Il Como fallisce l'allungo a Cava

La capolista raggiunta in Campania, quattro compagini pronte a contenderle il titolo d'inverno La capolista raggiunta in Campania, quattro compagini pronte a contenderle il titolo d'inverno Il Como fallisce l'allungo a Cava Burgnich punito da un'ingenuità Ecco la situazione Molisani e sardi cauti AH'82' il Como è sformato raggiun di LUCIANO D'AMATO CAVA DEI TIRRENI — Se il Como non avesse peccato d' ingenuità ad otto minuti dalla fine, provocando un rigore nettissimo, ma altrettanto evitabile, avrebbe portato a casa una vittoria sulla quale nessuno avrebbe potuto esprimere eccezioni di sorta. Questo va detto subito per spiegare nella sostanza una partita che ha visto agire in campo, nelle vesti della protagonista una sola squadra, il Como di Burgnich appunto. La compagine lombarda, al primo affondo, è andata in gol, amministrando poi per lungo tempo, con grande sagacia tattica, il vantaggio. L' autore della rete è stato Matteoli. il migliore in campo. Egli da oltre venti metri, all' incorso in un rigore che poteva essere evitato - La Cavese l'ha tragendo la capolista che era passata in vantaggio all'inizio della gara 11°. ha lasciato partire una sventola che si è insaccata Il Como ha poi insistito in un gioco semplice, essenziale, mirando soprattutto a contenere gli attacchi della Cavese, i quali, per la verità, non sono apparsi, almeno per un buon tratto della gara, irresistibili. La capolista ha saputo impostare un ottimo filtro a centrocampo, che aveva ragione delle velleità offensive dei padroni di casa. I campani, da parte' loro, hanno ribadito ancora una volta le pecche già denunciate. La difesa appare l'unico reparto capace di funzionare con una certa razionalità, ma tutto il resto è da rivedere. Il centrocampo, per esempio, si rivela privo d'energie e d' idee, incapace d'impostare un'azione valida e di tessere una manovra pregevole; l'attacco è quanto di più evanescente si possa immaginare. Non c'è che dire, cosi com'è stata vista ieri e per la verità cosi come appare da alcune domeniche, la squadra campana è la pallida immagine di quella che tante speranze aveva suscitato presso i sostenitori gli anni passali. La posizione in classìfica dei padroni di casa lascia mollo a desiderare. I tifosi non intravedono un tranquillo futuro per la loro compagine e ieri nel corso della partila, quando la squadra arrancava e ansimava alla ricerca del pareggio, non sono mancale le conleslazioni nei confronti dell'allenatore Bruno. Il pareggio, raggiunto in extremis, ha poi calmalo un po' le acque, ma le proteste sono pronte a riaccendersi. Il pareggio, giunto all'82'. è apparso quanto mai fortunoso e non può. dunque, essere chiamato a testimonianza di una crescita nel finale dei padroni dì casa. Urban, subentrato nel secondo tempo, stava per concludere, appena dentro l'arca, un'azione che appariva innocua, senza pretese, come tante altre condotte in precedenza dai campani. Ed ecco che Manninì, senza che fosse costretto dall' affanno e dall'emergenza, lo atterrava senza esitazioni. Per l'arbitro non c'erano dubbi: rigore. Si incaricava del tiro Amodio. Ne scaturiva un'autentica bordata, che rendeva inutile il tentativo di parata dei iwitiere comasco. Era il sospirato (e inatteso) lai. 17'giornata Campobasso-Cngllarl 1-1 Cavese-Como 1-1 Cesena-Palermo 2-1 Cremonese-Empoli 3-2 Lecce-Padova 0-2 Monza-Pistoiese 1-0 Perugia-Arezzo 1-1 SambeQedett.-Catanzaro 2-1 Trlestlna-Pescara 3-2 Varese-Atalanta 0-2 PROSSIMO TURNO (domenica 15 gennaio, ore 14,30): AtalanIb - Campobasso; Cagliari Monza; Calamaro - Triestina; Como - Arezzo; Empoli - Varese; Padova - Cesena; Palermo • Cremonese: Perugia • Lecce; Pescara • Cavese; Pistoiese SBmbenedettese. Graduatoria 7 RETI: Clnelll (Empoli); Magrln 6 RETI: De Stefania (Palermo); Cozzello (Pescara); De Falco (Triestina). 5 RETI: Vlalll (Cremonese); Tacchi (Campobasso); Coppola (Padova); Fiorini (Sambenedettese); De Glorgls (Triestina). 4 RETI: Romano (Triestina); Sella e Neri (Arezzo); D'Ottavio (Campobasso): Gabriele (Cesena); Marino (Catanzaro); Manfrln (Pistoiese); Pacione (Atalanta); Glbellinl (Como); Plras (Cagliari); Nlcolettl (Cremonese). Campobasso e Cagliari si sono affrontati con timore, giusto il pari LA CLASSIFICA P.ll , Partite Reti G V N P F S Como 23 17 6 7 2 16 10 Campob. 22 17 S 6 3 19 12 Cramon. 22 17 6 6 3 19 12 Arezzo 21 17 7 7 3 19 13 Atalsnta 20 17 7 7 3 19 11 Palermo 17 17 5 7 S 14 11 Cagllarl 17 17 S 7 5 15 14 Snmbonod. 17 17 5 7 5 13 14 Cessna 17 17 6 5 6 16 18 Cavaae 16 17 3 10 4 13 14 Locco 16 17 4 B 5 13 14 Perugia 16 17 3 10 4 12 13 Varese 16 16 5 6 5 13 15 Pescara 16 17 7 2 6 18 23 Padova IS 16 5 5 6 14 16 Trleatlna 15 17 4 7 6 16 18 Empoll 15 17 3 9 5 15 19 Monza 14 17 4 6 7 13 15 Plstolese 12 17 5 2 10 9 18 Catanzaro 11 17 2 7 8 12 20 azioni avversarie. Non è che la squadra di Tiddia stesse premendo con convinzione nella metà campo del Campobasso, ma è stato proprio quest'ultimo ad agevolare la sua rimonta, dapprima sciupando alcune palle-gol davanti a Minguzzl e successivamente ritirandosi a difesa del vantaggio. La marcatura dei molisani è arrivata prestissimo. Dopo appena 6". Fin dal fischio di avvio dell'ottimo arbitro Menicucci, gli uomini di Posinolo hanno impresso alla gara un ritmo molto elevato che ha quasi stordito il Cagliari. Dopo un'occasione fallita di poco da Tacchi al 4' il Campobasso ha centrato il bersaglio. Goretti, ex cagliaritano, migliore in campo, ha raccolto un rinvio corto del portiere Minguzzl ed ha sparato a botta sicura. L'estremo difensore ha miracolosamente respinto facendo pervenire nuovamente la sfera a Goretti che l'ha ancora indirizzata in rete di testa. La traversa ha detto di no ma il successivo colpo di testa di Ugolotti è finito nel sacco. Il complesso isolano ha accusato il colpo ed ha impiegato parecchio prima dì riprendersi e tessere valide trame. Dal canto loro i molisani hanno avuto più di una occasione per incrementare il vantaggio ma a volte la bravura di Minguzzl, a volte gli errori di mira degli attaccanti non lo hanno consentito. La partita non è stata bella in quanto le due formazioni hanno dimostrato di temersi e sono apparse timorose di essere sopraffatte. Sia il Campobasso che il Cagliari non potevano permettersi di compiere un passo falso che avrebbe potuto ridimensionare le rispettive aspirazioni. La paura l'ha quindi fatta da padrona anche se l'undici molisano ha recitato il suo ruolo con dignità dando molto di più del litolato avversario, ancora orfano del peruviano Uribc, per altro, degnamente sostituito. Il risultato di parità, quindi, se da Uìia parte premia la compagine di Tiddia. dall'altra penalizza la buona volontà e la voglia di vincere del Campobasso die, tuttavia, pare aver perso il piglio autoritario fatto vedere in precedenza. Evidentemente, dopo la sopresa iniziale, questo Campobasso comincia a preoccupare le dirette concorrenti per la promozione che scendono al Romagnoli non più spavalde, come nelle prime partite, bensì rispettose e, di conseguenza, più guardinghe. Diventa così più difficile poter centrare l'obiettivo vittoria. La riprova di tale tesi dopo la Cremonese è venuta proprio dal Cagliari. Tiddia Ita schierato una formazione molto coperta, con marcature ad uomo sia in difesa che a centrocampo. di MICHELE D'ALESSANDRO CAMPOBASSO — E' stato un cagliaritano purosangue, Luigi Piras a siglare il gol dell'importante pareggio degli isolani a Campobasso. A propiziare la rete, però, è stato un ex con il dente avvelenato: Guido Biondi, centrocampista del gol ha inventato, su calcio di punizione, una diabolica parabola che ha messo in condizione Piras di non fallire il bersaglio di testa. Biondi, che ha trascinato con le sue realizzazioni il Campobasso in B non ha disputato una grossa partita ma è riuscito ad essere presente nel momento più opportuno. La rete del Cagliari è arrivata poco dopo la metà della ripresa, quando ormai i molisani consideravano chiuso il confronto e badavano esclusivamente a contrastare le dei marcatori (Atalanta).