Da Cannobio a Locarno dolcezza del lago

Da Cannotto a Locamo dolcezza del lago Da Cannotto a Locamo dolcezza del lago • • . . mappa l.a magica atmosfera di luci c di ombre sul lago, con le cupe silhouetles dei castelli di Cannerò prende tutto e vi consentirà un bel caffè con crema in tazza grande, seduti all'aperto con 11 lago di fronte, come un grande specchio abbronzante. Piacevole sensazione di pensionali ricchi e un filino cosmopoliti. La città vecchia, oggi borgo di signori, è piacevolmente farcita di boutiques. Il dedalo degli antichi edifici, grazie a qualche moderna protesi applicala dalla socielà dei consumi, fornisce gradevoli cunicoli e gallerie ospitanti vetrine raffinate. Un paio di chiese e palazzi quattrocento-clnquecenteschl albergano affre- schi coevi e stucchi del seicento, dandovi l'occasione di riscattarvi dalle tentazioni più frivole. Nella via principale1 il' nuovo museo comunale espone opere di artisti che nella prima metà del secolo hanno vissuto e lavoralo nella città: non sono pochi. L'edificio stesso è interessante nella struttura e per il panorama di tetti e monti visibile dall'ultimo piano. Fortuna vuole, Infine, che dalle viuzze di Ascona non si vedono i signorili sconci perpetrati sulle colline. Da Ascona a Locamo e su, al Santuario della Madonna del Sasso il passo è tura ringrazia per un rapimento sventalo: Sardegna 1980. Ahimé, attraverso quante vie si propagala fa_ma negativa! Ed a Cannobio si torna la sera e si può anche rimanere per un po', perfino d'inverno. Il paese, in gran parte ben conservato, mostra evidente l'importanza raggiunta in epoca medievale e nei secoli immediatamente successivi. Chiese e palazzi di un certo prestigio: molti per un paese di queste dimensioni. Le vie strette e acciottolate lo solcano tortuosamente e piombano verso la piazza perticala sul lago, ospitan- breve, in macchina e poi. magari, in funicolare. Prima di scendere alla chiesa fate una passeggiata per la strada sotto Orselina: se la giornata è chiara avrete grandi panorami su) lago e sul Plano di Magadino con la foce del Ticino. Il monastero sorge più in basso, sopra una rupe a strapiombo su valletta e anfratti fronzuti. La navata della chiesa, bassa e raccolta, sfarzosamente rococò, colpisce anche per il contrasto con le imponenti e semplici strutture del complesso. Ha qualche quadro importanle ed è tappezzata da ex-voto. Tra questi un'ingenua pit- do qualche locale simpatico per un po' di ristoro. Si può bere un bicchiere accanto al caminetto acceso del Magnolia, dalle divertenti e quasi eleganti decorazioni ottocentesche alle pareti, o accanto al fuoco dell'Osteria della Streccia, nascosla In una precipite scalinalella. Ricavata negli anfratti di un edificio che potrebbe essere medievale e suggestiva. Discreta cucina, talvolta molta buona, all'Antica Stallerà, dove si può dormire con grande tranquillila purché ci si conienti di un comfort che, in inverno, è piuttosto spartano. Albergo mappa confortevolc e di una certa pretesa, anch'esso aperto d'inverno, è il Pironi, in un palazzo cinquecentesco bene arredato in stile. Sulla piazza del lago un monumento ai caduti della prima guerra mondiale: un soldato sull'attenti, nudo e con l'elmetto, impugna la bandiera. Un lembo del drappo copre le pudenda del milite, dopo averlo aggirato scavalcandone- le natiche, che espone in bella vista. Bizzarra interpretazione della morte sul campo dell'onore: la segnerei tra i monumenti di Cannobio che valgono una sosta. Renzo Butazzi Da Cannotto a Locamo dolcezza del lago Da Cannotto a Locamo dolcezza del lago • • . . mappa l.a magica atmosfera di luci c di ombre sul lago, con le cupe silhouetles dei castelli di Cannerò prende tutto e vi consentirà un bel caffè con crema in tazza grande, seduti all'aperto con 11 lago di fronte, come un grande specchio abbronzante. Piacevole sensazione di pensionali ricchi e un filino cosmopoliti. La città vecchia, oggi borgo di signori, è piacevolmente farcita di boutiques. Il dedalo degli antichi edifici, grazie a qualche moderna protesi applicala dalla socielà dei consumi, fornisce gradevoli cunicoli e gallerie ospitanti vetrine raffinate. Un paio di chiese e palazzi quattrocento-clnquecenteschl albergano affre- schi coevi e stucchi del seicento, dandovi l'occasione di riscattarvi dalle tentazioni più frivole. Nella via principale1 il' nuovo museo comunale espone opere di artisti che nella prima metà del secolo hanno vissuto e lavoralo nella città: non sono pochi. L'edificio stesso è interessante nella struttura e per il panorama di tetti e monti visibile dall'ultimo piano. Fortuna vuole, Infine, che dalle viuzze di Ascona non si vedono i signorili sconci perpetrati sulle colline. Da Ascona a Locamo e su, al Santuario della Madonna del Sasso il passo è tura ringrazia per un rapimento sventalo: Sardegna 1980. Ahimé, attraverso quante vie si propagala fa_ma negativa! Ed a Cannobio si torna la sera e si può anche rimanere per un po', perfino d'inverno. Il paese, in gran parte ben conservato, mostra evidente l'importanza raggiunta in epoca medievale e nei secoli immediatamente successivi. Chiese e palazzi di un certo prestigio: molti per un paese di queste dimensioni. Le vie strette e acciottolate lo solcano tortuosamente e piombano verso la piazza perticala sul lago, ospitan- breve, in macchina e poi. magari, in funicolare. Prima di scendere alla chiesa fate una passeggiata per la strada sotto Orselina: se la giornata è chiara avrete grandi panorami su) lago e sul Plano di Magadino con la foce del Ticino. Il monastero sorge più in basso, sopra una rupe a strapiombo su valletta e anfratti fronzuti. La navata della chiesa, bassa e raccolta, sfarzosamente rococò, colpisce anche per il contrasto con le imponenti e semplici strutture del complesso. Ha qualche quadro importanle ed è tappezzata da ex-voto. Tra questi un'ingenua pit- do qualche locale simpatico per un po' di ristoro. Si può bere un bicchiere accanto al caminetto acceso del Magnolia, dalle divertenti e quasi eleganti decorazioni ottocentesche alle pareti, o accanto al fuoco dell'Osteria della Streccia, nascosla In una precipite scalinalella. Ricavata negli anfratti di un edificio che potrebbe essere medievale e suggestiva. Discreta cucina, talvolta molta buona, all'Antica Stallerà, dove si può dormire con grande tranquillila purché ci si conienti di un comfort che, in inverno, è piuttosto spartano. Albergo mappa confortevolc e di una certa pretesa, anch'esso aperto d'inverno, è il Pironi, in un palazzo cinquecentesco bene arredato in stile. Sulla piazza del lago un monumento ai caduti della prima guerra mondiale: un soldato sull'attenti, nudo e con l'elmetto, impugna la bandiera. Un lembo del drappo copre le pudenda del milite, dopo averlo aggirato scavalcandone- le natiche, che espone in bella vista. Bizzarra interpretazione della morte sul campo dell'onore: la segnerei tra i monumenti di Cannobio che valgono una sosta. Renzo Butazzi

Persone citate: Pironi, Renzo Butazzi

Luoghi citati: Cannobio, Sardegna