Tutto il mondo è teatro e va in onda sulla Bbc

Tutto il mondo è teatro e va in onda sulla Bbc I grandi raccontano a puntate Parte scenica Tutto il mondo è teatro e va in onda sulla Bbc LONDRA — Tutti i grandi nomi del teatro, non solo inglese, hanno collaborato alla maxiserie televisiva prodotta dalla Bbc-2 e cioè la seconda rete che presenta programmi di una certa qualità. Il titolo è -Ali the world's a stage- — tutto il mondo è un palcoscenico — parole che all'orecchio inglese suonano familiari quanto -Nel mezzo del cammin di nostra vita- poiché provengono da una citazione .dell'Amleto di William Shakespeare. Questa serie in tredici puntate (che s'inizia oggi e sarà teletrasmessa ogni settimana) racconta la storia del teatro: il titolo del primo episodio è -Makers of magic, i creatori della magia. L'intera serie è stata concepita da Ronald Harwood, giovane commediografo, ex alto re dai capelli neri e gli occhi sgranati. L'inizio della storia 1 del teatro, sottolinea l'attore| ideatore, è un punto di vista I in quanto nessuno sa bene ! quando avviene la sua nasci \ ta. Harwood la fa iniziare a Bali dove si continuano a rappresentare rituali antichissimi con maschere mantenendo gli stessi suoni e movimenti trasmessi da genera zione in generazione. Harwood, autore di commedie che hanno avuto molto successo anche in Italia (come -The dresser-, -A famlly- eccetera) è un uomo di teatro, vissuto e cresciuto accanto ad attori; ha lavorato dietro il palcoscenico da quando aveva quindici anni. Dal teatro classico greco e dalla commedia latina, la storia di questa serie televisiva si dipana attraverso i primi spettacoli religiosi, i famosi mystery plays inglesi e poi naturalmente Shakespeare, il teatro della Riforma che in Inghilterra, come nel resto dell'Europa, prende una piega di satira allegra ma attenta a castigare gli eccessivi soprusi di certe categorie. C'è poi la rivoluzione romantica del diciannovesimo secolo, l'era di Ibsen e il teatro contemporaneo. Questa serie, die fu intarlata pingue anni fa, usa alcuni del nomi più conosciuti del mondo dello spettacolo, attori, commediografi, registi: hanno contribuito, per esempio, Toni Courlenay. Jeremy Irons, Peter Brook, Peter Hall, John Osborne, Harold Pinter, Sani Wanamaker. Nella serie gli spettatori vedranno il rifacimento di alcune famose recite, rievocate da altri attori, e anche di un certo tipo di pubblico (quello medievale e rinascimentale, per esempio, o quello di corte, che è importante per comprendere un certo tipo di testo). Ci sono anche pezzi di filmati e documentari, reperti di famosi allestimenti messi in scena dalle più celebrate compagnie del mondo. Questo documentario è stato filmalo in tredici Paesi inclusi la Francia, l'Italia, la Germania dell'Est, l'Unione Sovietica, la Spagna, la Svezia, la Norvegia, la Polonia e gli Stati Uniti. Ronald Harwood, che è anche l'autore di un libro che uscirà contemporaneamente alla serie televisiva (e farà — è ovvio — un mucchio di soldi), dice: «Una delle cose più eccitanti per me nel lavorare in questa serie è stata quella di mettere a fuoco questo grande soggetto... E' uno spettacolo televisivo fatto per persone che non sono mai state a teatro, per quelli che hanno perso l'abitudine di andare a teatro e. naturalmente, per gli amanti del dramma... Gàia Servadio