Sono sfilati in 2000 per spiegare che il problema-droga è di tutti
Sono sfilati in 2000 per spiegare che il problema-droga è di tutti La marcia da Chieri ad Andezeno «contro l'indifferenza e l'emarginazione» Sono sfilati in 2000 per spiegare che il problema-droga è di tutti «Vogliamo dare uno scossone alla gente convinta diequestodrammari^ Erano oltre duemila, ieri pomeriggio, a marciare ..contro la droga, l'emarginazione, l'indifferenza, la delega, per costruire solidarietà», come avevano scritto gli organizzatori. Una marcia silenziosa, da Chieri ad Andezeno, con tanti giovani e tanti cartelli, una mobilitazione al di là delle aspettative che ha visto uniti decine di associazioni, gruppi, movimenti. Tutti insieme per dare uno scossone a tanta gente convinta che droga ed emarginazione siano problemi d'altri, per ribadire che le poche iniziative esistenti sono scarsamente sostenute, talora osteggiate, per ricordare che .tanti, tantissimi giovani, compresi i loro padri e madri, stanno soffrendo imprigionati nella spirale della droga. Non a caso sonò state scelte la cittadina di Andezeno e una sua cascina abbandonata come mete della marcia. Qui infatti dovrebbero essere ospitati meno d'una decina di minorenni con gravi problemi di emarginazione. Qualcuno ha sollevato obiezioni: perché proprio qui, quali colpe abbiamo noi, la nostra comunità è .sana», vadano al 1111111111111 ti 11 111111111111m11111 < ■ 11 li trovo questi benedetti ragazzi, non vogliamo che «inquinino» i nostri. Timori e interrogativi espressi talora in buona fede, cui ieri non s'è risposto con invettive e accuse ma con pacati inviti alla riflessione. Non c'erano banchi riservati agli imputati, né giudici pronti a condannare e ad assolvere, né divisioni in buoni e cattivi. Si sono limitati anche i discorsi, perché le parole stancano e le analisi sulle cause e responsabilità del fenomeno-droga rischiano di ripetere a vuoto cose dette e ridette. Anna, ragazza che ha vis-, suto l'esperienza del «buco»,; ha raccontato che dall'inferno della tossicodipendenza si può uscire. Don Gonella, vicario zonale, ha ricordato che «vivere è guardare il passato con gratitudine e il futuro dicendo si», don Luigi Ciotti, a nome del Gruppo Abele, ha Inviato una lettera per rammentare che -con una mobilitazione collettiva, con scelte individuali prima, sociali e, politiche poi, è possibile incidere sui problemi che condizionano una nuova qualità i della vita-. I.» ((marcili della solidarietà» si è conclusa dopo cinque chilometri presso la cascina che doircbbe accogliere gli ex drogati.
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