Tutta la vita a inseguire Stradivari

Tutta la vita a inseguire Stradivari Tutta la vita a inseguire Stradivari Singolare concerto di un genovese ottantenne «violinista dilettante» che possiede una delle più belle e più ricche collezioni d'Europa - Storie avventurose dietro l'acquisto di ogni strumento A 80 anni, il dott. Enrico Costa, esponente in campo industriale e armatoriale dell'operosa dinastia genovese, ricorda per raffinatezza d' intelletto e mecenatismo, la figura del signore rinascimentale. Non è il solo, in famiglia, a coltivare l'amore e la passione per la cultura e il collezionismo d'arte. Il cugino Angelo, già presidente della Confindustria, scomparso recentemente, era collezionista di quadri del Seicento, il trattilo Giacomo si occupa da sempre di musica ed è presidente della giovane orchestra di Genova, il figlio Eugenio è un buon pianista. Il dott. Enrico, «violinista dilettante» come ama definirsi, possiede una delle più belle e ricche collezioni di violini d'Europa. Sono otto esemplari, custoditi con religiosa devozione e cura, scovati in decenni di meticolose ricerche, coccolati, vezzeglati, sorvegliati come figli. Le sue .creature- sono il •top» della liuteria mondiale: 2 Stradivari (1707 e 1709). un Nicolò Amati (1650), un Pietro Ouarneri (1747), un Maggini (1620). un Landolfi. un Ruggeri e un Joseph Rocca. Sono fra i più rari pezzi superstiti, costruiti con tecniche misteriose e insuperate, nei laboratori di Cremona e di altre città del Nord, nei Sei-Settecento. In tutto il mondo, ne sono rimaste poche decine di esemplari, possono valere due-trecento milioni l'uno. Tre di questi gioielli d'epoca, venerdì sera, hanno fatto udire la loro voce magica, In una saletta di Grugliasco, sede dei Giovani amici della musica, per l'occasione gremita di silenziosi e entusiasti cultori dell'arte cara a Euterpe. E'stato lo stesso Enrico Costa a far vibrare le corde delle sue tre creature, lo Stradivari «Rivaz» 1707 (ogni Stradivari viene contraddistinto dalla data di costruzione e dal nome del collezionista a cui è appartenuto o del concertista che l'ha suonato), il Nicolò Amati e il Maggini. Come è riuscito Enrico Costa a procurarsi questi pezzi di inestimabile valore? -Ognuno ha una sua storia, talora buffa- ha spiegato lo stesso, prima del concerto Curiosa quella dello Stradivari Rivaz. -L'ho acquistato nel 1958, a Lugano. Apparte neva ad un violinista diventato cicco. Andai una prima volta in Svizzera per contattarlo. Chiedeva 18 milioni. Presi tempo. 18 milioni erano una bella cifra, soprattutto per un genovese. Qualdie giorno dopo, un mio collabonitore di Milano, intercettò casualmente una telefonata. Uno dei due interlocutori, invitava l'altro ad accelerare i tempi per l'acquisto dello Stradivari. Sera infatti fatto vivo un genovese che lo voleva. A quel punto — ha ricordato il dott. Costa — non ho ;>orso un minuto, mi sono precipitato a Lugano e l'ho preso. Eccolo qua-. Ha aggiunto: -Di Stradivari ne ho suonati almeno 200, ma nessuno ha una voce come questo-. E prima di deporlo nella custodia, lucido e perfetto quasi fosse appena uscito da una liuteria, lo gra tifica di un bacio con lo schiocco, come si dà ad un bambino. Guido J. Paglia Il dati. l'urico Costa, 80 anni

Persone citate: Enrico Costa, Joseph Rocca, Landolfi, Maggini, Ruggeri, Stradivari Singolare

Luoghi citati: Cremona, Europa, Genova, Grugliasco, Lugano, Milano, Svizzera