Fuoco incrociato sulle nomine Rai (e su due consiglieri l'ombra P2) di Giuseppe Fedi

Fuoco incrociato sulle nomine Rai (e su due consiglieri l'ombra P2) Fuoco incrociato sulle nomine Rai (e su due consiglieri l'ombra P2) ROMA — Il «caso Rat» riaccende 11 dibattito politico nei risvolti infuocati della vicenda nomine. Nel clima concitato che precede la seduta del 31 gennaio, durante la quale la commissione di vigilanza eleggerà gli altri dieci consiglieri d'amministrazione dell'azienda, fioccano le proposte, le difese d'ufficio, le repliche, quasi sempre risentite, di chi difende 11 proprio operato, i buoni propositi di bandire per sempre le pratiche lottizzataci, i sarcastici commenti dell'opposizione, fino alle voci, regolarmente smentite, di dimissioni di Prodi. Sulle nomine si riaffaccia persino l'ombra della P2. De e missini annunciano due interrogazioni alla Camera sul vicepresidente Orsello, socialdemocratico, inamovibile nel consiglio Rai, e su uno del revisori del conti, Maurizio Parlassi, entrambi eletti, 1 cui nomi sono apparsi tra gl'iscritti alla loggia di Celli. La minaccia dell'ir! di scorporare la Rai, se verrà riaffermata l'impossibilità dell'azionista di controllare la gestione dell'azienda, fa discutere. E già si parla di posti da assegnare ad alcuni consiglieri non confermati. Al comunisti Pirastu e Tecce sarebbe stata promessa la presidenza delle consociate Sipra e la carica di va la trattativa, ma amministratore delegato dell'Eri. Le accuse Investono la stessa commissione di vigilanza e, in particolare, 11 suo presidente, Nicola Slgnorello. Le sue lunghe mediazioni durante la stretta finale delle trattative, secondo 11 pdup, il prl e il pel, si sono tradotte in indebite ingerenze nell'operazione nomine. Alla commissione viene da altri rimproverato di aver svolto, in tutta questa storia, un ruolo passivo, di passacarte. C'è chi, come Mario Capanna, ha deciso di risparmiarsi il prossimo atto della vicenda. Martedì, in commissione, alla seconda «sfornata* di consiglieri, non si farà vedere. Le responsabilità di quanto è avvenuto, taglia corto 11 de Nicolò Lipari, vicino a De Mita, sono tutte dell'in e di Prodi. Se l'azionista, chiarisce, -contraddicendo alle slesse assicurazioni che il presidente dell'in aveva fornito alla commissione, ha ritenuto di cedere a sollecitazioni di tipo partitico o governativo, l'esito non può in alcun modo essere imputato all'organo parlamentare'. La stoccata finale contro Prodi è molto secca: «Se si vuole davvero rompere la logica delle lotfissazioni, occorre che ci sta finalmente qualcuno che abbia il corag¬ a alle riserve del pl gio di interrompere la corrente, sema limitarsi a lamentare le scosse'. In questo clima, 11 ministro De Mlchells esamina 11 problema Rai. Vorrebbe essere un'Impresa come i nehvorks o le televisioni americane e contemporaneamente un servizio pubblico, osserva il ministro del Lavoro, «con (I risultato c7ie non riesce ad essere bene né l'uno né altro-. La Rai è solo «una specie di arlecchino servo di due padroni: da un lato l'azionista e dall'altro il comitato parlamentare'. Questo nodo va risolto: 'Personalmente, sono per la Rai impresa». Contro Uri e le nomine sparano a zero un po' tutti. I radicali denunceranno 11 comitato di presidenza dell'Irl «per interesse privato in atti d'ufficio-. Motivo: le nomine del sei consiglieri sono state effettuate, per ammissione dello stesso Prodi, su Imposizione e per interessi di lottizzazione di alcuni partiti. «Denuncerò Prodi anche per millantalo nome — ironizza Pannella —. Non ci si può chiamare Prodi invano-. 'Al mio amico Prodi, cui conservo tutta la mia stima — annuncia Franco Bassanlnl, — vorrei dire die chi pecora si fa, lupo se lo mangia-. Questa vicenda, sostiene i si aggiungono qu Andrea Barbato, della sinistra indipendente, la sagra delle ipocrisie. Ipocrita il presidente dell'Irl, che finge di scoprire ieri l'orgoglio dell'indipendenza del suo istituto. Ipocriti coloro clic hanno tuonato contro le lottizzazioni e lianno poi imposto all'Iri alcuni candidati screditati accanto ad altri competenti e Indipendenti-. Dice 11 repubblicano Battaglia: 'Llndignazione della gente non nasce dal fatto che i partiti facciano determinate indicazioni, ma dalle ragioni che conducono a certe nomine, ispirate unicamente da interessi di partito-. Occhetto, per la segreteria comunista, sollecita una nuova legge per 11 sistema di nomine e ricorda che il pei, per quanto lo riguarda, ha rispettato in pieno l'autonomia dell'Irl. La linea del prl, sottolinea tra l'altro la Voce Repubblicana, è stata ispirata anche questa volta «daHfTnpegno per la moralizzazione della vita pubblica a tutti i livelli, come testimonia il nome di Luigi Firpo*. Ci sono nel programma di governo in materia di nomine pubbliche, «anche grazie alle nostre precise insistenze — dice 11 prl —, indicazioni che debbono essere tradotte in provvedimenti concreti-. Giuseppe Fedi elle repubblicane

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