L'armatore si difende «Quella nave era sana»

L'armatore si difende «Quella nave era sana» Continuano le ricerche della «Tito Campanella» L'armatore si difende «Quella nave era sana» SAVONA — Lungo le scale' che conducono agli uffici del-; l'Alframar, la società di navi-' nazione savonese alla quale appartiene la -Tito Campanella-, scomparsa in Atlantico dal giorno 14, solo giornali sgualciti, tovagllolinl di carta, mozziconi di sigaretta: 1 parenti del 24 dispersi se ne sono andati quasi tutti, lasciando anche le ultime speranze. Il ministro della Marina' Mercantile, Carta, è tornato Ieri dalla penisola iberica. Si eja incontrato a Madrid col ministro spagnolo del Trasporti, Enrlque Baron, il quale lo aveva aggiornato sul quadro delle ricerche in corso tanto nell'Atlantico che nella zpna di Gibilterra dove, tra' l#ltro, è presente in questi giorni una squadra della Marina militare spagnola. Il ministro italiano aveva quindi fatto una breve tappa a Lisbona per coordinare i soccorsi insieme alle autorità portoghesi. Giunto a Ciamplno ieri sera, Carta ha dichiarato che -la mancanza di testimonianze sul sinistro e il mancato avvistamento di relitti ci inducono a non disperare-. -E' il dicastero — dicono gli armatori —die coordina le ricerche, non spetta dunque a noi prendere la decisione di considerare irrimediabilmente perduta la nave e l'equipaggio-. La normale prassi prevede che, a questo punto, la capitaneria di porto di Savona apra l'indagine burocratica e, se il caso, informi la magistratura locale per un'eventuale inchiesta penale. Alla Procura della Repubblica in questi giorni seguono, del resto, con particolare attenzione l'intrecciarsi delle testimonianze, a cominciare da quelle del meccanico fiorentino (-'La Tito Campanella era completamente marcia-) e del radiotelegrafista di Albissola Marina (-La nave sembra un relitto appena riportato a galla-). Si è anzi appreso che i giudici hanno già avviato accer tamenti preliminari: per l'inchiesta vera e propria bisognerà attendere che la nave sia data definitivamente per dispersa e vengano sospese le ricerche. Ieri, di fronte anche alla: crescente ostilità del parenti del dispersi, la compagnia armatrlce savonese ha diffuso una nota In cui -respinge qualsiasi accusa o insinuazione con riguardo sia alle condizioni di navigabilità della Tito Campanella sia ad un presunto ritardo nel segnalare alle competenti autorità il silenzio radio da parte della nave-. In particolare si ricorda che dal maggio dello scorso anno la nave scomparsa ha regolarmente eseguito cinque trasporti di lastre di ferro dall'Olanda alla Grecia e tre trasporti di carichi alla rinfusa (fosfati e minerali) -senza la minima anomalia-. Nell'ottobre scorso, Fabrlo Bruni, 11 meccanico di Firenze, venne sbarcato in Grecia e -indirizzò al comandante una lettera allo scopo di evitare di restare a terra per fine contratto ma senza una parola sola sulle condizioni di inefficienza dellanave-. All'Alframar dicono Inoltre, che la lettera è a disposizione di tutti. Se davvero 11 mercantile Italiano è finito In fondo all'Atlantico è probabile che a provocare 11 dramma sia stato il carico. Le testimonianze In tal senso aumentano giorno dopo giorno. Tra 1 tanti lo sostiene anche Gianni Belfiore, genovese, capitano di lungo corso, 15 anni di navigazione alle spalle nel periodo 1963-64 imbarcato proprio sulla «Tito Campanella» attualmente paroliere di Jullo Igleslas. Dice Belfiore: -Un carico come quello di lamiere, se non perfettamente fissato, o peggio ancora mal distribuito nelle stive può avere, durante una tempesta, conseguenze irreparabili. La nave può addirittura spezzarsi in due tronconi. Ma quello che più mi ha sorpreso è la circostanza dell'equipaggio ridotto a soli 24 uomini. Ai miei tempi eravamo dieci di più e non mi risulta che nel frattempo sulla Campanella siano stati installati particolari automatismi-. | Ivo Pastorino

Persone citate: Belfiore, Gianni Belfiore, Ivo Pastorino, Tito Campanella

Luoghi citati: Albissola Marina, Firenze, Gibilterra, Grecia, Lisbona, Madrid, Olanda, Savona