II Vaticano al New York Times «Nessun aiuto a criminali nazisti»

La Santa Sede respinge le accuse del giornale statunitense La Santa Sede respinge le accuse del giornale statunitense II Vaticano al New York Times «Nessun aiuto a criminalinunsii» «Manovra propagandistica, artificiale e indegna d'attenzione — dicono due gesuiti — La linea del Vaticano nel dopoguerra era soltanto aiutare i profughi di ogni Paese» CITTA' DEL VATICANO — In Vaticano si ritengono infondate e facenti parte di una manovra propagandistica contro la Chiesa Cattolica, le accuse al Vaticano circa un presunto nluto dato a criminali nazisti nel dopoguerra, favorendone l'emigrazione in America Latina, riportate giovedì scorso dal «New York Times... Ieri il portavoce della Santa Sede, padre Romeo Panclroli, Intervista a M con una dichiarazione al giornalisti nella sala stampa vaticana, ha convalidato le dure repliche, fatte sabato In una intervista dalla storica gesuita statunitense Robert Graham e da un altro storico, il francese Pierre Blet, anch'egli gesuita, a quanto riportato dal quotidiano di New York il 26 gennaio scorso, riferito ad un documento del 1947 firmato da Vincent La Vista, ex diplomatico statunitense a ilitello (CgiI) Roma. Rispondendo alle domande fatte dal giornalisti sull'articolo, del «New York Times», padre Panclroli ha detto: « Vi segnalo quanto in proposito hanno dichiarato it reverendo padre Robert Graham, autorevole studioso in materia, e il reverendo Pierre Blet, altrettanto esperto, i quali hanno già dato una risposta sufficientemente chiara ai quesiti sul caso In parola-. Padre Graham aveva replicato in una Intervista data sabato all'Ansa e padre Blet in un'altra al «Corriere della Se», nella quale si associava sostanzialmente a quanto detto da Graham. La Radio Vaticana, a sua volta, ha diffuso ieri un'ampia intervista di Padre Graham, nel quale lo storico gesuita ribatte più dettagliatamente alle accuse di aiuto della Santa Sede al criminali nazisti. Intervistato negli Stati Uniti, padre Graham ha affermato che le presunte rivelazióni del «New York Times fanno parte di «una manovra propagandistica- contro il Vaticano e 1 cattolici, proveniente da forze che -non perdono occasione per crocifiggerli- e basate, peraltro, su una campagna -artificiale e falsa, indegna di attenzione-. -In particolare — ha aggiunto lo studioso è stato usato materiale -irrilevante o vecchio-, pubblicando documenti già resi noti, -sei mesi fa- dalle autorità americane e rivelando -completa ignoranza delle circostanze reali-. Il Papa \ ricorda I lebbrosi CITTA' DEL VATICANO — Un pensiero a tutti 1 malati di lebbra nel mondo—che sono ancora 20 milioni secondo calcoli cattolici — è stato rivolto «con particolare affettodal Papa, nella sua allocuzione domenicale delle 12 a 15 I mila persone In piazza San 1 p Pietro. diosi riuniti a Mar Circa le affermazioni attribuite al criminale nazista Walter Rauff, che avrebbe avuto rifugio per 18 mesi In un convento del Vaticano a Roma, Graham ha replicato: -Questo non significa assolutamente niente. In quei mesi c'era gente d'ogni sorte rifugiata nei conventi sotto falsa identità-. Padre Blet, interpellato dal •Corriere della Sera» ha condiviso il giudizio di Graham e ha precisato a sua volta che «il Vaticano non ha mai avuto conventi- e, forse, il nazista parlava d'uno dei tanti conventi romani. Padre Blet, anzi, ritiene che 11 rapporto del 1947 dell'ex diplomatico La Vista, sia basato su informazioni false. Il religioso Invita quindi ad essere cauti a prender per buono il rapporto dell'ex diplomatico perché «in quel periodo in cui le informasioni vere erano spessissimo inquinate da false indicazioni messe in giro ad arte- si potevano prendere abbagli. Cita quindi lo stesso padre Graham, che ha pubblicato documentati studi su non poche «spie» e ..doppiogiochisti. Infiltratisi allora negli stessi ambienti vaticani. Pure padre Blet deplora che «con troppa leggerezza- sia stato dato pe so a documenti che appaiono di -ben scarsa consistenza a prima vista- ad uno storico. La linea del Vaticano nel dopoguerra, aveva dichiarato padre Graham, era quella di -aiutare i profughi in generale, non certo di dare rifugio ai criminali di guerra-; lo stesso storico gesuita ricordava che la linea americana di allora era contrarla alla riconsegna oltrecortlna dei fuggiaschi nazisti, richiesti indiscriminatamente come «criminali di guerra» dai regimi comunisti. Robert Graham e Pierre Blet fanno parte, con l'Italiano padre Angelo Martina, della commissione di tre sto rlcl chiamati oltre 20 anni fa, fin dal tempo di Paolo VI, a studiare e pubblicare 1 docu menti Vaticani relativi al secondo conflitto, mondiale.- i!leva di Trento

Luoghi citati: America Latina, Citta' Del Vaticano, New York, Roma, Stati Uniti, Trento