Antro della Sibilla si svela il mistero di Ermete Grifoni

Antro della Sibilla si svela il mistero Ascoli Piceno, spedizioni nella grotta Antro della Sibilla si svela il mistero NOSTRO SfftVUlO ASCOLI PICENO — Sarà esplorato e descritto scientificamente uno del luoghi plU seducenti e misteriosi della geografia picena: la Regione Marche ha incaricalo una società del gruppo Eni. l'Acquater. di compiere rilievi nella grotta della Sibilla, leggendaria cavità naturale (oggi lnaglbiie) a più di 2 mila metri d'altezza nella montagna che ha dato ti nome al gruppo del Sibillini. 1 rilievi di maggior spicco nel versante centro-orientale umbro-marchigiano. L'iniziativa, dovuta all'assessorato al turismo, ha fini di valorizzazione escursionistica e culturali, ma dovrebbe anche sciogliere uno del millenari interrogativi che hanno affascinalo esploratori, artisti, letterati di ogni tempo. Che cosa nasconde la grotta della Sibilla, ritenuta nel Medioevo luogo di malefici Incantesimi e di peccaminosi piaceri, quasi un giardino della maga Alclna? Il primo a parlare dell'antro della Sibilla Nursina come luogo di sortilegi fu Tolomeo Alessandrino. Il geografo che poneva la terra al centro dell'universo; ma 11 primo a narrarrne le peccaminose suggestioni fu un poeta popolare del tardo Medioevo, Andrea da Barberino, che nel raccontare l'infelice storia del Ouerrln Meschtno lo fa misurare con le tentazioni della maga nella celebre caverna marchigiana. Su questa storia si Innesterà molti se-col! dono la leggenda del Tannhàuser, da cui Riccardo Wagner trasse 11 famoso dramma lirico. Tra questi due poli letterati la grotta della Sibilla fu oggetto di superstizioni e leggrnde che si tramandarono poi nella tradizione popolare delle vallate vicine. L'unico a raggiungerla fu nel 1420 Antolne de La Salir, un viaggiatore francese che tuttavia si limito a descriverne l'ingresso, oltre II quale — disse — c'era un baratro ululante. Forse anche per questo si * sempre ritenuto che dalla grotta della Sibilla non ci fosse ritorno. Nel tempi moderni diverse spedizioni furono compiute da studiosi Italiani e stranieri/tra cui il belga professor Fernand Dcsonay, che tuttavia trovarono l'ingresso della grotta ostruito da ciclopici massi, forse fatti precipitare da montanari superstiziosi. OH unici reperti recuperati In epoca moderna ci sono uno sperone, un tornese di Enrico II e alcune scritte Indecifrabili. Un'altra spedizione, pm di trentanni fa. tentò di aprirsi il varco con l'esplosivo aggravando lo stato di Inaglbllità. Ora le ricerche dovranno fornire anzitutto una completa ed esatta ricognizione del luoghi, suggerire il modo di riattivare l'accesso ostruito ed esplorare eventualmente 11 brratro esistente oltre l'ingresso, forse un precipizio percorso da correnti d'aria che è all'origine della leggenda più che millenaria. Ermete Grifoni

Persone citate: Enrico Ii, Riccardo Wagner, Tolomeo Alessandrino

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Barberino, Marche