Se la posta non funziona ci si affida al corriere

Per sen tito dire Per sen tito dire Se la posta non funziona ci si affida al corriere Antonio, c'è una chiamata alla Copechi in via Gattamelata 15. Ricevuto, Simona, sono in zona. Sede a Dario, sede a Darlo: due plichi e un pacchetto da ritirare alla Coppit, via Mecenate 324. Darlo a sede: confermo ritiro in dodici minuti. Si tengono in contatto con le radioline, sfrecciano per la città intasata dal traffico prenatallzto su moto, scooter, ciclomotori, con il gtlet arancione catarifrangente e il borsone a tracolla. Sono i ragazzi di una delle sei agenzie private di recapito che operano a Milano. Tutti studenti e studentesse sui vent'anni, che si guadagnano il soldino per le piccole spese: ma c'è anche il ventiseienne militesente, che rinvia di proposito la tesi perché col tempi che corrono è meglio essere un universitario anziano che un giovane disoccupato. Tremila lire a recapito, quattromila se piove o nevica. Signorina, spedisca subito a Roma. Raccomandata espresso, dottore? Meglio il corriere. Chi va alla posta per spedire un panettone a Palermo, una cassata siciliana a Torino, un libro a Trieste? Autocarri carichi dt panettoni, cassate, libri intasano le autostrade in questi giorni: perché, da che esiste la ferrovia, di una persona tarda o lenta si usa dire che arriva con il treno-merci. Credo che in pochi altri Paesi europei esistano tanti trasportatori privati E credo che in pochi altri Paesi europei le agenzie di recapito spuntino come funghi, sottraendo studenti e studentesse ai tradizionali lavoretti di insegnanti pomeridiani di matematica o di baby-sitter. E quanti dispongono dell'esercito di po¬

Persone citate: Ricevuto

Luoghi citati: Milano, Palermo, Roma, Torino, Trieste