Bach, Hendrix e il computer in cooperativa

Bach, Hendrix e il computer in cooperativa Bach, Hendrix e il computer in cooperativa DA qualche tempo si intensificano le incursioni di musicisti rock nell' oceano della musica -colta- e di artisti classici nella prateria del rock, ma i risultati non sono sempre convincenti. Scarso è anche il gradimento da parte degli ascoltatori, divisi e arroccati sui due fronti, sempre pronti a protrarre inconciliabili polemiche come fra tifosi di Coppi e Bartali o di Mazzola e Rivera. In genere dunque sono casi di semplice • tentata contaminazione-. Fra questi non si può certo inserire il progetto musicale die da quasi sei anni propone il gruppo degli Sky: una sintesi compositiva che tenta di conciliare il rock trionfale degli Anni 70 e la ripresa del grande patrimonio classico. Tentativo coraggioso, ancor più se si considera il fatto che è stato eccepito e lanciato nel '78, anno in cui il i unk trionfava sotto ogni latitudine. E fin dagli inizi fu accolto da pubblico e critica con notevoli favori. Clie il progetto fosse serio non c'erano dubbi, viste la teéeneiali del cinque componenti del yruppo: John Williams, fra i migliori chitarristi classici del mondo, alterna sale da concerto a raduni pop: Steve Grav, tastierista con Paul McCartney, John Denver, Neil Diamond, arrangiatore con Moody Blues e Who; Trlstan Fry, percussionista di estrazione classica, membro della London Philarmonic Orchestra, ha lavorato con Sinatra, Ellington e Beatles; Kevin Peek, chi¬ tarrista richiestissimo, collaboratore di Cliff Richard e Shirley Bassey; Herbie Flowers, uno dei leggendari bassisti del rock inglese Anni 60-70, ha suonato con Elton John, Ferry, T. Rex, Bowie e Lou Reed (sua la famosa frase di basso in « Walk on the wild side.). Ora arriva il sesto album con un titolo che indica chiaramente la filosofia del gruppo :.Cadmium., che in chimica è un metallo bianco, malleabile, che non si usa puro ma in leghe o amalgame. Con questo elemento duttile il quintetto ha architettato dieci brani strumentali gradevoli, efficaci, equilibrati. In più, questa volta, gli Sky hanno adottato un linguaggio elettronico: una sintesi creativa fra Bach, Hendrix e Tron, un impasto di spinetta, chitarra e computer. L'album si apre con -Troika-, rivisitazione di -Lieutenant Kije. di Prokofieff, e si conclude con -Son of Hotta- ispirata da un film di Zorro. Fra queste si distinguono un altro omaggio alla terra degli Zar e al carattere caldo e amichevole di quel popolo (.Mother Russia.), una serenata alla lontana ragazza fatta con inambo, ritmi sincopati, trombe messicane e colori sudamericani (.Telex from Perù.), un minuetto elettronico degno del Secolo dei Lumi (.Fayre.), un'altalena sonora fra due idee definita dallo stesso autore, Alan Tarney, «una partita di tennis da tavolo» (.Return to me.). Alessandro Rosa Bach, Hendrix e il computer in cooperativa Bach, Hendrix e il computer in cooperativa DA qualche tempo si intensificano le incursioni di musicisti rock nell' oceano della musica -colta- e di artisti classici nella prateria del rock, ma i risultati non sono sempre convincenti. Scarso è anche il gradimento da parte degli ascoltatori, divisi e arroccati sui due fronti, sempre pronti a protrarre inconciliabili polemiche come fra tifosi di Coppi e Bartali o di Mazzola e Rivera. In genere dunque sono casi di semplice • tentata contaminazione-. Fra questi non si può certo inserire il progetto musicale die da quasi sei anni propone il gruppo degli Sky: una sintesi compositiva che tenta di conciliare il rock trionfale degli Anni 70 e la ripresa del grande patrimonio classico. Tentativo coraggioso, ancor più se si considera il fatto che è stato eccepito e lanciato nel '78, anno in cui il i unk trionfava sotto ogni latitudine. E fin dagli inizi fu accolto da pubblico e critica con notevoli favori. Clie il progetto fosse serio non c'erano dubbi, viste la teéeneiali del cinque componenti del yruppo: John Williams, fra i migliori chitarristi classici del mondo, alterna sale da concerto a raduni pop: Steve Grav, tastierista con Paul McCartney, John Denver, Neil Diamond, arrangiatore con Moody Blues e Who; Trlstan Fry, percussionista di estrazione classica, membro della London Philarmonic Orchestra, ha lavorato con Sinatra, Ellington e Beatles; Kevin Peek, chi¬ tarrista richiestissimo, collaboratore di Cliff Richard e Shirley Bassey; Herbie Flowers, uno dei leggendari bassisti del rock inglese Anni 60-70, ha suonato con Elton John, Ferry, T. Rex, Bowie e Lou Reed (sua la famosa frase di basso in « Walk on the wild side.). Ora arriva il sesto album con un titolo che indica chiaramente la filosofia del gruppo :.Cadmium., che in chimica è un metallo bianco, malleabile, che non si usa puro ma in leghe o amalgame. Con questo elemento duttile il quintetto ha architettato dieci brani strumentali gradevoli, efficaci, equilibrati. In più, questa volta, gli Sky hanno adottato un linguaggio elettronico: una sintesi creativa fra Bach, Hendrix e Tron, un impasto di spinetta, chitarra e computer. L'album si apre con -Troika-, rivisitazione di -Lieutenant Kije. di Prokofieff, e si conclude con -Son of Hotta- ispirata da un film di Zorro. Fra queste si distinguono un altro omaggio alla terra degli Zar e al carattere caldo e amichevole di quel popolo (.Mother Russia.), una serenata alla lontana ragazza fatta con inambo, ritmi sincopati, trombe messicane e colori sudamericani (.Telex from Perù.), un minuetto elettronico degno del Secolo dei Lumi (.Fayre.), un'altalena sonora fra due idee definita dallo stesso autore, Alan Tarney, «una partita di tennis da tavolo» (.Return to me.). Alessandro Rosa Bach, Hendrix e il computer in cooperativa Bach, Hendrix e il computer in cooperativa DA qualche tempo si intensificano le incursioni di musicisti rock nell' oceano della musica -colta- e di artisti classici nella prateria del rock, ma i risultati non sono sempre convincenti. Scarso è anche il gradimento da parte degli ascoltatori, divisi e arroccati sui due fronti, sempre pronti a protrarre inconciliabili polemiche come fra tifosi di Coppi e Bartali o di Mazzola e Rivera. In genere dunque sono casi di semplice • tentata contaminazione-. Fra questi non si può certo inserire il progetto musicale die da quasi sei anni propone il gruppo degli Sky: una sintesi compositiva che tenta di conciliare il rock trionfale degli Anni 70 e la ripresa del grande patrimonio classico. Tentativo coraggioso, ancor più se si considera il fatto che è stato eccepito e lanciato nel '78, anno in cui il i unk trionfava sotto ogni latitudine. E fin dagli inizi fu accolto da pubblico e critica con notevoli favori. Clie il progetto fosse serio non c'erano dubbi, viste la teéeneiali del cinque componenti del yruppo: John Williams, fra i migliori chitarristi classici del mondo, alterna sale da concerto a raduni pop: Steve Grav, tastierista con Paul McCartney, John Denver, Neil Diamond, arrangiatore con Moody Blues e Who; Trlstan Fry, percussionista di estrazione classica, membro della London Philarmonic Orchestra, ha lavorato con Sinatra, Ellington e Beatles; Kevin Peek, chi¬ tarrista richiestissimo, collaboratore di Cliff Richard e Shirley Bassey; Herbie Flowers, uno dei leggendari bassisti del rock inglese Anni 60-70, ha suonato con Elton John, Ferry, T. Rex, Bowie e Lou Reed (sua la famosa frase di basso in « Walk on the wild side.). Ora arriva il sesto album con un titolo che indica chiaramente la filosofia del gruppo :.Cadmium., che in chimica è un metallo bianco, malleabile, che non si usa puro ma in leghe o amalgame. Con questo elemento duttile il quintetto ha architettato dieci brani strumentali gradevoli, efficaci, equilibrati. In più, questa volta, gli Sky hanno adottato un linguaggio elettronico: una sintesi creativa fra Bach, Hendrix e Tron, un impasto di spinetta, chitarra e computer. L'album si apre con -Troika-, rivisitazione di -Lieutenant Kije. di Prokofieff, e si conclude con -Son of Hotta- ispirata da un film di Zorro. Fra queste si distinguono un altro omaggio alla terra degli Zar e al carattere caldo e amichevole di quel popolo (.Mother Russia.), una serenata alla lontana ragazza fatta con inambo, ritmi sincopati, trombe messicane e colori sudamericani (.Telex from Perù.), un minuetto elettronico degno del Secolo dei Lumi (.Fayre.), un'altalena sonora fra due idee definita dallo stesso autore, Alan Tarney, «una partita di tennis da tavolo» (.Return to me.). Alessandro Rosa

Luoghi citati: Perù, Russia