In arrivo tagli e tasse per altri 8000 miliardi di Emilio Pucci

Nell'84 la minaccia di una nuova «stangata» Nell'84 la minaccia di una nuova «stangata» In arrivo tagli e tasse per altri 8000 miliardi La «fase due» della lire) avrà contraccolp ROMA — Il nuovo anno si apre sotto la minaccia di una nuova stangata da 8000 miliardi. Non basta il pesante rincaro della benzina (105 lire il litro) che porterà nelle casse del fisco poco metto di 2000 miliardi; non basta la raffica di aumenti che scatterà a giorni per molte tariffe pubbliche (treni, aerei, autostrade, luce, telefono, a&sìcurazloni eccetera). Si devono andare a pescare, e subito, altri 8-10 mila miliardi per rimettere sotto controllo il disavanzo statale che, altrimenti, a fine '84 sfonderebbe il «muro» dei 100 mila miliardi. L'avvio della «fase due», con la «super» a 1300 lire, è stato impopolare e avrà dei contraccolpi sulla trattativa per il contenimento del costo del lavoro. Ma ancor piti dolorosi saranno i prossimi interventi governativi che finiranno col colpire, come è sempre stato e come dimostra il facile ricorso alla tassa sulla benzina, i lavoratori a reddito fisso. Un'autorevole conferma viene dall'intervista del ministro del Tesoro Ooria a La Stampa: ^Bisognerà tagliare le spese, ma è difficile fermarsi solo a questo. Il dato politico è prima le spese e poi le entrate. Ma non si possono fare tagli per 8000 miliardi. La manovra dovrà essere più complessa con il ricorso a nuove tosse». Poiché l'esperienza dimostra che dal versante dei tagli alle spese si sono sempre raccattati pochi spiccioli, conviene rassegnarsi e prepararsi al peggio, con la sola speranza che qualche successo in più si metta a segno nella lotta contro l'evasione fiscale. Speranza alimentata dai nuovi criteri selettivi per i controlli globali e a sorteggio nell'84 pubblicati sull'ultimo numero '83 della Gazzetta Ufficiale. E in aiuto delle Finanze ci sarà anche il computer. L'operazione di recupero degli 8000 miliardi, dunque, si farà soprattutto con nuovi balzelli e nuove imposte. Ma come? Le ipotesi sono svariate e quelle che ormai circolano da giorni non vengono né confermate né smentite, salvo che per la patrimoniale che registra il consueto scontro tra i ministri Longo (favorevole) e Goria (contrario). Comunque, fin da oggi lo staff tecnico governativo si metterà al lavoro per individuare le misure più idonee. La scelta, stando sempre alle ultime indiscrezioni, si potrà fare su un ampio pacchetto: anticipo a giugno dell'auto tassazione di novembre; accorpamento delle aliquote Iva; riedizione della Socof inasprimenti di imposte minori, come bolli vari e licenze e, addirittura, in caso di estro ma necessità, un'addizionale sull'Irpef, l'imposta diretta C'è poi da tener presente che entro il 10 gennaio il prezzo della benzina potrebbe subire un nuovo adeguamento «tecnico» di una trentina di lire il Incontro a Roma manovra economica (clpi anche sulla trattativa Il ministro del Tesoro Goria litro per il caro-dollaro. Ma ecco, punto per punto, i possibili interventi con le possibili conseguenze. EAnticipo autotassazione — L'idea è del ministro delle Finanze Visentint, il quale l'ha proposta nel corso del dibattito alla Camera sulla finanziaria. Ferma l'aliquota del 92 per cento, l'autotassazione da novembre dovrebbe essere anticipata al 30 giu¬ Ma tutti (lead on la super a 1300 sul costo del lavoro gno. Si recupererebbero cosi 1000 miliardi. Iva — E' sempre in piedi l'ipotesi di un accorpamento delle aliquote (dalle attuali 8 a 3) dell'imposta indiretta. Ma questa manovra presuppone la sterilizzazione degli effetti sulla scala mobile, altrimenti l'inflazione avrebbe ulteriori impennate. Gettito previsto: sui 2000 miliardi. Socof — L'imposta straordinaria comunale sulle case potrebbe avere un bis nell'84 e la misura consentirebbe di rastrellare dai 2500 ai 3000 miliardi. Imposte minori — Potrebbero salire di nuovo le imposte di registro, il bollo per la patente e il passaporto, le licenze ed altro. Il tutto per un recupero dai 500 ai 1000 miliardi. Irpef — Quella dell'Una tantum sulle imposte dirette è l'ipotesi più remota e la meno probabile. Però continua a circolare e nessuno, finora, si è preoccupato di smentirla. Emilio Pucci er e ministri) pre

Persone citate: Goria, Longo

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