Un amico di Dante e Boccaccio

Tutti i critici per Tutti i critici per l'Aquileia Un amico di Dante e Boccaccio chiamati i redattori e collaboratori letterari dei più importanti quotidiani e periodici nazionali, uno per ciascuna testata. Dal voto di questa ideale assemblea uscirà il nome del premiato. La proclamazione avverrà sabato 26 maggio in Udine. Al vincitore andrà un premio di cinque milioni; agli altri due prescelti dalla giuria ristretta due premi ex aequo di due milioni l'uno. Possono concorrere le opere pubblicate fra il 1° aprile 1983 e il 31 marzo 1984. Accanto al premio della critica letteraria, il Cisae, promotore dell'iniziativa, ne bandisce un altro, intitolato al Ciscjel (il castello di Udine) e destinato a una ricerca storico-critica riguardante la civiltà friulana. Anche in questo caso una giuria ristretta formerà una terna di opere, che saranno poi date in lettura a cento persone. CHI conobbe ed ebbe caro, in lunga consuetudine d'anni, Guido Martellotti, sa che in lui coesistevano due anime: il celiante e scanzonato sodale romanesco, allegro compagno di gite e baldorie (sarebbe stata una buona «risorsa» nella San Miniato di Carducci), e lo studioso serissimo di molteplice dottrina, incentrata sull'Antico e sulla sua ricezione nel nostro Medioevo e Umanesimo (perciò filologia medievale e umanistica egli insegnò a Macerata, e poi alla Normale di Pisa). All'immatura sua dipartita qualche anno fa, seguono ora. raccolti dal• l'amorosa cura di amici, i frutti dei suoi principali lavori, in primo luogo sui tre Grandi toscani visti sotto quest'angolo di studiosi e interpreti dell'Antichità, e su tutta una folla di figure e problemi minori in questo campo, dal Tre al Quattrocento e poi giù giù fino al Romanticismo. Il primo di tali volumi, uscito ora presso Olschkt, lascia quasi del tutto fuori il Petrarca, cui Martellotti dedicò tanta parte del suo lavoro che un altro apposito volume raccoglierà, e (come appare dal titolo stesso) fa perno su Dante e il Boccaccio, sempre quali eminenti tappe del Fortleben antico nel Medioevo: al primo si riferiscono i capitoli su Dante e i classici, Dante e Omero, Alessandro Magno in Dante, nonché quelli sulla tenzone bucolica con Giovanni del Virgilio (giudicata oggi da qualcuno una falsificazione boccacciana, ma di cui Martellotti rivendica e dimostra la indubitabile autenticità, la genesi e pertinenza dantesca). Al Boccaccio classicista e preumanista va tutto un al¬ UDINE — Giunto al terzo anno di vita, 11 premio Aquileia allarga il suo raggio, sceglie una formula che lo rende il premio della critica militante italiana. In base al nuovo regolamento, la giuria centrale, composta come gli scorsi anni da Lorenzo Mondo, Geno Pampaloni, Walter Pedullà, Leone Piccioni e Domenico Porzio, dopo avere esaminato i libri di narrativa italiana in concorso, selezionerà una terna di opere, che saranno poi sottoposte a una giuria più allargata. Qui, insieme con i primi cinque giudici, saranno (Segue dalla 1* pagina) In casa Longanesi chiusura d'anno positiva dopo i riassetti organizzativi interni. Mario Spagnol dice: .Si può ben sperare per un buon '84, anche se le condizioni del mercato non sono cambiate e costringe a prudenza, riflessione. Il libro non è morto, ma non è certo in una condizione di boom. E' un mercato che punisce le vendite di catalogo per il costo del denaro. Slamo abbastanza ottimisti per V84, la casa editrice è più commisurata alla posizione che ha nel mercato. I problemi ci sono: comprare in dollari, per esempio. I librai dovranno essere più padroni del loro mercato. C'è un fenomeno, che non ci tocca, ma è preoccupante: le rese. Le rese peseranno molto su molti. La libre' ria non deve essere un tubo dove sinfilano libri». Fra le novità più immediate la Longanesi annuncia L'Adelchi o della volga¬ rità d~i politico, una rllettura del testo manzoniano fatta da Carmelo Bene e Giuseppe di Leva, un libro di psicologia di Luigi De Marchi, Scimmietta, ti amo, un'analisi sul trauma che sta all'origine della vita intrecciato ai problema della rimozione del concetto di morte; un romanzo di grande lettura e qualità. Ristorante nostalgia di Anne Tayler, e la riedizione di un classico, Il compagno dei lupi, di Farley Mowat. Le Indicazioni di fine anno sono Incoraggianti anche per 11 futuro della Feltrinelli, dice Franco Occhetto: .Abbiamo chiuso bene, nonostante il fallimento della società che ci distribuiva. Ha funzionato l'aggiustamento di immagine e la progettazione dei nuovi assi editoriali portanti. Le nuove collane vanno bene, abbiamo trovato un equilibrio tra ristampe e novità. E' stato un successo il romanzo di Beimi, Terra, con tre edl- tro gruppo di capitoli, che si continuano nelle ulteriori sezioni sull'Insegnamento del greco in età umanistica, su singoli umanisti, su moderni risuscita)ori e cultori della Grecità nel suo aspetto popolare, quali il Pecchio e il Tommaseo (l'ellenismo del nostro Guido includeva con romantica simpatia lingua, letteratura, folclore della Grecia moderna). Taluni di questi studi sono estratti da repertori ed enciclopedie, come la Dantesca dell'Istituto Treccani, ove Martellotti tanto a lungo lavorò; ma al leggerli o rileggerli qui ristampati, ci lasciano pensosi: quante cose sapeva, e con che signorilità dissimulava sotto l'omerica risata il nostro amico, quanta ricchezza e precisione di dottrina nel giocondo commensale dei nostri giovani anni, nel collega cosi poco «barone» e cosi dotato di generosa urnanitàl Specialisti di letteratura medievale, di Umanesimo, di neoellenlsmo potran dare su questo suo postumo libro un più autorevole e analitico giudizio; noi, uniti a lui dall'amore per l'Antico e, di là da antichi e moderni, per ogni poesia, risentiamo vicino con commozione questo singolarissimo spirito, che seppe fondere filologia e goliardia in cosi affascinante connubio. Guido Martellotti: «Dantri dall'Umanesimo al Romadi Umberto Bosco, Olschki, Francesco Gabrieli e e Boccaccio, e altri scrittonticismo», con una premessa 503 pagine, 32.000 lire. signora cercherà di emancipare, rovinandola; Nantes Salvataggio con Calle del tempo, crisi esistenziale di un pittore che non rie. sce più a lavorare; Darlo Bellezza con Turbamento, storie della difficoltà di un omosessuale maledetto, un libro violento e scandalo-so; la giovane Pace Ottici-i con L'amore nero, storia di una ragazza che attraversa l'Africa e, fra miti e magie, scopre «l'infanzia dell'umanità». E infine un nuovo libro di Enzo Siciliano, Diamante, romanzo di un amore enigmatico, in abiti contemporanei am' bientato in Calabria. Con questi primi titoli l'editoria italiana si appresta ad affrontare 11 mercat o, in un Paese dove un cittadino su due non legge, ottimista ma preoccupata dei costi, delle difficoltà distributive, ma attratta che da quel 50% che, còme?, potrebbe ancora diventare «un lettore». NlcoOrengo Tutti i critici per Tutti i critici per l'Aquileia Un amico di Dante e Boccaccio chiamati i redattori e collaboratori letterari dei più importanti quotidiani e periodici nazionali, uno per ciascuna testata. Dal voto di questa ideale assemblea uscirà il nome del premiato. La proclamazione avverrà sabato 26 maggio in Udine. Al vincitore andrà un premio di cinque milioni; agli altri due prescelti dalla giuria ristretta due premi ex aequo di due milioni l'uno. Possono concorrere le opere pubblicate fra il 1° aprile 1983 e il 31 marzo 1984. Accanto al premio della critica letteraria, il Cisae, promotore dell'iniziativa, ne bandisce un altro, intitolato al Ciscjel (il castello di Udine) e destinato a una ricerca storico-critica riguardante la civiltà friulana. Anche in questo caso una giuria ristretta formerà una terna di opere, che saranno poi date in lettura a cento persone. CHI conobbe ed ebbe caro, in lunga consuetudine d'anni, Guido Martellotti, sa che in lui coesistevano due anime: il celiante e scanzonato sodale romanesco, allegro compagno di gite e baldorie (sarebbe stata una buona «risorsa» nella San Miniato di Carducci), e lo studioso serissimo di molteplice dottrina, incentrata sull'Antico e sulla sua ricezione nel nostro Medioevo e Umanesimo (perciò filologia medievale e umanistica egli insegnò a Macerata, e poi alla Normale di Pisa). All'immatura sua dipartita qualche anno fa, seguono ora. raccolti dal• l'amorosa cura di amici, i frutti dei suoi principali lavori, in primo luogo sui tre Grandi toscani visti sotto quest'angolo di studiosi e interpreti dell'Antichità, e su tutta una folla di figure e problemi minori in questo campo, dal Tre al Quattrocento e poi giù giù fino al Romanticismo. Il primo di tali volumi, uscito ora presso Olschkt, lascia quasi del tutto fuori il Petrarca, cui Martellotti dedicò tanta parte del suo lavoro che un altro apposito volume raccoglierà, e (come appare dal titolo stesso) fa perno su Dante e il Boccaccio, sempre quali eminenti tappe del Fortleben antico nel Medioevo: al primo si riferiscono i capitoli su Dante e i classici, Dante e Omero, Alessandro Magno in Dante, nonché quelli sulla tenzone bucolica con Giovanni del Virgilio (giudicata oggi da qualcuno una falsificazione boccacciana, ma di cui Martellotti rivendica e dimostra la indubitabile autenticità, la genesi e pertinenza dantesca). Al Boccaccio classicista e preumanista va tutto un al¬ UDINE — Giunto al terzo anno di vita, 11 premio Aquileia allarga il suo raggio, sceglie una formula che lo rende il premio della critica militante italiana. In base al nuovo regolamento, la giuria centrale, composta come gli scorsi anni da Lorenzo Mondo, Geno Pampaloni, Walter Pedullà, Leone Piccioni e Domenico Porzio, dopo avere esaminato i libri di narrativa italiana in concorso, selezionerà una terna di opere, che saranno poi sottoposte a una giuria più allargata. Qui, insieme con i primi cinque giudici, saranno (Segue dalla 1* pagina) In casa Longanesi chiusura d'anno positiva dopo i riassetti organizzativi interni. Mario Spagnol dice: .Si può ben sperare per un buon '84, anche se le condizioni del mercato non sono cambiate e costringe a prudenza, riflessione. Il libro non è morto, ma non è certo in una condizione di boom. E' un mercato che punisce le vendite di catalogo per il costo del denaro. Slamo abbastanza ottimisti per V84, la casa editrice è più commisurata alla posizione che ha nel mercato. I problemi ci sono: comprare in dollari, per esempio. I librai dovranno essere più padroni del loro mercato. C'è un fenomeno, che non ci tocca, ma è preoccupante: le rese. Le rese peseranno molto su molti. La libre' ria non deve essere un tubo dove sinfilano libri». Fra le novità più immediate la Longanesi annuncia L'Adelchi o della volga¬ rità d~i politico, una rllettura del testo manzoniano fatta da Carmelo Bene e Giuseppe di Leva, un libro di psicologia di Luigi De Marchi, Scimmietta, ti amo, un'analisi sul trauma che sta all'origine della vita intrecciato ai problema della rimozione del concetto di morte; un romanzo di grande lettura e qualità. Ristorante nostalgia di Anne Tayler, e la riedizione di un classico, Il compagno dei lupi, di Farley Mowat. Le Indicazioni di fine anno sono Incoraggianti anche per 11 futuro della Feltrinelli, dice Franco Occhetto: .Abbiamo chiuso bene, nonostante il fallimento della società che ci distribuiva. Ha funzionato l'aggiustamento di immagine e la progettazione dei nuovi assi editoriali portanti. Le nuove collane vanno bene, abbiamo trovato un equilibrio tra ristampe e novità. E' stato un successo il romanzo di Beimi, Terra, con tre edl- tro gruppo di capitoli, che si continuano nelle ulteriori sezioni sull'Insegnamento del greco in età umanistica, su singoli umanisti, su moderni risuscita)ori e cultori della Grecità nel suo aspetto popolare, quali il Pecchio e il Tommaseo (l'ellenismo del nostro Guido includeva con romantica simpatia lingua, letteratura, folclore della Grecia moderna). Taluni di questi studi sono estratti da repertori ed enciclopedie, come la Dantesca dell'Istituto Treccani, ove Martellotti tanto a lungo lavorò; ma al leggerli o rileggerli qui ristampati, ci lasciano pensosi: quante cose sapeva, e con che signorilità dissimulava sotto l'omerica risata il nostro amico, quanta ricchezza e precisione di dottrina nel giocondo commensale dei nostri giovani anni, nel collega cosi poco «barone» e cosi dotato di generosa urnanitàl Specialisti di letteratura medievale, di Umanesimo, di neoellenlsmo potran dare su questo suo postumo libro un più autorevole e analitico giudizio; noi, uniti a lui dall'amore per l'Antico e, di là da antichi e moderni, per ogni poesia, risentiamo vicino con commozione questo singolarissimo spirito, che seppe fondere filologia e goliardia in cosi affascinante connubio. Guido Martellotti: «Dantri dall'Umanesimo al Romadi Umberto Bosco, Olschki, Francesco Gabrieli e e Boccaccio, e altri scrittonticismo», con una premessa 503 pagine, 32.000 lire. signora cercherà di emancipare, rovinandola; Nantes Salvataggio con Calle del tempo, crisi esistenziale di un pittore che non rie. sce più a lavorare; Darlo Bellezza con Turbamento, storie della difficoltà di un omosessuale maledetto, un libro violento e scandalo-so; la giovane Pace Ottici-i con L'amore nero, storia di una ragazza che attraversa l'Africa e, fra miti e magie, scopre «l'infanzia dell'umanità». E infine un nuovo libro di Enzo Siciliano, Diamante, romanzo di un amore enigmatico, in abiti contemporanei am' bientato in Calabria. Con questi primi titoli l'editoria italiana si appresta ad affrontare 11 mercat o, in un Paese dove un cittadino su due non legge, ottimista ma preoccupata dei costi, delle difficoltà distributive, ma attratta che da quel 50% che, còme?, potrebbe ancora diventare «un lettore». NlcoOrengo Tutti i critici per Tutti i critici per l'Aquileia Un amico di Dante e Boccaccio chiamati i redattori e collaboratori letterari dei più importanti quotidiani e periodici nazionali, uno per ciascuna testata. Dal voto di questa ideale assemblea uscirà il nome del premiato. La proclamazione avverrà sabato 26 maggio in Udine. Al vincitore andrà un premio di cinque milioni; agli altri due prescelti dalla giuria ristretta due premi ex aequo di due milioni l'uno. Possono concorrere le opere pubblicate fra il 1° aprile 1983 e il 31 marzo 1984. Accanto al premio della critica letteraria, il Cisae, promotore dell'iniziativa, ne bandisce un altro, intitolato al Ciscjel (il castello di Udine) e destinato a una ricerca storico-critica riguardante la civiltà friulana. Anche in questo caso una giuria ristretta formerà una terna di opere, che saranno poi date in lettura a cento persone. CHI conobbe ed ebbe caro, in lunga consuetudine d'anni, Guido Martellotti, sa che in lui coesistevano due anime: il celiante e scanzonato sodale romanesco, allegro compagno di gite e baldorie (sarebbe stata una buona «risorsa» nella San Miniato di Carducci), e lo studioso serissimo di molteplice dottrina, incentrata sull'Antico e sulla sua ricezione nel nostro Medioevo e Umanesimo (perciò filologia medievale e umanistica egli insegnò a Macerata, e poi alla Normale di Pisa). All'immatura sua dipartita qualche anno fa, seguono ora. raccolti dal• l'amorosa cura di amici, i frutti dei suoi principali lavori, in primo luogo sui tre Grandi toscani visti sotto quest'angolo di studiosi e interpreti dell'Antichità, e su tutta una folla di figure e problemi minori in questo campo, dal Tre al Quattrocento e poi giù giù fino al Romanticismo. Il primo di tali volumi, uscito ora presso Olschkt, lascia quasi del tutto fuori il Petrarca, cui Martellotti dedicò tanta parte del suo lavoro che un altro apposito volume raccoglierà, e (come appare dal titolo stesso) fa perno su Dante e il Boccaccio, sempre quali eminenti tappe del Fortleben antico nel Medioevo: al primo si riferiscono i capitoli su Dante e i classici, Dante e Omero, Alessandro Magno in Dante, nonché quelli sulla tenzone bucolica con Giovanni del Virgilio (giudicata oggi da qualcuno una falsificazione boccacciana, ma di cui Martellotti rivendica e dimostra la indubitabile autenticità, la genesi e pertinenza dantesca). Al Boccaccio classicista e preumanista va tutto un al¬ UDINE — Giunto al terzo anno di vita, 11 premio Aquileia allarga il suo raggio, sceglie una formula che lo rende il premio della critica militante italiana. In base al nuovo regolamento, la giuria centrale, composta come gli scorsi anni da Lorenzo Mondo, Geno Pampaloni, Walter Pedullà, Leone Piccioni e Domenico Porzio, dopo avere esaminato i libri di narrativa italiana in concorso, selezionerà una terna di opere, che saranno poi sottoposte a una giuria più allargata. Qui, insieme con i primi cinque giudici, saranno (Segue dalla 1* pagina) In casa Longanesi chiusura d'anno positiva dopo i riassetti organizzativi interni. Mario Spagnol dice: .Si può ben sperare per un buon '84, anche se le condizioni del mercato non sono cambiate e costringe a prudenza, riflessione. Il libro non è morto, ma non è certo in una condizione di boom. E' un mercato che punisce le vendite di catalogo per il costo del denaro. Slamo abbastanza ottimisti per V84, la casa editrice è più commisurata alla posizione che ha nel mercato. I problemi ci sono: comprare in dollari, per esempio. I librai dovranno essere più padroni del loro mercato. C'è un fenomeno, che non ci tocca, ma è preoccupante: le rese. Le rese peseranno molto su molti. La libre' ria non deve essere un tubo dove sinfilano libri». Fra le novità più immediate la Longanesi annuncia L'Adelchi o della volga¬ rità d~i politico, una rllettura del testo manzoniano fatta da Carmelo Bene e Giuseppe di Leva, un libro di psicologia di Luigi De Marchi, Scimmietta, ti amo, un'analisi sul trauma che sta all'origine della vita intrecciato ai problema della rimozione del concetto di morte; un romanzo di grande lettura e qualità. Ristorante nostalgia di Anne Tayler, e la riedizione di un classico, Il compagno dei lupi, di Farley Mowat. Le Indicazioni di fine anno sono Incoraggianti anche per 11 futuro della Feltrinelli, dice Franco Occhetto: .Abbiamo chiuso bene, nonostante il fallimento della società che ci distribuiva. Ha funzionato l'aggiustamento di immagine e la progettazione dei nuovi assi editoriali portanti. Le nuove collane vanno bene, abbiamo trovato un equilibrio tra ristampe e novità. E' stato un successo il romanzo di Beimi, Terra, con tre edl- tro gruppo di capitoli, che si continuano nelle ulteriori sezioni sull'Insegnamento del greco in età umanistica, su singoli umanisti, su moderni risuscita)ori e cultori della Grecità nel suo aspetto popolare, quali il Pecchio e il Tommaseo (l'ellenismo del nostro Guido includeva con romantica simpatia lingua, letteratura, folclore della Grecia moderna). Taluni di questi studi sono estratti da repertori ed enciclopedie, come la Dantesca dell'Istituto Treccani, ove Martellotti tanto a lungo lavorò; ma al leggerli o rileggerli qui ristampati, ci lasciano pensosi: quante cose sapeva, e con che signorilità dissimulava sotto l'omerica risata il nostro amico, quanta ricchezza e precisione di dottrina nel giocondo commensale dei nostri giovani anni, nel collega cosi poco «barone» e cosi dotato di generosa urnanitàl Specialisti di letteratura medievale, di Umanesimo, di neoellenlsmo potran dare su questo suo postumo libro un più autorevole e analitico giudizio; noi, uniti a lui dall'amore per l'Antico e, di là da antichi e moderni, per ogni poesia, risentiamo vicino con commozione questo singolarissimo spirito, che seppe fondere filologia e goliardia in cosi affascinante connubio. Guido Martellotti: «Dantri dall'Umanesimo al Romadi Umberto Bosco, Olschki, Francesco Gabrieli e e Boccaccio, e altri scrittonticismo», con una premessa 503 pagine, 32.000 lire. signora cercherà di emancipare, rovinandola; Nantes Salvataggio con Calle del tempo, crisi esistenziale di un pittore che non rie. sce più a lavorare; Darlo Bellezza con Turbamento, storie della difficoltà di un omosessuale maledetto, un libro violento e scandalo-so; la giovane Pace Ottici-i con L'amore nero, storia di una ragazza che attraversa l'Africa e, fra miti e magie, scopre «l'infanzia dell'umanità». E infine un nuovo libro di Enzo Siciliano, Diamante, romanzo di un amore enigmatico, in abiti contemporanei am' bientato in Calabria. Con questi primi titoli l'editoria italiana si appresta ad affrontare 11 mercat o, in un Paese dove un cittadino su due non legge, ottimista ma preoccupata dei costi, delle difficoltà distributive, ma attratta che da quel 50% che, còme?, potrebbe ancora diventare «un lettore». NlcoOrengo

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