Un vallo francese protegge Habré I ribelli chiedono aiuto a Tripoli di Emanuele Novazio

Un vallo francese protegge Habré I ribelli chiedono aiuto a Tripoli Jaguar e Mirage lungo la «linea rossa» a meno di 200 km da Faya Largeau Un vallo francese protegge Habré I ribelli chiedono aiuto a Tripoli PARIGI — La tempesta di sabbia non si è placata In Ciad. Aerei e elicotteri francesi continuano tuttavia le ricognizioni. La fanteria di, marina sembra avere, anch'essa, intensificato 1 pattugliamenti. Rinforzi aerei — altri Jaguar, ma pure Mirage, si dice — sono attesi nelle prossime ore a N'DJamena, la capitale «sudista». D'ora Innanzi, si ripete negli ambienti del ministero della Difesa, i jet francesi — e se sarà il caso anche colonne blindate — saranno autorizzati ad aprire il fuoco, -senza avvertimento», per impedire altre incursioni verso il Sud. Le truppe francesi si considerano insomma -direttamente aggredite- da tuui.co.oco che valicheranno questa zona di sicurezza. La risposta sarà immediata, e «con tutti i mezzi a disposizione-. Le truppe francesi sono a soli 200 chilometri dall'oasi di Faya Largeau. in mano alle truppe di Gheddafi. E si trovano ormai nella zona di operazione dei caccia libici. In serata, il Gunt (Il governo «ribelle» di Goukouni, appoggiato dalla Libia) ha minacciato una «reazione appropriata- alle ultime mosse di Parigi e ha invocato l'Intervento militare di Tripoli. E' l'inizio di una escalation? Dopo l'estensione del -perimetro di sicurezza- e lo spostamento della «linea rossache taglia in due 11 Paese — decisi dalla Francia all'indomani dell'abbattimento di un Jaguar e la morte del pilota — a Parigi ci si chiede quale sarà, e di chi sarà, la prossima mossa. E si sottolineano 1 pericoli della nuova situazione. In agosto, si nota, le truppe francesi erano state inviate in Ciad per -congelare la guerra-; non erano ritornate nel Paese africano per battersi, ma per ristabilire la pace. Oggi, il ruolo della Francia sembra-cùverso. Mitterrand non paté.più temere — ne esclude — uno scontro frontale con le truppe di Gheddafi. Il rinnovato — e massiccio — appoggio concesso dalla, Francia a Hlssen Habré contro il rivale Goukouni Oueddei potrebbe avere inoltre ripercussioni tra i Paesi africani francofoni, che già sembrano manifestare i primi disagi, i primi malcontenti In agosto* B^èM-td'iStetò^ili'^a» vato dall'intervento france-J ma gli era stato negato TEdelladescè difsionetali, se; ogni aiuto nella sua controffensiva contro le truppe di Goukouni. In particolare, gli era stato rifiutato l'appoggio aereo per difendere la guarnigione di Largeau (che le truppe di N'Djamena avevano ripreso il 31 luglio e poi perduto, di nuovo, dieci giorni dopo). Oggi, si rileva, l'estensione della «zona rossa» ha fatto arrivare il «presidente sudista» a pochi chilo-: metri da Faya. Il conflitto nel Ciad, Insomma, sembra essere giunto a una svolta. Che già il fallimento della conferenza di pace — convocata dall'Organizzazione dell'Unità Africana ad Addis Abeba, due settimane fa — aveva fatto presagire: da allora, i segni di nervosismo si erano moltiplicati; la tensione era aumentata, in tutto il Paese. Emanuele Novazio gonlri sogui Il clgli Ifavorisenbilmperctra una annDal deglPaenormun un'eche del comco-pspesbilitIn diffidimrend

Persone citate: Faya, Faya Largeau, Gheddafi, Mitterrand, Tripoli Parigi