Minuto per minuto il parto visto dalla parte del bebé

Minuto per minuto il parto visto dalla parte del bebé Minuto per minuto il parto visto dalla parte del bebé Che cosa accade al neonato nel momento del suo venire al mondo? Su questo argomento anticipiamo le parti più interessanti di un articolo che apparirà sul prossimo numero del mensile «Riza psicosomatica», interamente dedicato al parto, che sarà in edicola a partire da sabato 7 gennaio. IN gravidanza il corpo della madre con i suoi liquidi umorali, che circondano e agiscono sull'unità psicosomatica del feto, ha la funzione di proteggerlo e di nutrirlo. E' in lei ma separato da lei. E' lei che fornisce le condizioni per le quali il programma genetico potrà controllare la forma che il corpo del neonato assumerà nei vari stadi dello sviluppo fetale. Nel contempo è risaputo che il feto possiede un'unità originaria sua propria, che si traduce in vita protopsichica. D'altra parte tutti i fenomeni biologici, dal concepimento alla nascita, vengono tenuti sotto controllo ; dagli ormoni materni. In' fatti è necessaria un'alta n I produzioneWpiogesterone perché l'uòvo s'impianti nella parete dell'utero. Sotto questa azione l'embrione produce degli enzimi digestivi che servono a distruggere i tessuti materni, per la sua penetrazione nella parete dell'utero. Durante la gravidanza il progesterone è molto attivo e la sua produzione è assicurata dall'attività del corpo luteo stimolato a sua volta da ormoni prodotti dalla placenta. Il progesterone è molto importante all'inizio della gestazione perché fa diminuire le contrizioni uterine, ma quando questa si avvia al termine, viene sostituito dagli estrogeni che hanno invece il compito opposto di stimolarle. La loro azione combinata prepara l'utero a rispondere ad altri due ormoni che influenzano il parto: l'ossitocina e la relaxina. La prima è prodotta direttamente dall'ipofisi e fa aumentare le contrazioni dell'utero durante il travaglio. La seconda favorisce la dilatazione delle pareti uterine e l'espulsione del neonato. • Non si sa ancora quale meccanismo determini il vero inizio delle doglie inteso come momento primario dell'evento nascita. Sono state fatte alcune osservazloni su bambini nati pre¬ E? recente l'annuncio della prossima sperimentazione di un nuovo vaccino contro il «Morbo di Hansen». L'esperimento verrà condotto su volontari in Norvegia, usando un vaccino messo a punto dall'«équipe» di Richard Ross dell'Istituto Nazionale di Ricerca Medica di Londra. Se la prova andrà a buon fine, si potrà finalmente debellare una plaga millenaria del genere umano. «Morbo di Hansen» viene infatti oggi chiamata la lebbra, una malattia che In molti suscita ribrezzo e ataviche paure, ma che ancora colpisce milioni di persone nel mondo. In che modo si è giunti alla scoperta del vaccino antilebbra? Per seguirne le tappe è necessario recarsi in Norvegia, dove si sono svolti gli atti principali della lunga lotta contro la pericolosa malattia infettiva. Può sembrare Inverosimile, ma nella linda e asettica Norvegia questo male biblico imperversò fino al secolo scorso. La lebbra è una malattia maturi e posti in incubatrice. Si è notato che. giunto a un'età corrispondente ai nove mesi, il neonato metteva improvvisamente in atto dei movimenti e delle contratture muscolari tipiche del momento espulsivo, quasi a mimare un atto di cui era stato privato, ma clie si trovava programmato nel suo genoma. L'ossitocina permette al bambino di sperimentare durante il parto piaceri corporci molto intensi: i muscoli delle pareti uterine lo massaggiano e muovono i liquidi caldi della madre. Ma queste sensazioni piacevoli sono alternate dall'impatto delle contrazioni necessarie alla sua espulsione. Ma, naturalmente, l'evento più importante dell'Interrelazione fra madre e figlio avviene al momento del parto, che può essere inteso come l'inizio della relazione simbiotica extrauterina. Il modo di venire alla luce ha molte ripercussioni sulla nostra vita adulta. Una differenza sostanziale si ha fra parto eutocico e parto cesareo, tra parto spontaneo e parto indotto. " Là carenza di ossitbfcina MMeife ovviata nei parti indotti (purtroppo oggi sempre più frequenti) con l'immissione per via endovenosa della Pitoclna (forma sintetica dell'ossitocinal. Questo fatto fa si che la madre non crei un rapporto armonioso con il proprio corpo e nemmeno con il proprio figlio, in quanto ambedue non si trovano «pronti» nel senso fisiologico del termine all'evento. I) bambino esprime però la volontà di ritornare allo stato di quiescenza precedente, come mezzo per sprofondare nell'oblio il vissuto traumatico. Infatti, subito dopo la nascita, egli si addormenta, quasi a voler ristabilire quell'unità preesistente, quello stato di beatitudine in ambiente ovattato. Sotto questo aspetto la nascita può considerarsi l'equivalente dell'emergere nel mondo dell'uomo, e il sonno l'equivalente dello sprofondarsi nella vita intrauterina. Ma oltre a questi, intervengono anche altri fattori, a far cancellare dalla memoria del neonato il «trauma della nascita». Non bisogna infatti dimenticare che dall'ottavo mese di gravidanza sono posti i pilastri della nostra memoria. Come possiamo allora dimenticare i primi momenti di vita che pure hanno la capacità di modellare il nostro conosciuta nei fiordi sin dall'epoca dei Vichinghi, che la importarono probabilmente con le loro frequenti scorrerie nelle isole britanniche. Ma se nel resto della Scandinavia e dell'Europa la lebbra andò naturalmente estinguendosi, rimase invece diffusa in Norvegia, raggiungendo un'acme nell'Ottocento. Le ragioni di questo fenomeno non sono state ancora dei tutto chiarite. Se condo una suggestiva ipotesi di Lorentz Irgens. dell'Istituto di igiene e Medicina Sociale dell'Università di Bergen, potrebbero essere in causa particolari micobalteri, scoperti di recente in una comune pianta selvatica, lo sfagno. A Bergen, la seconda città norvegese per importanza, c'è oggi un museo unico al mondo: si chiama «Leprosy Museum». il museo della lebbra. Questa singolare testimonianza si trova nella sua sede più naturale, l'ospedale di San Jorgen: il più vecchio ospedale della Scandinavia e anche il più antico lebbrosario del mon- futuro comportamento? L'agente che fa scivoline indietro nell'inconscio i ricordi più profondi della vita intrauterina e del momento del travaglio è ancora l'ossitocina. Si è infatti avanzata l'ipotesi che l'ossitocina, ..una volta entrata, come è provato, nel sistema circolatorio del figlio, abbia la capacità di cancellare dalla memoria i momenti della nascita». Questa ipotesi è basata su esperimenti condotti su animali di laboratorio. Questi, allorché hanno assorbito grandi quantità di ossi loci n a. hanno dimenticato tutte le capacità da loro acquisite con l'addestramento. A controbilanciare, almeno parzialmente, l'azione dcll'ossitocina, cioè ad attivare la memoria, opera un'altra sostanza fisiologica: l'ACTH (ormone adrenocorticotropo), che viene emessa dalla partoriente in momenti di stress, tensione o spavento. Questo ormone entra nel sistema circolatorio del bambino e lo stimola a mantenere un quadro mentale lucido del suo sconvolgimento emotivo acquisito e degli effetti clip.no sono-per lui derivati, 0f — j ovoa La nascita però in sé non rappresenta né l'inizio della vita né la fine della gravidanza, ma è solo l'espressione di mutamenti funzionali che servono a preparare il neonato per il passaggio dalla gestazione intrauterina a quella extrauterina. Infatti il feto nasce prima clic la sua maturazione sia completa, perché il ritmo di accrescimento della testa e del suo cervello ha raggiunto le dimensioni massime compatibili per il suo passaggio attraverso il canale naturale. Ma se le dimensioni del capo compatibili con la sopravvivenza costringono il feto alla nascita, il processo evolutivo prosegue necessariamente dopo che essa è avvenuta. Anclic durante questo periodo post-natale vengono emessi ormoni materni. E' ancora l'ossitocina a regolare la produzione della prolattlna, che agisce direttamente sulle ghiandole mammarie e stimola la produzione del latte. Subito dopo il parto, gli impulsi nervosi che partono dalla stimolazione del capezzolo da parte del poppante vanno a raggiungere l'ipotala mo che mette in azione l'i potisi. Man mano che il bambino succhia con maggiore energia, il latte aumenta. Milvia Talamini 1 solato a Londra, ve Minuto per minuto il parto visto dalla parte del bebé Minuto per minuto il parto visto dalla parte del bebé Che cosa accade al neonato nel momento del suo venire al mondo? Su questo argomento anticipiamo le parti più interessanti di un articolo che apparirà sul prossimo numero del mensile «Riza psicosomatica», interamente dedicato al parto, che sarà in edicola a partire da sabato 7 gennaio. IN gravidanza il corpo della madre con i suoi liquidi umorali, che circondano e agiscono sull'unità psicosomatica del feto, ha la funzione di proteggerlo e di nutrirlo. E' in lei ma separato da lei. E' lei che fornisce le condizioni per le quali il programma genetico potrà controllare la forma che il corpo del neonato assumerà nei vari stadi dello sviluppo fetale. Nel contempo è risaputo che il feto possiede un'unità originaria sua propria, che si traduce in vita protopsichica. D'altra parte tutti i fenomeni biologici, dal concepimento alla nascita, vengono tenuti sotto controllo ; dagli ormoni materni. In' fatti è necessaria un'alta n I produzioneWpiogesterone perché l'uòvo s'impianti nella parete dell'utero. Sotto questa azione l'embrione produce degli enzimi digestivi che servono a distruggere i tessuti materni, per la sua penetrazione nella parete dell'utero. Durante la gravidanza il progesterone è molto attivo e la sua produzione è assicurata dall'attività del corpo luteo stimolato a sua volta da ormoni prodotti dalla placenta. Il progesterone è molto importante all'inizio della gestazione perché fa diminuire le contrizioni uterine, ma quando questa si avvia al termine, viene sostituito dagli estrogeni che hanno invece il compito opposto di stimolarle. La loro azione combinata prepara l'utero a rispondere ad altri due ormoni che influenzano il parto: l'ossitocina e la relaxina. La prima è prodotta direttamente dall'ipofisi e fa aumentare le contrazioni dell'utero durante il travaglio. La seconda favorisce la dilatazione delle pareti uterine e l'espulsione del neonato. • Non si sa ancora quale meccanismo determini il vero inizio delle doglie inteso come momento primario dell'evento nascita. Sono state fatte alcune osservazloni su bambini nati pre¬ E? recente l'annuncio della prossima sperimentazione di un nuovo vaccino contro il «Morbo di Hansen». L'esperimento verrà condotto su volontari in Norvegia, usando un vaccino messo a punto dall'«équipe» di Richard Ross dell'Istituto Nazionale di Ricerca Medica di Londra. Se la prova andrà a buon fine, si potrà finalmente debellare una plaga millenaria del genere umano. «Morbo di Hansen» viene infatti oggi chiamata la lebbra, una malattia che In molti suscita ribrezzo e ataviche paure, ma che ancora colpisce milioni di persone nel mondo. In che modo si è giunti alla scoperta del vaccino antilebbra? Per seguirne le tappe è necessario recarsi in Norvegia, dove si sono svolti gli atti principali della lunga lotta contro la pericolosa malattia infettiva. Può sembrare Inverosimile, ma nella linda e asettica Norvegia questo male biblico imperversò fino al secolo scorso. La lebbra è una malattia maturi e posti in incubatrice. Si è notato che. giunto a un'età corrispondente ai nove mesi, il neonato metteva improvvisamente in atto dei movimenti e delle contratture muscolari tipiche del momento espulsivo, quasi a mimare un atto di cui era stato privato, ma clie si trovava programmato nel suo genoma. L'ossitocina permette al bambino di sperimentare durante il parto piaceri corporci molto intensi: i muscoli delle pareti uterine lo massaggiano e muovono i liquidi caldi della madre. Ma queste sensazioni piacevoli sono alternate dall'impatto delle contrazioni necessarie alla sua espulsione. Ma, naturalmente, l'evento più importante dell'Interrelazione fra madre e figlio avviene al momento del parto, che può essere inteso come l'inizio della relazione simbiotica extrauterina. Il modo di venire alla luce ha molte ripercussioni sulla nostra vita adulta. Una differenza sostanziale si ha fra parto eutocico e parto cesareo, tra parto spontaneo e parto indotto. " Là carenza di ossitbfcina MMeife ovviata nei parti indotti (purtroppo oggi sempre più frequenti) con l'immissione per via endovenosa della Pitoclna (forma sintetica dell'ossitocinal. Questo fatto fa si che la madre non crei un rapporto armonioso con il proprio corpo e nemmeno con il proprio figlio, in quanto ambedue non si trovano «pronti» nel senso fisiologico del termine all'evento. I) bambino esprime però la volontà di ritornare allo stato di quiescenza precedente, come mezzo per sprofondare nell'oblio il vissuto traumatico. Infatti, subito dopo la nascita, egli si addormenta, quasi a voler ristabilire quell'unità preesistente, quello stato di beatitudine in ambiente ovattato. Sotto questo aspetto la nascita può considerarsi l'equivalente dell'emergere nel mondo dell'uomo, e il sonno l'equivalente dello sprofondarsi nella vita intrauterina. Ma oltre a questi, intervengono anche altri fattori, a far cancellare dalla memoria del neonato il «trauma della nascita». Non bisogna infatti dimenticare che dall'ottavo mese di gravidanza sono posti i pilastri della nostra memoria. Come possiamo allora dimenticare i primi momenti di vita che pure hanno la capacità di modellare il nostro conosciuta nei fiordi sin dall'epoca dei Vichinghi, che la importarono probabilmente con le loro frequenti scorrerie nelle isole britanniche. Ma se nel resto della Scandinavia e dell'Europa la lebbra andò naturalmente estinguendosi, rimase invece diffusa in Norvegia, raggiungendo un'acme nell'Ottocento. Le ragioni di questo fenomeno non sono state ancora dei tutto chiarite. Se condo una suggestiva ipotesi di Lorentz Irgens. dell'Istituto di igiene e Medicina Sociale dell'Università di Bergen, potrebbero essere in causa particolari micobalteri, scoperti di recente in una comune pianta selvatica, lo sfagno. A Bergen, la seconda città norvegese per importanza, c'è oggi un museo unico al mondo: si chiama «Leprosy Museum». il museo della lebbra. Questa singolare testimonianza si trova nella sua sede più naturale, l'ospedale di San Jorgen: il più vecchio ospedale della Scandinavia e anche il più antico lebbrosario del mon- futuro comportamento? L'agente che fa scivoline indietro nell'inconscio i ricordi più profondi della vita intrauterina e del momento del travaglio è ancora l'ossitocina. Si è infatti avanzata l'ipotesi che l'ossitocina, ..una volta entrata, come è provato, nel sistema circolatorio del figlio, abbia la capacità di cancellare dalla memoria i momenti della nascita». Questa ipotesi è basata su esperimenti condotti su animali di laboratorio. Questi, allorché hanno assorbito grandi quantità di ossi loci n a. hanno dimenticato tutte le capacità da loro acquisite con l'addestramento. A controbilanciare, almeno parzialmente, l'azione dcll'ossitocina, cioè ad attivare la memoria, opera un'altra sostanza fisiologica: l'ACTH (ormone adrenocorticotropo), che viene emessa dalla partoriente in momenti di stress, tensione o spavento. Questo ormone entra nel sistema circolatorio del bambino e lo stimola a mantenere un quadro mentale lucido del suo sconvolgimento emotivo acquisito e degli effetti clip.no sono-per lui derivati, 0f — j ovoa La nascita però in sé non rappresenta né l'inizio della vita né la fine della gravidanza, ma è solo l'espressione di mutamenti funzionali che servono a preparare il neonato per il passaggio dalla gestazione intrauterina a quella extrauterina. Infatti il feto nasce prima clic la sua maturazione sia completa, perché il ritmo di accrescimento della testa e del suo cervello ha raggiunto le dimensioni massime compatibili per il suo passaggio attraverso il canale naturale. Ma se le dimensioni del capo compatibili con la sopravvivenza costringono il feto alla nascita, il processo evolutivo prosegue necessariamente dopo che essa è avvenuta. Anclic durante questo periodo post-natale vengono emessi ormoni materni. E' ancora l'ossitocina a regolare la produzione della prolattlna, che agisce direttamente sulle ghiandole mammarie e stimola la produzione del latte. Subito dopo il parto, gli impulsi nervosi che partono dalla stimolazione del capezzolo da parte del poppante vanno a raggiungere l'ipotala mo che mette in azione l'i potisi. Man mano che il bambino succhia con maggiore energia, il latte aumenta. Milvia Talamini 1 solato a Londra, ve

Persone citate: Hansen, Lorentz, Richard Ross, Talamini

Luoghi citati: Bergen, Europa, Londra, Norvegia