Si è spezzato l'equilibrio del campionato
Così al giro di boa Così al giro di boa 1. JUVENTUS 22 2. TORINO 20 3. ROMA 19 4. FIORENTINA 18 5. VERONA 18 Si è spezzato l'equilibrio del campionato Lo scudetto d'inverno Nel 25 campionati a 16 squadre, Il club che ha, conquistato lo scudetto d'Inverno ha poi vinto quello finale 16 volte. In particolare, la Juventus In questi tornei ha chiù-' so metà campionato al. comando per sette volte (1935-36, 1971-72, 1972-73, 1974-75, 1975-76, 1976-77, 1977-78) e in cinque occasioni ha ottenuto il titolo, Le eccezioni riguardano 11 1935-36 (successo al Bologna) e il 1975-76 (affermazione del Torino, che come in quest'occasione seguiva la Juventus al secondo posto). di BRU La lega bianconera ha bloccato la Roma. Juventus prima ed ormai in fuga con due punti di vantaggio sul Torino e tre sui campioni, messi ko dal gioco di Fanna e dalla rete di Di Gennaro. Forse a Trapattonl fa più piacere il margine già netto sui glallorossi. Non die non stimi il Torino, ma i granata sia pure in condizioni ardue (il terreno fradicio che non si addice al loro palleggio, la voglia di riscatto del Napoli) hanno denunciato al San Paolo l'affiorare di difficoltà di gioco, La Juve è scattata, come era stato previsto alla vigilia, proprio allo scadere del girone di andata, un traguardo pensando al quale Trapattoni diceva: «Mi basta giungere al giro di boa alla pari con altre, ma in testa. Poi potremo mettere sul tavolo le no- NO PERUC CA stre carter.. E' chiaro che giocarle' partendo da «più due» è meglio, anche se il gioco bianconero non ha incantato neppure contro il Qenoà. Come si dice in ogni stagione in situazioni del genere 'soltanto la Juve può sprecare il vantaggio che già si è costruita-. Il Torino, ammirevole, sta dando il massimo e faticando con umiltà, ma la Roma soffre di un male oscuro che non può solo identificarsi nell'assenza di Ancelotti. I bianconeri hanno solo da temere... il loro pubblico. La presema di Boniek in campo e di Vignala in panchina si sta rivelando pesante per Trapattoni (e soprattutto per il polacco). Non si tratta di rivalità, ma di una scelta già fatta dalle gradinate. Per un tecnico ed una squadra non è. facile vivere in quésta situazione. Ma la soluzione va trovata, l'incertezza non giova né al gioco né ai giocatori. [ In passato molte cessioni torinesi (Causio, Oalderisi, Pulici) si erano rese necessarie onde evitare che le invocazioni alla panchina ('Barone; *Nanu,t, 'Pupi») complicassero la situazione in modo irreparabile. Immaginatevi cosa sarebbe successo a Perno slnora, se Oalderisi fosse ancora in bianconero. Ma la posizione di Boniek e Vignola è ben diversa, sono due giocatori validi per lo stesso ruolo. Può essere una beata abbondanza, ma può anche essere un sottile pericolo da affrontare di petto per non sprecare la posizione in classifica. Bello poter parlare di difficoltà di una squadra che ha dite punti di vantaggio, come è bello (da Napoli) muovere appunti al Torino tornato a casa con un prezioso punto. Chissà mai cosa dovrebbero dire gli altri. I ■tifosi della Roma, anzitutto, poi i delusi fans milanisti i quali hanno vl- stó finalmente un gol di Blissétt e là loro squadra in vantaggio per 3-1 ma soltanto per poco, prima dell'uno-due della coppia brasiliana Zico-Causio. Mal di gioventù, comunque quello rossonero. Sarà amaro ma è male accettabile pensando al domani. Mal di gioventù anche quello della Samp, ma meno piacevole perché due contraccolpi consecutivi (a Torino, ma soprattutto ieri con l'Ascoli) sono troppi. E' inevitabile che ora si sussurri degli effetti negativi del rientro di Francis, di una squadra frastornata, di un Mancini soffocato. Chissà quali granellini di sabbia si infilano negli ingranaggi misteriosi di una squadra di calcio. L'Ascoli di Trifunovic intanto ha raggiunto in classifica l'Udinese di Zico, ed è un'altra bella stranezza di questo campionato dell'equilibrio spinto, che non è plU tale soltanto per la Jwentus.
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