Le spiagge di Dubai meglio del petrolio

Le spiagge di Dubai meglio del petrolio Le spiagge di Dubai meglio del petrolio LA più recente conquista del turismo è costituita dagli Emirati Arabi, l'antica Costa del.pjratl, un'intrigante coirrol.nazione di passato e f uturo. Quello che subito colpisce appena si arriva è l'aria da miracolo economico: gli straordinari aeroporti intercontinentali, i modernissimi grattacieli delle banche e multinazionali, in netto contrasto con il paesaggio del deserto, con la 'popolazione in abbigliamento tradizionale e con un passato di povertà e lotte feroci che è solo di ieri. L'avvento dell'Islam, nel VII secolo, fu il primo comune punto d'incontro del-' le popolazioni che abitavano la zona del Golfo Persico: tribù nomadi che vagavano tra i due mari, pastori che vivevano nelle oasi, pescatori e mercanti che intrattenevano importanti rapporti commerciali con l'esterno. Gli Inglesi, dopo la costituzione della East India Company, occuparono Sharjah che era un importante centro commerciale in posizione chiave, e ne fecero una base politica nel Golfo Persico e l'agente in, glgse riuscì a stabilire una '•'ìsreguà' nelle numerose guerre che' scoppiavano di continuo tra le varie tribù, e nel 1835 gli sceicchi di Sharjah, AJman, Dubai e Abu Dhabi firmarono il primo di una serie di trattati che regalò a questi stati 11 nome di Trucial States, Stati della tregua. Gli attuali Emirati Arabi Uniti sono una confederazione di sette piccoli emirati, formata nel 1971 su un'area di 80 mila chilometri quadrati da quegli Stati che costituivano il protettorato britannico dei Trucial States, e sono diventati il 132" membro delle Nazioni Unite. Come in tutti gli altri Stati arabi del Golfo, sul quale sono puntati gli sguardi dì tutto il mondo, lo sviluppo economico negli ultimi anni è stato rapidissimo grazie al petrolio e il reddito prò capite è balzato ai primi posti del mondo. Tanta ricchezza si vede ovunque: infrastrutture grandiose, palazzi favolosi, vetrine scintillanti piene di gioielli e di ogni ben di Dio, veloci jS-uU). sportive,. Rojls Pvoyce e Cadillac iti àbbori' danza.1 EJ*se'cSplta un Incidente, le macchine vengono abbandonate sul bordo della strada, ne comprano subito una nuova. Il boom petrolifero però comincia a segnare il passo mentre il sensazionale attivo dei bilanci negli ultimi anni sta cominciando a scendere. I primi a risentirne sono gli Stati più piccoli e Sua Altezza Shaikh Sultan bln Mohammed Al Qasimi ha deciso di assicurarsi un futuro tranquillo diversificando le entrate, perciò ha aperto le porte del suo emirato al turismo. La decisione dello sceicco di Sharjah fa entrare i turisti in un angolo di mondo che finora aveva il sapore del proibito. Per il 1984 è stato stabilito un plafond di 10 mila visti per la durata di 4 settimane e con possibilità di prolungamento. Le premesse per una buona affluenza non mancano: bellezze naturali, alberghi lussuosi, Gli scavi di Castel San Vincenzo e, in allo. l'Abate Epifanio, un particolare degli antichi affreschi Le spiagge di Dubai meglio del petrolio Le spiagge di Dubai meglio del petrolio LA più recente conquista del turismo è costituita dagli Emirati Arabi, l'antica Costa del.pjratl, un'intrigante coirrol.nazione di passato e f uturo. Quello che subito colpisce appena si arriva è l'aria da miracolo economico: gli straordinari aeroporti intercontinentali, i modernissimi grattacieli delle banche e multinazionali, in netto contrasto con il paesaggio del deserto, con la 'popolazione in abbigliamento tradizionale e con un passato di povertà e lotte feroci che è solo di ieri. L'avvento dell'Islam, nel VII secolo, fu il primo comune punto d'incontro del-' le popolazioni che abitavano la zona del Golfo Persico: tribù nomadi che vagavano tra i due mari, pastori che vivevano nelle oasi, pescatori e mercanti che intrattenevano importanti rapporti commerciali con l'esterno. Gli Inglesi, dopo la costituzione della East India Company, occuparono Sharjah che era un importante centro commerciale in posizione chiave, e ne fecero una base politica nel Golfo Persico e l'agente in, glgse riuscì a stabilire una '•'ìsreguà' nelle numerose guerre che' scoppiavano di continuo tra le varie tribù, e nel 1835 gli sceicchi di Sharjah, AJman, Dubai e Abu Dhabi firmarono il primo di una serie di trattati che regalò a questi stati 11 nome di Trucial States, Stati della tregua. Gli attuali Emirati Arabi Uniti sono una confederazione di sette piccoli emirati, formata nel 1971 su un'area di 80 mila chilometri quadrati da quegli Stati che costituivano il protettorato britannico dei Trucial States, e sono diventati il 132" membro delle Nazioni Unite. Come in tutti gli altri Stati arabi del Golfo, sul quale sono puntati gli sguardi dì tutto il mondo, lo sviluppo economico negli ultimi anni è stato rapidissimo grazie al petrolio e il reddito prò capite è balzato ai primi posti del mondo. Tanta ricchezza si vede ovunque: infrastrutture grandiose, palazzi favolosi, vetrine scintillanti piene di gioielli e di ogni ben di Dio, veloci jS-uU). sportive,. Rojls Pvoyce e Cadillac iti àbbori' danza.1 EJ*se'cSplta un Incidente, le macchine vengono abbandonate sul bordo della strada, ne comprano subito una nuova. Il boom petrolifero però comincia a segnare il passo mentre il sensazionale attivo dei bilanci negli ultimi anni sta cominciando a scendere. I primi a risentirne sono gli Stati più piccoli e Sua Altezza Shaikh Sultan bln Mohammed Al Qasimi ha deciso di assicurarsi un futuro tranquillo diversificando le entrate, perciò ha aperto le porte del suo emirato al turismo. La decisione dello sceicco di Sharjah fa entrare i turisti in un angolo di mondo che finora aveva il sapore del proibito. Per il 1984 è stato stabilito un plafond di 10 mila visti per la durata di 4 settimane e con possibilità di prolungamento. Le premesse per una buona affluenza non mancano: bellezze naturali, alberghi lussuosi, Gli scavi di Castel San Vincenzo e, in allo. l'Abate Epifanio, un particolare degli antichi affreschi Le spiagge di Dubai meglio del petrolio Le spiagge di Dubai meglio del petrolio LA più recente conquista del turismo è costituita dagli Emirati Arabi, l'antica Costa del.pjratl, un'intrigante coirrol.nazione di passato e f uturo. Quello che subito colpisce appena si arriva è l'aria da miracolo economico: gli straordinari aeroporti intercontinentali, i modernissimi grattacieli delle banche e multinazionali, in netto contrasto con il paesaggio del deserto, con la 'popolazione in abbigliamento tradizionale e con un passato di povertà e lotte feroci che è solo di ieri. L'avvento dell'Islam, nel VII secolo, fu il primo comune punto d'incontro del-' le popolazioni che abitavano la zona del Golfo Persico: tribù nomadi che vagavano tra i due mari, pastori che vivevano nelle oasi, pescatori e mercanti che intrattenevano importanti rapporti commerciali con l'esterno. Gli Inglesi, dopo la costituzione della East India Company, occuparono Sharjah che era un importante centro commerciale in posizione chiave, e ne fecero una base politica nel Golfo Persico e l'agente in, glgse riuscì a stabilire una '•'ìsreguà' nelle numerose guerre che' scoppiavano di continuo tra le varie tribù, e nel 1835 gli sceicchi di Sharjah, AJman, Dubai e Abu Dhabi firmarono il primo di una serie di trattati che regalò a questi stati 11 nome di Trucial States, Stati della tregua. Gli attuali Emirati Arabi Uniti sono una confederazione di sette piccoli emirati, formata nel 1971 su un'area di 80 mila chilometri quadrati da quegli Stati che costituivano il protettorato britannico dei Trucial States, e sono diventati il 132" membro delle Nazioni Unite. Come in tutti gli altri Stati arabi del Golfo, sul quale sono puntati gli sguardi dì tutto il mondo, lo sviluppo economico negli ultimi anni è stato rapidissimo grazie al petrolio e il reddito prò capite è balzato ai primi posti del mondo. Tanta ricchezza si vede ovunque: infrastrutture grandiose, palazzi favolosi, vetrine scintillanti piene di gioielli e di ogni ben di Dio, veloci jS-uU). sportive,. Rojls Pvoyce e Cadillac iti àbbori' danza.1 EJ*se'cSplta un Incidente, le macchine vengono abbandonate sul bordo della strada, ne comprano subito una nuova. Il boom petrolifero però comincia a segnare il passo mentre il sensazionale attivo dei bilanci negli ultimi anni sta cominciando a scendere. I primi a risentirne sono gli Stati più piccoli e Sua Altezza Shaikh Sultan bln Mohammed Al Qasimi ha deciso di assicurarsi un futuro tranquillo diversificando le entrate, perciò ha aperto le porte del suo emirato al turismo. La decisione dello sceicco di Sharjah fa entrare i turisti in un angolo di mondo che finora aveva il sapore del proibito. Per il 1984 è stato stabilito un plafond di 10 mila visti per la durata di 4 settimane e con possibilità di prolungamento. Le premesse per una buona affluenza non mancano: bellezze naturali, alberghi lussuosi, Gli scavi di Castel San Vincenzo e, in allo. l'Abate Epifanio, un particolare degli antichi affreschi

Persone citate: Ajman, Mohammed Al Qasimi, Shaikh Sultan

Luoghi citati: Abu Dhabi, Castel San Vincenzo, Emirati Arabi, Emirati Arabi Uniti, India