Un perfido microbo il sicario del Faraone e dei re polacchi? di Mario Ciriello

Un perfido microbo ii sicario dei Faraone e dei re polacchi? Studi a Cracovia sulla «maledizione di Tutankhamen» Un perfido microbo ii sicario dei Faraone e dei re polacchi? DAL NOSTRO CORRISPONDENTE . BONN, — Un enigma' egiziano è stato forse risolto in Polonia. La -maledizione del faraone- non sarebbe più un mistero; un'altra maledizione, quella dei Jagellonidi, \ sembra aver posto la parola, fine a un lungo e appassionante giallo storico-scientifico. Così affermano le notizie da Varsavia, notizie raccolte con vivissimo interesse dalla stampa internazionale. Strumento delle due -maledizioni-, responsabili di molti morti, potrebbe essere quello che viene descritto come un «agente patogeno eccezionalmente aggressivo», l'Aspergilus flavus. Un dolce nome per un avversarlo temibile. Nel 1922, i geroglifici avevano avvertito gli inglesi penetrati nella tomba di Tutankhamen che la morte non avrebbe avuto pietà per chi osava «disturbare la pace del faraone». All'inizio, nell'eccitazione della scoperta, nessuno prese sul serio quelle parole: ma passarono gli. anni, e circa trentu delle persone che avevano partecipato, direttamente o indirettamente, all'impresa morirono in circostanze, se non misteriose, sconcertanti. Nacque cosi la teoria della -maledizione-, I molti studi delle molte morti non diedero mai una risposta esauriente e soddisfacente. Il thriller rimase thriller, e ispirò romanzi e film. Una decina d'anni fa, fu | aperta un'ultra tomba, questa volta in Polonia: la tomba, nella cripta del castello di Waivel, a Cracovia, che racchiude i resti di Casimiro e della moglie Elzbleta. Il monarca della dinastia dei Jagellonidi (fondata dal duca lituano Jagello) vi riposa dal 1400. Gli studiosi volevano esaminare lo stato del suo corpo mummificato: ma anche questa esplorazione fu seguita da avvenimenti singolari, divenuti noti soltanto ora, In quanto le autorità non ne permisero prima la pubblicazione. E' stato un giornale di Danztca a infrangere il silenzio. Dodici delle persone avvicinatesi al cadavere sono morte con sintomi simili a quelli lasciati dalla -maledizione- faraonica. Ormai non si poteva più tacere, anche perché bisognava divulgare le importanti scoperte fatte dal professor Boleslaw Smyk, un microbiologo dell'Accademia di Agricoltura di Cracovia. Smyk ha esaminato la tomba reale e vi ha trovato non soltanto batteri, funghi e muffe prima sconosciuti, ma anche /'«agente patogeno eccezionalmente aggressivo», l'Aspergilus flavus. Secondo le notizie da Cracovia, 7'Aspergllus flavus è già noto at laboratori, appare talvolta in case su paludi o lagune: ma nessuno immaginava die il microrganismo potesse sopravvivere per secoli in una tomba sigillata, senza o quasi ossigeno. Esiste dunque un possibile assassino. Una truce prerogativa distingue infatti Z'Aspergllus flavus: quella di attaccare le parti più deboli, più vulnerabili del corpo. Se le -maledizioni- del faraoni e del Jagellonidi cercavano un sicario, questa mini-creatura ne aveva certo i requisiti. E sembra aver appagato la loro sete di vendetta. Mario Ciriello

Luoghi citati: Bonn, Cracovia, Polonia, Varsavia