Libano strangolato di Bernardo Valli

Libano strangolato Libano strangolato (Segue daila i* pagina) mini senza combattere. Chi non punta sulla rielezione può slimolare o lasciare fare l'uinlernazionale sciita «. Quest'ultima ha alleali Obiettivi, se non ufficiali. Damasco, come Teheran, vuole la partenza della Forza multinazionale. Il druso lumblatt, come il siriano Assad. definito il i Bismarcfc degli arabi*, punta sul crollo del regime di Amin Gcmayel. il quale usa come si.impclla. se non come fucile, i contingenti della Forza multinazionale. I recenti mutamenti sulla scacchiera mediorientale potrebbero inoltre rillettcnj Milla nballa libanese, dove le contiovcisic diplomatiche si tingono tubilo di sangue. Il recupero dcll'ligitio da parie della Conferenza islamica inasprisce il confronto Ira intransigenti (Sina. Libia, Iran) e moderati (Giordania e Arabia Saudita). Damasco ha usufruito per anni del vuoto lascialo in quell'area geografica dal Cairo, tenuto in quarantena per avere sottoscritto un dallato di pace con Israele. Il ritorno degli egiziani sulla scena non può che indispeli ire il siriano Assad, tanlo più che Yasser Arafal, definito i traditore e «flgr.'ifr della (in-, ed espulso dal Libano sotto la minaccia dei cannoni di Damasco, si c subilo recato al Cairo per trovare conforto e aiuto. Questi falli, apparentemente frammentari, sono destinati a tradursi in violenza a Beirut) poiché la Sina non può cedere in questo momento ni sul terreno politico né su quello militare. Quel che a un lettore lontano dalla mischia può apparire convulso e confuso c per i libanesi un segnale d'allarme che annuncia ulteriori calamiti. I vintomi sono evidenti. Il linguaggio dei drusi. in questa fase appoggiati dai siriani, si e inasprito. Sembra l'eco della stampa di Damasco, dove si afferma che l'obicttivo principale à di costringere gli americani a i-timi ritirata disastrosa». I*. come, se non intensificando il terrorismo che l'tintcrnazionale sciita» può alimentare? Le fazioni libanesi, svanita per il momento la speranza di Ginevra, affilano le anni Non • soliamo i drusi sulle montagne dello Chouf c le milizie sciite estranee al terrorismo e arroccale alla periferia di licitili, ma anche le falangi cristiane. Indeboliti dalle perdite subite sullo Chouf nell'estate scorsa c dalle controversie intestine, i falangisti avrebbero «fatto la pace» con gli israeliani, ai ^uàli rimproveravano di essersi ritirali troppo precipitosamente , nel Sud del Libano, al di lì del fiume Avvali. Gerusalemme cercherebbe di nuovo la loro collaborazione e favorirebbe coloro che pensano a un piccolo Libano cristiano. Le facce della paura sono dunque numerose nell'angosciata Beirut dcll'M Bernardo Valli

Persone citate: Amin Gcmayel, Assad, Yasser Arafal