusura, senza arrivare a una trattativa generale, anche nel quadro del piano energetico nazionale. CI sono poi le preoccupazioni, emerse sempre nell'Incontro di ieri mattina, che riguardano! campi d'intervento della Gepi (In Liguria la finanziaria pubblica di salvataggio controlla numerose Imprese con 1500 posti di lavoro): la Vigorelli e la Aghltalia di Sestri Ponente (ex Torrington), I cantieri di Pietra Ligura ecc. Anche la Oepl, secondo I sindacati, si appresterebbe a lasciare le iniziative di «salvataggio, di aziende in crisi in Liguria. Per tutte queste considerazioni le tre segreterie regionali hanno chiesto uflicialmente alla presidenza dell'Eni e della Oepl due Incontri ravvicinati In conclusione dell'Incontro, però, sono emerse, in maniera anche vistosa e polemica, le differenti valutazioni della crisi e le diverse proposte di lotta, tra le componenti sindacali, in particolare tra la Cisl e la Cgil. La Cisl e meno tesa a impostare lo scontro con II covenro e con Tiri avendo come campo di confronto la siderurgia e la cantieristica: questa pare al suol dirigenti una battaglia perduta; si preterisce riportare il discorso dell intervento pubblico sul terreno della chimica, dei porti e delle nuove iniziative per l'elettronica e l'industria .r.of isllcate... La Cgll. Invece, afferma che è In atto • una manovra per far tornare la Liguria a una semplice regione turistica, con il recupero delle aree industriali da parte della speculazione edilizia che punta a fare seconde case, alberghi ecc... Sta di fatto che Uil e Cisl sono sul punto di rompere l'unità sindacale con la Cgll. E° probabile, salvo ricuciture dell'ultima ora, che domani non si presentino alia riunione congiunta dalla quale doveva essere stabilita la data dello sciopero generale In provincia di Genova, per protestare contro 11 governo per la crisi economica in cui si dibatte il capoluogo ligure e 11 suo hinterland. La decisione « venuta Ieri pomerìggio, dopo che si era diffusa la notizia della richiesta di sospensiva della trattativa nazionale sul costo del lavoro al fine di interpellare la base. A questo proposito bisogna ricordare che Genova, l'anno scorsa fu una delle poche aree industriali Italiane che risposero -no. all'accordo del 23 gennaio. genova — .Abbiamo chiesto al eoverno di avocare a se la questione di Cornlgliano e spetta dunque ai ministri Darida e Altissimo fare 1 passi necessari, chiedendo ali I: i di rendere pubblici gli sviluppi della trattativa con gli industriali privali.. Lo ha affermato Agostino Conte, segretario nazionale dei metalmeccanici. Conte, sottolineando che lo stesso Daviznon ha definito meritevole di essere appoggiata «lilla Comunità anche in termini di finanziamento l'Ipotesi di Integraakme tra pubblici e privati nello stabilimento genovese delfltalslder, ha sostenuto che «è ormai necessario togliere la partita dalie mani dell'Ir! che si sta comportando in modo privatistico, quasi che Cornlgliano sia un'azienducola qualsiasi In un posto qualsiasi e non uno tra i più grandi eentri siderurgici europei.. Le notizie secondo cui la chiusura di Cornlgliano (a meno di una soluzione attraverso l'intervento dei privati) t la condizione per la riapertura di Bagnoli ha provocato allarme a Genova e minacce di azioni di protesta. Anche per tenere conto di questa nuova tensione ieri la Firn si e dichiarala contro la •contestualità» delle due operazioni e ha proclamalo uno sciopero di 4 ore in tolto il gruppo llalsidrr per il 15 febbraio; entro il 7 si svolgeranno Inoltre due ore di assemblee. Per il 20 febbraio e ritata fissata la riunione dei delegati e se II negoziato con II governo per quella data non dovesse aver fatto passi avanti la segreteria potrebbe presentarsi con la proposta di un'ulteriore fermala a carattere nazionale di tutto il settore siderurgico. Ieri, intanto, l'Italia ha presentalo alla Commissione Cee il piano di rislruUurasione per l'industria siderurgica private; non ha Invece presentato quello della l'insldcr. Secondo fonti diplomatiche la ragione del ritardo sarebbe In relazione sia alle incertezze riguardanti la scelta dei tagli da effettuare, sia alta mancanza di dati finanziari che dovrebbero permettere alla Commissione Cee di giudicare la vitalità economica dell'azienda a partecipazione statale al di là del 198.1, quando, secondo il codice degli aluti Cee, dovrebbe essere In grado di funzionare senta sovvenzioni pubbliche.

Persone citate: Agostino Conte, Darida, Pietra Ligura, Ponente, Prodi, Vigorelli