Chi non crede all'astrologia?

Chi non crede all'astrologia? Chi non crede all'astrologia? In questi giorni parecchi giornali, tra i quali anche La Stampa, si sono occupati di astrologia. Per esprimere giudizi severi e poco documentati, come avviene da sempre nel confronti di una disciplina che merita una Laurea privata in Gran Bretagna e studiosi attenti tutt' altro die balordi, nel mondo intero. Anche in Italia non mancano cultori seri, che credono in Dio e sanno che la vita e la morte non sono di dominio umano, in quanto seguono l'assunto agostiniano «Astra inclinant, non necessitanti.. Tutti pazzi, opportunisti, slrutfalori e scellerati questi astrologi? Che la buona fede venga negata per principio non è dimostrazione di saggezza. Isacco Newton ad Ahalley che gli domandava ironicamente perché si dedicasse all'Astrologia rispose: «Signore, io l'ho studiata, voi no». In lutti i campi ci sono cattivi rappresentanti della loro professione. La mancanza di un Albo Professionale non giova alla credibilità di chi si dedica a questi studi e, secondo I principi economici, la moneta cattiva scaccia la buona. Non applausi desiderano gli studiosi seri. Il semplice rispetto per chi studia con passione. Non è facile — mi creda Didimo — rinunciare ai Incili sentieri della scienza ulflciale illuminista per percorrere quelli negletti e sostieni di una via antica e tormentata. Il conforto di Karl Gustav Jung, attento analista del linguaggio simbolico degli astri, l'attenzione curiosa di Einstein... l'affetto di tutti coloro clie compiono lo sforzo di capire che esiste un grande equivoco di fondo tra Astrologia Deterministica (previsionale) e Umanistica (psicologica), accompagna chi lavora in questo campo. A Torino molte persone seguono con entusiasmo le lezioni clic da anni tengo. Sono laureati, diplomati, |>ersone di diversa estrazione. Hanno recepito che l'Astrologia è «un metodo per vivere meglio». Non rimpiango i riconoscimenti clic la mia brillante Laurea in Scienze Economiche prometteva, amo questi studi inconsueti, come li 1 amano tanti, senza rinuncia¬ re alle loro convinzioni religiose, ne alla dignità professionale. Inserendo I pianeti sul tenia natale delle persone siamo umili interpreti imperlclti di Ironie al creato, che trasmette con forze straordinarie Il suo pensiero. L'oroscopo dei giornali e della televisione è un innocuo placebo. L'astrologo va scelto con la stessa cura del medico e dello psicologo, O non scelto allatto. Ma avendo 11 coraggio di non giudicare quanto non si è approfondito a sul 1 n-u-n, Grafia Mirti Segretaria nazionale del Centro Italiano di Astrologia. Torino Fra chi crede e chi non crede non c'è dialogo possibile, perciò non rispondo direttamente alla lettrice. Potrei rispondere con il passo di Alessandro Marnimi che (Promessi spi>si, cap. XXVII) mise l'astrologia fra le scienze vane di cui si dilettava Don Ferrante, ma sarebbe troppo lunga citazione. E sulla nociviià delle superstizioni Manzoni stesso menziona quel Martino Delrio -le cui veglia nello studiare stregoneria e scriverne nelle sue Disquisizioni magiche costarono la vita a più uomini che te imprese di gualcite conquistato- Didimo

Persone citate: Alessandro Marnimi, Einstein, Isacco Newton, Karl Gustav Jung, Manzoni, Martino Delrio

Luoghi citati: Gran Bretagna, Italia, Torino