L'Inter illude poi salva la Lazio

Fa tutto Manfredonia: manda in vantaggio i nerazzurri con un'autorete e sigla il pareggio Fa tutto Manfredonia: manda in vantaggio i nerazzurri con un'autorete e sigla il pareggio L'Inter illude, poi salva la Lazio Pellegrini prima della partita «Dovete vincere per Fraizzoli» ice ha giocato un calcio i, Altobelli e Beccalossi ■ pagnl. Tutto regolare quindi, verrebbe da dire, se non che contro una Lazio pratica-1 mente votata al sacrificio, causa l'assenza dell'unico giocatore in grado di darle peso In attacco, Giordano, si pensava che l'Inter riuscisse a giocare In scioltezza dopo la bella vittoria di Genova. La squadra di Radice Invece si è confermata volubile In maniera preoccupante ed ha gettato al vento occasioni da gol a raffica. Molto bravo è stato il portiere laziale Orsi ma quante altre volte Bergoml, Altobelll e Beccalossl lo hanno graziato concludendo In maniera approssimativa. Solo nel minuti di attacco a testa bassa (e In parte nel finale della partita), 1 nerazzurri hanno ublracato letteralmente gli avversari che per salvarsi hanno cominciato a picchiare a più non posso. E' stato molto bravo l'arbitro Agnolin che ha ammonito due-tre giocatori riportando in fretta la partita su' un plano di maggior correttezza. Poi, andati in vantaggio con un tiro di Mueller deviato da Manfredonia, l'Inter si è come scaricata, ha rallentato 11 ritmo e ha fatto In pratica il gioco della Lazio che, quando è In trasferta, si trasforma mostrando 11 suo volto peggiore. E cosi ha fatto anche al Meazza dove ha denunciato tutti i suol limiti di squadra destinata a soffrire molto quest'anno per agguantare la salvezza. Schierata a zona mentica la sconfitt piacevole soltanto nei, Una papera di Zenga (s bOpcl Ecco la «papera» che ha permesso(solo Podavlnl seguiva come un'ombra Beccalossl) la squadra di Chlnaglla mostra' vuoti abissali in attacco dove1 11 povero Laudrup vaga alla disperata ricerca di un pallone che non arriva mai, proprio mal. Le cose meno brutte si vedono a centrocampo soprattutto per la grande vitalità, di Manfredonia e la cocciutaggine di Vlnazzani pronto a battersi su ogni pallone. Ma D'Amico è svogliato come sempre e Batista si vede solo a sprazzi. Il brasi¬ a e applaude primi 25 minuti - Bravo il portiere Orsi, ma troppe volte è stato ul gol dell'1-1 - Laudrup lasciato troppo solo - Espulso Batista so alla Lazio di agganciare l'Inter: Zenga si lascia sfuggire il pallone liano ha coronato una prestazione deludente rifilando un calclone ad Altobelll e meritandosi l'espulsione a circa 25 minuti dalla fine della partita. In soli dieci uomini la Lazio sembrava destinata a soccombere, Invece è riuscita a conservare 11 risultato di parità scaturito da un gran tiro di Manfredonia, complice una mezza papera del portiere Zenga. Proprio questa coraggiosa resistenza nel confronti di un'Inter, che co¬ munque premeva con sempre maggior affanno e confuslo< ne alla ricerca della vittoria, legittima 11 punto che 1 blancazzurrl riportano a casa. L'Inter, come detto, ha iniziato in maniera entusiasmante. Al 5' una punizione di Mueller trova il portiere Orsi pronto a deviare in angolo salvando alla grande la sua porta. Un minuto dopo ancora Mueller centra lungo per Altobelll, deviazione di testa del centravanti per Sa bato che tira a colpo sicuro. Orsi respinge da campione, 11 pallone finisce a Beccalossl che tira clamorosamente a lato. Al 9' però l'Inter passa. Un cross di Bergoml viene deviato ancora da Altobelli che serve Mueller: il centrocampista salta tre avversari e tira di destro ma Manfredonia devia in maniera netta la conclusione e beffa 11 portiere. I nerazzurri danno 11 meglio e al 19' Orsi vola a deviare in angolo un colpo di testa di Bini. Al 22' esce Della Martira per uno stiramento alla coscia ed entra Splnozzi. L'Inter a questo punto si spegne e la partita diventa una vera nolo. I nerazzurri partono però bene nella ripresa ed al 49' Beccalossl ha un pallone d'oro, ma 11 centrocampista spara colpevolmente fuori da pochi passi. Entra l'attaccante Meluso (61') al posto di D'Amico e 3 minuti dopo la Lazio riagguanta l'Inter. Pu nlzlone di Batista, palla a Po davlnl e centro preciso per Manfredonia che tira al volo: Zenga abbozza l'intervento ma il pallone è carico di effetto e gli sfugge di mano ed entra in rete. Esce Batista espulso e comincia il dramma della Lazio, che prima della fine rischia grosso ancora due volte. Al 72', quando Marini respinge sulla linea un colpo di testa di Altobelll ed al 76' quando il solito Orsi devia in volo una punizione di Mueller. Poi la giustificata gioia dei blancazzurrl, Radice, caso Collovatl a parte, non se l'è presa più di tanto per 11 pari con la Lazio. «La prestazione c'è stata, abbiamo raccolto meno, forse abbiamo pareggiato l conti con il Verona, quando pur vincendo non meritavamo certo-. Muller, Invece, ha protestato: -Questo pareggio toglie un po' di soddisfazione alla mia prestazione super-, ha riconosciuto. Ha cercato di difendere Batista («72 suo non era un fallo da espulsione-), e ha anche un po' criticato i suol compagni: «La realtà è che non riusciamo a fare gol ha aggiunto- contro la Lazio nel primo tempo potevamo farne addirittura tre-. Discussa anche la responsabilità di Zenga sul gol laziale. «Non è colpa mia-, dice l'interessato. 'Forse è stato preso alla sprovvista-, gli ha fatto eco Bergoml. E Mazzola ha chiuso ricordando una di FRANCO ORDINE MILANO — Dietro all'amarezza di un pari forse immeritato, c'è anche un caso clamoroso. Quello legato a Fulvio Collovatl. Ha abbandonato, secondo alcune voci, 11 ritiro di Appianò*, non accettando la destinazione della panchina che gli aveva assegnato Radice, e disertando infine anche lo stadio. Radice, però, ha negato. «Non l'ho schierato — ha spiegato — intanto perché la Latto non aveva punte e poi per motivi fisici, perché soffriva da tempo di una sciatalgia. Gli ho detto io di tornare a casa». La defezione di Collovatl, comunque, è stata una sorpresa per tutti. Anche per lo stesso Beltraml, 11 d.s. nerazzurro. «Afe ne sono accorto quando sono arrivato allo stadio, un'ora prima dell'inizio, ho chiesto notizie a Radice e mi ha ripetuto le stesse spiegazioni che ha fornito ai giornalisti». Dietro l'amarezza, anche il cambio ufficiale della guardia tra 1 due presidenti. Pellegrini, è arrivato prima di Fraizzoli, è entrato nello spogliatolo nerazzurro e ha esortato 1 rossoneri a •vincere per Fraizzoli.. li presidente nerazzurro ancora in carica, poi, salutato da nume rosi applausi In tribuna d'onore, ha ringraziato pubbli, camente 11 suo successore. Rubata l'auto a Chinaglia MILANO — A Giorgio Chlnaglla, presidente della Lazio, è stata rubata la scorsa notte la fiammante «Mercedes» del valore di 70 milioni. L'aveva lasciata parcheggiata sabato sera davanti all'ai bergo «Jolly» di «Milano Due», dove aveva preso alloggio con la squadra, e Ieri mattina la macchina non c'era realtà amara: -Abbiamo perso forse un'occasione irripetibile.. Quelli della Lazio, invece, hanno fatto festa. Chlnaglla ha anche dimenticato 11 disappunto per 11 furto dell' auto subito durante la notte. Manfredonia ha ricostruito le azioni del due gol, è stato protagonista In assoluto. «Sul tiro di Mueller la mia deviazione è stata decisiva, con la mano — ha detto — e sul tiro del pareggio altrettanto. Zenga era forse impreparato, non si aspettava un tiro cosi forte-. Carosl (che ha riconfermato la tradizione favorevole: a San Siro contro l'Inter non ha mal perso nei tre viaggi precedenti) ha riconosciuto: « Siamo stati anche fortunati, ma la fortuna bisogna anche cercarsela. La squadra ha reagito e ha conquistato un punto d'oro-. Qualche lamento, per concludere, da parte di Batista, 11 brasiliano della Lazio, espulso da Agnolin. «Ho pagato per qualche altro- ha detto ad un certo punto, facendo capire probabilmente che la severità di Agnolin è stata determinata da falli precedenti. Amaramente ha concluso: «Con me, purtroppo, gli arbitri conoscono solo e soltanto il cartellino rosso, non usano mai quello giallo. Già la squalifica di una sola domenica sarebbe ingiusta-.