Como e Cremonese campioni d'inverno

La squadra di Mondonico riesce ad agguantare quella di Burgnich al giro di boa dei torneo cadetti La squadra di Mondonico riesce ad agguantare quella di Burgnich al giro di boa dei torneo cadetti Como e Cremonese campioni d'inverno Squadra da manuale questa Triestina che liquida i lariani con un secco 2-0 Un Palermo senza sprint gato dal ritmo impresso fin dai primi istanti dalla squadra di Buffoni. I ladani hanno cominciato a sudar freddo già al 2' di gioco, con un arretramento affannoso nella propria area che ha Indotto Albiero a calciare la palla verso Giuliani. La base del montante destro ha evitato l'autorete ed è stato il primo calcio d'angolo a favore dei locali. Il pressino sostenuto e costante imposto dal giuliani ai lombardi ha subito disorientato gli ospiti. Su un lungo servizio da centrocampo De Giorgls ha operato dalla fascia destra una fuga astuta quanto fulminea che gli ha di ITALO SONCINI TRIESTE — Oli habttués dello stadio Grezar hanno dichiarato con somma soddisfazione che Trlestlna-Como è stata la più bella partita del dopoguerra. Effettivamente, specialmente nel primo tempo, si è vista una Triestina mozzafiato, forte, aggressiva, precisa nel gioco ragionato, costantemente all'attacco con i suoi De Olorgls, De Falco. Romano. Una Triestina da manuale e dal ritmò indiavolato. Il Como, giunto qui con l'alone del migliore della classe, spauracchio della cadetterla, è stato letteralmente soggio¬ consentito di scavalcare Manninl e Albiero e con tiro secco e angolato ha violato l'attentissimo Giuliani. Era il 20' di gioco. Per il resto del tempo la compagine locale ha avuto il dominio del territorio, della palla e la capacità di manovra offensiva che ripetutamente ha messo a dura prova l'ottimo Giuliani, esecutore di parate incredibilmente difficili. Ci sono stati anche due clamorosi errori di De Falco a conclusione di altrettante folate offensive che hanno messo a dura prova le coronarie dei tifosi più accesi. I lariani sono apparsi più guardinghi e più propensi a trattenere la palla a centro¬ campo, cercando il contropiede, e in questa fase la difesa triestina è stata abile e àttenta nel chiudere ogni Iniziativa. Ma i vari Todesco e Sclosa non hanno dimostrato la valentia e 11 rendimento che Invece hanno sfoggiato 11 portiere (autentico salvatore del Como da una vera e propria débàcle) e Albiero, eccel-. lente coordinatore delle retrovie. Il bombardamento degli alabardati ha Infatti Impegnato la difesa degli azzurri non soltanto con i citati De Falco, De Giorgls e Romano, ma anche con un Mascheroni che per poco non ha sorpreso Giuliani, costringendolo ad un'alzata in corner. Il raddoppio poteva avvenire già al 20' della ripresa, grazie ad una fuga Irresistibile di De Falco, rincorso però e atterrato brutalmente ad una decina di metri dal portiere. Rigore giustissimo. L'ha tirato, forse in questo peccando di un po' di presunzione, lo stesso De Falco che pur aveva 11 ginocchio sinistro fasciato e che visibilmente zoppicava. Giuliani ha Intuito la traiettoria, non fortissima, ed è riuscito a schiaffeggiare Il pallone. Lo scampato pericolo ha messo le ali al piedi del ragazzi di Burgnich che hanno tentato 11 contrattacco, ma con azioni lente, svolte a raggio talvolta troppo largo e consentendo recuperi abbastanza facili al padroni di casa, meno che in un'occasione, a dieci minuti dalla fine, quando In una confusa mischia Rufflnl ha salvato sulla linea di porta Triestina comunque sempre attenta e pronta nel contropiede e a pochi secondi dal fischio un pallone recuperato da Romano è stato allungato a Dal Pra, che ha sbeffcgglato la difesa comasca e ha suggellato una vittoria esaltante. dal nostro Inviato FRANCO BADOLATO MONZA — II Palermo sta attraversando un periodo proprio sfortunato. Venuto a Monza per far bottino pieno e uscire finalmente dall'anonimato, è incappato in una giornata completamente negativa ed è stato battuto (1-0) da un Monza che invece pare aver ritrovato, grazie al ritorno In panchina di Magni, lo smalto della provinciale che in passato, sul terreno di casa, non concedeva mal nulla agli avversari. Così il Palermo non solo se n'è tornato in Sicilia sconfitto, ma ora vede spalancarsi sotto di sé un baratro profondo. In 8 giornate la squadra di Giagnonl ha ottenuto soltanto 5 punti, in trasferta non ha mal vinto e non fa risultato da metà novembre. E' sceso cosi al quart'ultimo posto in classifica: deve abbandonare i sogni di gloria per cominciare a pensare che, se non cambia qualcosa, rischia addirittura di trovarsi impaludato nella lotta per non retrocedere. In effetti al Palermo ieri è andato tutto storto. Perché il centrocampo non è stato ca| pace di far filtro di fronte alla difesa (nella quale il solo Ubero Venturi si è salvato); perché De Stefanis ha corso molto senza però essere d'aiuto agli spenti Montesano e Pircher. Il volitivo Monza, al contrarlo, ha impostato la partita sul plano della combattività e ha avuto ragione, mettendo subito in crisi questo spento Palermo. Già al 13' Di Cicco era costretto a salvare sulla linea di porta per evitare il gol su una deviazione ravvicinala di Pessina non trattenuta da Palearl. E poi (24') lo stesso portiere rosanero era costretto a due interventi alla disperata per respingere un bolide di Marronaro dal limite e la sua suc¬ cessiva conclusione. Era il preludio al gol monzese, giunto al 39' su ennesima azione di calcio d'angolo provocato da un intervento disperato di Guerini sullo scatenato Marronaro. Il lancio dalla bandierina attraversava tutta l'area di porta dove, appostato al vertice, il terzino Fontanlnl sorprendeva tutti entrando in spaccata. Sull'1-0 il Monza giocava più rilassato e al 43' sfiorava il raddoppio: questa volta era De Hiasl a salvare sulla linea di porta (con Palearl battuto) respingendo una botta di Colombo. Nella ripresa, il Palermo, che si presentava con La Rosa al posto del terzino Volpeclna, cercava con maggior dinamismo di sopperire alle' evidenti carenze di gioco del suo centrocampo, arruffone in fase difensiva e troppo impacciato nel momento di lan-, dare le punte. Si assisteva ad una bella conclusione al volo, alta di poco, di La Rosa (49') e a un paio di incursioni dalla' fasce che mettevano un po' in affanno il Monza. Ma di pericoli veri e propri' nemmeno uno. Ansi era ancora Palearl a dover sbrigarcil' lavoro più difficile, tamponando le falle della difesa e uscendo (47') sui piedi del lanciato Marronaro, deviando ancora una botta ravvicinata della stessa ala sinistra al 52'. Il Palermo, insomma, forse ha fatto fare bella figura al Monza. Appare infatti inconfutabile che, analizzando il valore dei singoli, la formazione siciliana non dovrebbe soccombere in un confronto a distanza per la salvezza. Ma per non cadere In quelle sabbie mobili la squadra rosanero deve cambiare mentalità al più presto. Cominciare a piocare con maggior umiltà e determinazione anche in trasferta per raccogliere quel punti che, oltre ad alzare il morale della squadra, ora piuttosto basso, possano farla risalire verso posizioni più' prestigiose.

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