Il Verona manca la grande occasione

Contro il Milan i veneti colpiscono due pali e una traversa, vanno in vantaggio e decidono il pareggio con una autorete Contro il Milan i veneti colpiscono due pali e una traversa, vanno in vantaggio e decidono il pareggio con una autorete «Hanno fatto un solo tiro troppo poco per un punto» Il Verona manca la grande occasione VERONA — Pochi gol, caso strano, fra Verona e Milan, ma. in compenso tante emozioni, con due pali e una traversa da parte dei veneti. Particolari questi che possono far piacere ai tifosi esaltandone la fantasia, ma che rimangono nel gozzo agli autori, nel nostro caso Fanna, Galderisi e Di Gennaro, vale a dire i protagonisti del mancato successo scaligero. La spinta di questi uomini, non sempre adeguatamente sorretti dai compagni, ha creato sovente spazi nella retroguardia del Milan, non abbastanza registrata dalla presenza di Gerets, a disagio nel ruolo di libero e soprattutto a sostituire uno come Baresi, anche se il belga, alla distanza, è sembrato più sicuro o, comunque, puntuale delle chiusure. BARCELLONA — L'Athletic di Bilbao ha espugnato U campo del Salamanca, confermandosi la squadra In miglior salute del campionato. Il Beai Madrid ha stentato a pareggiare sul campo del Valencia e li Barcellona ha fatto ancor peggio, pareggiando in casa con l'ultima della classe, U Majorca, e aprendo un discorso svila ssa crisi di cui è difficile Individuare le origini e impossibile prevedere gii sviluppi. 1 gol nella ripresa: al lg segna Galderisi, Verona-Milan 1-1 VERONA: Garella 6,5; Ferroni 6, Marangon 6; Volpati 6,5, Fontolan 5,5, Tricella 6; Fanna 7,5, Sacchetti 6,5, Iorio 63. Di Gennaro 6.5, Galderisi 7. MILAN: Fiotti 73; Gerets 6, Evani 6; Tassotti 6, Galli 6, Tacconi 5,5 162' Carotti 6); leardi 6, Battistini 6, disseti 6,5, Verza 53, Incocciati 5,5 (87' Valori sir). Arbitro: Lane.se 5. Reti: 58' Galderisi, 75' autogol di Tricella. dal nostro inviato GIORGIO GANDOLFI Nonostante i pali e le belle parate di Piottl. autore di diversi interventi da campione, il Verona avrebbe potuto assicurarsi ugualmente una vittoria importante se non ci fosse stata l'autorete di Tricella a scombinare i piani di Bagnoli che ha ritrovato la formazione tipo, ma non il gioco che riteneva opportuno. Il Verona non è più la macchina implacabile della prima parte del campionato: vincendo avrebbe potuto riproporsi ancora come una delle alternative alla Juventus, cosi, invece, bloccato dal Milan. è rimasto nel mucchio avendo sprecato troppo contro una squadra snaturata dalle assenze di Baresi e Damiani. Senza il suo capitano, la difesa rossonera si è raccolta attorno a Gerets e non è stata all'altezza della situazione se si considerano i tre pali dei veronesi e le cinque parale miracolose di Piotti, due delle quali consecutive. La più bella, indubbiamente, è stata quella compiuta a sette minuti dalla conclusione, quando sul Bentegodi stava calando la nebbia e il buio: Piotti è emerso nell'area piccola e con un gran tuffo è andato a deviare sulla sinistra l'insidioso tiro di Di Gennaro, diretto all'incrocio dei pali. E' stato quello l'ultimo assalto del Verona, determinato e pimpante, sino alla mezz'ora, quando cioè Tricella ha deviato nella propria porta il tiro di Carotti. L'autorete ha sgonfiato le velleità dei gial- Barcellona in crisi pareggia con ti Maiorca al 30* Tricella devia Verona. Galderisi (numero 1loblù. ajiche se il Milan non ne ha approfittato avendo davanti un volonteroso Blissett. praticamente lasciato solo in mezzo a tre avversari. Incocciati ha giocato quasi sempre per conto proprio facendo rimpiangere Damiani il cui affiatamento con Blissett la¬ in rete un tiro di Car 1) calcia in rete il cross di Fanna: è scia intendere perché il 'Milan, giocando di rimessa, riesce a segnare spesso. Stavolta, invece. Garella ha dovuto sbrigare soltanto un paio di situazioni difficili in quanto le azioni dei rossoneri s'interrompevano puntualmente sulla trequarti di campo e otti • Buona prova di l'I a 0 per il Verona (Tel. Al1) non certo per colpa del negretlo giamaicano, puntualmente contestato dal pubblico veronese a ogni suo tocco di palla. Oltretutto il Milan si è presentato in campo con Verza e leardi evidentemente frenati dai recenti infortuni, mentre Battistini, pur apparendo leggermente in progresso, non è ancora il centrocampista elegante e continuo dell'anno scorso. Cosi la difesa ha dovuto sostenere buona parte della fatica e nonsempre i pur baldi giovani del reparto lianno tenuto testa a uno scatenato Fanna. a un vivace Iorio e, soprattutto, a Galderisi, implacabile nei suoi affondo laterali e nel mettere palloni d'oro nel centro dell'area di rigore. Senza dimenticare il suo palo iniziale e il gol che ha piegalo un formidabile Gerets come libero Piotti. Galderisi, ormai, è una grossa realtà di questo Verona, anclie se è talmente piccoIo da sembrare a volte insignificante. Gran pubblico al Bentegodi già un'ora prima della partita, per una sfida die solitamente offre tanti gol. L'avvio è subito esaltante per il Verona clic colpisce un palo con Fanna su traversone dalla destra di Galderisi. Sono passati appena novanta secondi, il Milan sembra già in difficoltà e lo è ancora di più alili' quando, su indecisione di Gerets che passa indietro il pallone a Piotti, Galderisi s'inserisce nell'azione, prende la sfera e la spedisce sul palo destro. La replica del Milan con Blissett a cui risponde alla grande Garella, poi Incocciati, in rovesciata, impegna nuovamente il portiere che è molto bravo a deviare in angolo. Al 34', su azione personale. Di Gennaro impegna Piotti die devia il pallone sulla traversa. Ripresa. Al 13', su cross di Fanna. Evani mette in angolo. Colpisce dalla bandierina lo stesso Fanna, presente in tutte le parti del campo. Gaiderisi è più lesto di tutti e, di piatto destro, mette dentro sorprendendo Piotti. Sembra fatta per il Verona, se non che l'ingresso di Carotti al posto di Tacconi permette al centrocampo rossonero di farsi un pochino più deciso. Su fallo dal limite ai danni di Incocciati, Tassotti manda il pallone in area, c'è una respinta, riprende Carotti che, al volo, spedisce in rete: Garella è ben piazzato, ma il piede di Tricella devia il pallone nell'altra parte della rete. Al 38', con il Verona impegnato nell'ultimo pressing, ancora Piotti, come si è detto, vola letteralmente per mandare in angolo un gran tiro di Di Gennaro, facendo spegnere l'urlo di gioia dei cinquantamila tifosi del Bentegodi. di FRANCO RUFFO VERONA — Delusi, abbacchiati, realisti e preoccupati 1 veronesi si mescolano nello spogliatoio. Non è una situazione allegra. L'unico euforico è 11 presidente Guidotti pronto a giurare che farà carte false per tenersi Bagnoli. «Il più bel Verona dopo Belgrado in Coppa Uefa», annuncia il presidente. Come a dire che il risultato non lo interessa, davanti al gioco. Nella categoria dei preoccupati c'è invece Fanna che va di corsa all'ospedale per una radiografia alla gamba sinistra. Perché c'è l'Olimpica da conquistare. «E poi sono in forma — dice l'ex juventino —. Ci tenevo a fare bene. Solo che non so proprio chi mi abbia colpito. Là picchiavano un po' tutti. I due punti II avremmo meritati Avete visto tutti. Ma ora le altre hanno vinto e sarà più difficile per noi del Verona puntare all'Uefa.. Poi ci sono gli arrabbiati. In prima fila c'è Iorio. «Meritavamo di stravincere — dice l'attaccante — ma 11 calcio è bello anche perché un Milan viene qui a fare un tiro e poi si ritrova con un malaugurato nostro au¬ togol che gli fa risultato. E avremmo dovuto vincere contro II Milan che è sempre una bella squadra». Tirato per 1 capelli Iorio parla anche del suo avversario, il giovane Galli già messo in confronto con Collovati. «Quello sarà anche bravo — dice schietto — ma certo che ha più personalità ed è più smaliziato della sua età». Allora gli fanno spiegare che cosa significa per lui «smaliziato». «SI — dice Iorio — perché avrà fatto sette od otto falli su di me anche in area e sono sempre stato punito io. Così non ho più insistito. Non era proprio la giornata giusta, neppure per protestare». C'è qualche altro che vorrebbe dire la sua su Lunr.se e il suo modo di dirigere da lontano. Ma Bagnoli taglia corto. «Basta con gli arbitri. Si vede che era una partita nata cosi. Non ho rammarico e sfortuna è parola troppo difficile da usare. L'Importante è fare punti tutte le domeniche con un bel calcio. Se poi ci sono due pali, la traversa, le occasioni gol, l'autorete di Tricella questo fa parte del gioco. In queste partite ci sta anche la beffa. Perché non accontentarsi del punto e guardare avanti?».