Processati per spionaggio Negrino e il russo Pronine

Processati per spionaggio Negrino e il russo Pronine Rinvio a giudizio per i documenti segreti microfilmati Processati per spionaggio Negrino e il russo Pronine DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — L'inchiesta sul traffico di documenti riservati che ebbe come protagonisti il vicedirettore commerciale della sede italiana dell'.. Aeroflot» Viktor Pronine e l'italiano Azeglio Negrino è giunta alla conclusione. Il consigliere istruttore Ernesto Cuciillo ha deciso di rinviare a giudizio i due imputati sotto l'accusa di spionaggio di notizie dì cui era vietata la divulgazione. Un reato che prevede una pena non inferiore ai dieci anni di reclusione e che è leggermente meno grave di quello contestato in un primo momento, e cioè lo spionaggio politico-militare. Il processo si.celebrerà in Corte d'Assise nella prossima primavera. Ma sul banco degli imputati siederà soltanto Negrino; Pronine, nel luglio dello scorso anno, dopo aver ottenuto la libertà provvisoria, ha avuto il permesso di tornare in patria per motivi di salute ed è improbabile che rientri in Italia per affrontare il giudizio. A scoprire la trama spionistica furono un anno fa i carabinieri. Il 14 febbraio arrestarono Azeglio Negrino, titolare di una società di Recco, la ..Microlito», specializzata in riproduzioni. In una borsa l'uomo aveva ben cinquantamila documenti microfilmati che doveva consegnare a Viktor Pronine. Anche il funzionarlo sovietico fini in carcere insieme con un altro connazionale. Viktor Konaiev, vicedirettore della «Nafta Italia», una società a capitale misto italo-sovietico che si dedica all'importazione di petrolio russo. Azeglio Negrino non tardò ad ammettere le pròprie responsabilità. Disse che due funzionari dell'ambasciata sovietica lo avevano «agganciato» prospettandogli grossi affari, del tutto legittimi. Solo in un secondo tempo, con minacce e ritorsioni, Io avrebbero costretto — stando alle sue dichiarazioni — a fornire notizie riservate di cui egli era in possesso per motivi di lavoro. Il titolare della .Microlito». In un primo momento, avrebbe cercato dì «bidonare» i russi, consegnando materiale vecchio; quelli però si sarebbero accorti dell'imbroglio e avrebbero preteso documenti di maggiore interesse. Fu cosi che l'italiano raccolse i cinquantamila microfilm che avrebbe dovuto lasciare in un negozio di foto-ottica del quartiere Mazzini, a Roma; ma l'operazione non andò in porto perché sia lui sia Pronine, che doveva ricevere il materiale, vennero arrestati. Durante l'inchiesta, Viktor Konaiev fu scagionato completamente. Negrino da tempo ha ottenuto la libertà provvisoria. polizia Vasto-Arenaccia. diretto dal dott. Umberto Vecchione. Gli agenti hanno fatto irruzione in un'abitazione in via Silvio Pellico, a Casoria, dove i quattro erano riuniti e dove sono state trovate anche armi e munizioni. Gli arrestati sono Raffaele Ferraiuolo, di 30 anni, di Cardite considerato, nell'ambito della «nuova camorra organizzata», «l'erede» di Pasquale Scotti, il luogotenente di Cutolo arrestato il mese scorso dalla squadra mobile; Pasquale Silvestri, dì 25 anni, di Casoria; la sua amante, Michela D'Angelo, di 35 anni e Mauro Arignano, di 24 anni, di Casoria. Nell'appartamento la polizia ha trovato una pistola «Luger», una «Beretta» calibro 7,65 con caricatore bifilare, 42 proiettili per la prima arma e 87 per la seconda. 22 cartucce per fucile a panettoni ed un giubbotto antiproiettile.

Luoghi citati: Casoria, Italia, Roma