Per cime e shopping Zermatt è il top
Per cime e shopping Zermatt è il top Per cime e shopping Zermatt è il top l.a suggestiva sagoma del Cequesta piazza e prosegue lievemente In salita per circa settecento metri. Tutto il fascino e 11 richiamo di /crinali è concentralo in questa strada: una vetrina che stimola il desiderio di folli shopping e un persuasivo suggerimento a godersi il panorama. Riflette tutti i confort e lo fiochezze del mondo civilizzalo, e sotto questo punto di vista, la si può paragonare a celebri vie di grandi città europee. E' abbastanza stretta e ha una bella varietà di edlficlf In sequenza negozi di Cartler, di Bucherei', di raffinati articoli sportivi e di ogni altro genere, frammisti ad alberghi e ristoranti. Non dà assolutamente l'impressione di essere artificiale.' Vivace e brillante, in apparenza modernissima, sembra Integrarsi nel panorama e rispecchia la gioiosa esperienza di potersi muovere in un paesaggio tanto superbo. Siamo a 1620 metri di altitudine e il grandioso anfiteatro di montagne che fa da corona comprende le cime più elevate d'Europa. A questo, che rappresenta il nucleo più antico del paese, si sono aggiunti più Cenino visto dalla parie degli svizzeri f ' recenti sviluppi. In cima all'arteria principale, dal lato Sud, appena passata la chiesa cattolica, scorre — sotto 11 piano stradale — il torrente che scaturisce dalle gole del Trlft. Sopra e sotto gli argini del torrente, ci sono gli antichi chalets clie risalgono al XVII secolo. La fascia più alla e chiamata Oberdorf. Il famoso cimitero (Friedhof) è più in basso, proprio dove il torrente confluisce nel fiume Vips. A Zermatt si parla tedesco. Ma negli alberghi, nei caffè e nei negozi parlano altrettanto bene il francese e l'inglese. La segnaletica è trilingue e talvolta qualche cartello è in italiano. Anche se la frontiera è a soli 10 chilometri dal passo Teodulo, nulla che ricordi anche vagamente l'Italia aleggia in quest'atmosfera. Cibo e vino a Zermatt di norma sono eccellenti. Oltre ai notissimi formaggi, gusterete carni secche o affumicate e piatti saporiti preparati con cura. Chi vuole provare i vini svizzeri può avere Pendant o Dòle a volontà. Potrete pranzare ih buoni ristoranti come il che lo chiamano Matterhorn Wahserhoff (a cinquanta metri dalla stazione, sulla strada principale), o il Valjoskanne (altrettanto centrale), dove si spendono in media 50 franchi (40.000 lire). Vi sono anche self-service a prezzo «modico», con piatti di cucina tedesca o italiana. Un pasto serale può costare 20 franchi (15.000 lire). 8e vi fermate qualche giorno, date un'occhiata all'Hotel Monte Rosa, il primo e il più lamoso degli alberghi di Zermatt. La parte più antica di questa costruzione rappresentò in origine la casa del medico condotto Lauber. che nel 1838 chiese e ottenne dagli uffici cantonali 11 permesso di mettere tre camere a disposizione del turisti che desideravano fermarsi nel villaggio. Lauber battezzò la casa «Hotel Cervie». L'edificio venne poi acquistato nel 1855 da Alessandro Seller, nuovo arrivato nel cantone Vallese e artefice della fortuna di questo centro turistico di fama internazionale, simbolo ancora oggi di .una vacanza esclusiva e raffinata. Me Iella Rovero Per cime e shopping Zermatt è il top Per cime e shopping Zermatt è il top l.a suggestiva sagoma del Cequesta piazza e prosegue lievemente In salita per circa settecento metri. Tutto il fascino e 11 richiamo di /crinali è concentralo in questa strada: una vetrina che stimola il desiderio di folli shopping e un persuasivo suggerimento a godersi il panorama. Riflette tutti i confort e lo fiochezze del mondo civilizzalo, e sotto questo punto di vista, la si può paragonare a celebri vie di grandi città europee. E' abbastanza stretta e ha una bella varietà di edlficlf In sequenza negozi di Cartler, di Bucherei', di raffinati articoli sportivi e di ogni altro genere, frammisti ad alberghi e ristoranti. Non dà assolutamente l'impressione di essere artificiale.' Vivace e brillante, in apparenza modernissima, sembra Integrarsi nel panorama e rispecchia la gioiosa esperienza di potersi muovere in un paesaggio tanto superbo. Siamo a 1620 metri di altitudine e il grandioso anfiteatro di montagne che fa da corona comprende le cime più elevate d'Europa. A questo, che rappresenta il nucleo più antico del paese, si sono aggiunti più Cenino visto dalla parie degli svizzeri f ' recenti sviluppi. In cima all'arteria principale, dal lato Sud, appena passata la chiesa cattolica, scorre — sotto 11 piano stradale — il torrente che scaturisce dalle gole del Trlft. Sopra e sotto gli argini del torrente, ci sono gli antichi chalets clie risalgono al XVII secolo. La fascia più alla e chiamata Oberdorf. Il famoso cimitero (Friedhof) è più in basso, proprio dove il torrente confluisce nel fiume Vips. A Zermatt si parla tedesco. Ma negli alberghi, nei caffè e nei negozi parlano altrettanto bene il francese e l'inglese. La segnaletica è trilingue e talvolta qualche cartello è in italiano. Anche se la frontiera è a soli 10 chilometri dal passo Teodulo, nulla che ricordi anche vagamente l'Italia aleggia in quest'atmosfera. Cibo e vino a Zermatt di norma sono eccellenti. Oltre ai notissimi formaggi, gusterete carni secche o affumicate e piatti saporiti preparati con cura. Chi vuole provare i vini svizzeri può avere Pendant o Dòle a volontà. Potrete pranzare ih buoni ristoranti come il che lo chiamano Matterhorn Wahserhoff (a cinquanta metri dalla stazione, sulla strada principale), o il Valjoskanne (altrettanto centrale), dove si spendono in media 50 franchi (40.000 lire). Vi sono anche self-service a prezzo «modico», con piatti di cucina tedesca o italiana. Un pasto serale può costare 20 franchi (15.000 lire). 8e vi fermate qualche giorno, date un'occhiata all'Hotel Monte Rosa, il primo e il più lamoso degli alberghi di Zermatt. La parte più antica di questa costruzione rappresentò in origine la casa del medico condotto Lauber. che nel 1838 chiese e ottenne dagli uffici cantonali 11 permesso di mettere tre camere a disposizione del turisti che desideravano fermarsi nel villaggio. Lauber battezzò la casa «Hotel Cervie». L'edificio venne poi acquistato nel 1855 da Alessandro Seller, nuovo arrivato nel cantone Vallese e artefice della fortuna di questo centro turistico di fama internazionale, simbolo ancora oggi di .una vacanza esclusiva e raffinata. Me Iella Rovero
Persone citate: Alessandro Seller, Matterhorn Wahserhoff, Rovero, Vallese
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