Strani generali di Germania di Mario Ciriello

Strani generali di Germania La Bundeswehr fu creata nel 1955, due anni dopo esplodeva il primo di una lunga serie di «Aifàren»: e lo scandalo continua Strani generali di Germania Dal caso Miiller-Hillebrand, che si «seccò» di aspettare nell'anticamera del ministro, a quello di von Grolman (1961), omosessuale in un'epoca in cui era reato esserlo, ai microfoni del Mad (il controspionaggio) - Le Forze Armate tedesche hanno già il record dell'obiezione di coscienza: soprawiveranno al tasso di natalità più basso d'Europa? - Nella bonaccia, la «tempesta Kiessling» DAL NOSTRO CORRISPONDÈNTE BONN — A prima vista, sembra l'Incarico Ideale. Ministro della Difesa in Germania. Quali affanni possono avvelenargli la vita, In una nazione che per le armi, le uniformi e la disciplina ha sempre avuto una proclività tanto singolare quanto eccezionale? Ma quel «sempre» è finito con 11 "45, è morto soffocato sotto le macerie hitleriane : nella giovane Repubblica Federale, il ministero della Difesa è un seggio che scotta. E' forse quello che scotta di più. Il caso Kies'sling ne è la conferma. Dirigere oggi le forze armate tedesche può essere un onore, ma non è certo un letto di rose. L'antimilitarismo ha lo slancio e la tenacia di una nuova tradizione. Nell'82, 60 mila dei 354 mila giovani soggetti alla leva chiesero, e ottenne, di essere esonerati per motivi di coscienza: 11 17 per cento. Sull'ondata pacifista, il numero è salito nell'83, ha sfiorato 70 mila. Sono cifre sbalorditive; negli altri Paesi occidentali, gli obiettori oscillano tra lo 0,25 e 11 2 per cento; è un super-record Imbattibile. A questo primato se ne aggiunge un altro, pure mondiale, il basso tasso di natalità. La Germania Ovest ha sempre meno abitanti. Si troveranno abbastanza soldati per la Bundesivehr del 1990 e del Duemila? Ce n'è a sufficienza per turbare i sonni di qualsiasi ministro. Ma non basta. Quasi ogni anno, l'uomo preposto alla Difesa della Repubblica Federale deve affrontare uno •scandalo», un «affare», un «caso» che ha per protagonista un generale. Un deputato democristiano ha detto: «Le previsioni sono sempre pericolose. Ma ce n'è una che si può fare senea tema di sbagliare. Prima o poi, un generale agguanterà l'attenzione, scuoterà le cronache, agiterà le acque, dividerà la Bundeswehr, esaspererà un governo'. Immer Aerger mit den Generàlen, sempre guai con questi generali, ricorda un titolo di Stern. E' un'afflizione cronica. Generali scomodi, dunque. Persino GUnter Klessling, il quale, dopo tutto, potrebbe rivelarsi innocente, è scorno- do. Scomodisslmo, anzi, In quanto la sua destituzione dalla carica di vlcecomandante della Nato potrebbe costringere li ministro della Difesa Manfred Werner a dimettersi, a lasciare un governo sul quale già pesa la minacciosa possibilità delle dimissioni di Otto Lambsdorf f. ministro per l'Economia, accusato di 'Corruzione'. E' un grosso, esplosivo pasticcio, su cui, a partire da oggi, cercherà di far luce una commissione parlamentare d'inchiesta imposta dall'opposizione socialdemocratica, invocata dalla stampa. Ha Klessling visitato veramente i ritrovi omosessuali di Colonia? Dove sono le prove? Fino a qual punto ci si può fidare delle testimonianze di alcuni gay, fra 1 quali due prostitute? Quale che sia la verità, e tutto è ancora possibile, già è chiaro, tuttavia, che 11 controspionaggio militare (noto con la sigla Mad) sembra aver arruffato la matassa, con una nuova serie di «eccentricità», l'eufemismo con cui si descrivono 1 suol errori. I suoi agenti hanno convinto 11 ministro a silura-; re Klessling senza però dar-! gli munizioni convincenti per farlo. Diverrà WOrner un secondo Leber, 11 ministro socialdemocratico della Difesa, costretto a dimettersi nel '78 quando il Mad, senza Informarlo, nascose microfoni nell'alloggio della sua segretaria, nonché di funzionari, studiosi e giornalisti? La Bundeswehr (il nome collettivo per esercito, marina, aviazione) fu creata nel 1955, due lustri dopo la disfatta. Passano appena due anni ed esplode 11 primo Incidente, 11 primo di quelli che 1 tedeschi chiamano Affàren. L'altero generale Burkhart MUUer-Hillebrand si stanca di attendere nell'anticamera del ministro della Difesa Franz Josef Strauss; si alza furibondo, e furibondo se ne va. Ma he. trovato un avversario più grintoso di lui. Strauss ordina all'ufficiale di tornare, scortato dalla polizia militare. Nel giorni successivi, l'episodio investe la pubblica opinione: Strauss ne approfitta per proclamare la superiorità del potere politico ' sulle prerogative militari. Ma non riesce a «licenziare» MUUer-Hillebrand dal nuovo esercito. 1961, scandalo von Grolman. Da due anni, il generale a riposo Helmuth von Grolman rappresenta il ministro (ancora Strauss) in Parlamento, quale -delegato per le questlo7it della Difesa'. Ma, 11 14 luglio, senza preavviso alcuno, è privato del suo Incarico. Strauss si barrica dietro un mutismo di ferro: ripete soltanto che «é necessario osservare la massima discrezione per non nuocere all'imma¬ gine della Bundeswehr». Il silenzio si infrange presto: von Grolman è un omosessuale, è condannato a tre anni di carcere per aver violato l'articolo 175 del codice penale. Il tribunale militare non interviene soltanto perché von Oroiman non era più In servizio. Dodici anni piti tardi, nel '73, quell'articolo 175 perde 1 suol artigli; l'omosessualità, tra adulti consenzienti, cessa d'essere un reato. (La nuova legge prevede ammende, nonché sentenze fino a cinque anni, soltanto per l'uomo oltre i 18 anni che «abbia reIasioni sessuali con un uomo sotto t 18 anni.). Non è più reato neppure per chi Indossi l'uniforme e dal '79, infatti, un giovane non può più ottenere l'esonero dalla leva adducendo le sue propensioni gay. Secondo l'«Istltuto scientifico per le ricerche sul sesso», ben 65 mila del 500 mila militari della Bundeswehr sono omosessuali. Sembrano troppi. Altre statistiche assottigliano queste legioni gay a 40 mila, 20 mila o 5 mila soltanto. Episodio numero tre, 1964. Il successore di von Grolman al posto di 'delegato del ministro» al Bundestag, l'ammira¬ glio a riposo Hellmuth Heye scrive un articolo in cui auspica una Bundeswehr «più professionale', meno attiva politicamente. Proteste, dimissioni. Episodio numero quattro, 1966. Nello spazio di pochi giorni, due generali fanno udire la loro voce: Werner Panitzki, della Luftwaffe, perché ricusa ogni responsabilità nella cronica moria di aerei Starflghter; Heinz Trettner, perché ostile all'iscrizione del militari a un sindacato della confederazione Dgb. Il ministro della Difesa Il obbliga entrambi a dimettersi. Episodio numero cinque, 1969. In un discorso a un'accademia militare, l'«lspettore» dell'esercito Hellmut Grashey critica alcuni dei principi alla base della' Bundeswehr. Un congedo pone fine alla sua carriera. Il 1970 è l'anno del «caso Karst». Il generale Heinz Karst. capo dell'amministrazione culturale dell'esercito, chiede il ripristino di vecchie tradizioni militari. Tra l'altro, 1 cadetti dovrebbero prendere 'lesioni di dama*, a proprie spese. La Germania ride, Karst anticipa il suo pensionamento. L'Affare numero sette è più grave. L'«ispettore dell'esercito» generale Horst Hildebrandt partecipa a una cerimonia militare a Madrid, In onore di Franco. L'indignazione è travolgente, Hildebrandt è ammonito, lascia il servizio senza attendere provvedimenti. E' quanto avviene nello stesso anno a GUnther Rall, «ispettore della Luftwaffe' che, sotto falso nome, appare In Sud Africa ad una conte .ronza sulla Nato del regime prò apartheid. Lo spettacolo continua. Nel '76, ben due generali, KarlHeinz Franke e Walter Kruplnskl, vengono spediti a riposo dal ministro socialdemocratico Georg Leber. Non soltanto avevano permesso a Rudel, l'impenitente asso della Luftwaffe nazista, di partecipare a una cerimonia in una caserma, ma avevano rintuzzato i rimbrotti, affermando: «Ci si rimprovera per aver accolto un vecchio nazista. Perette allora si concede a un ex comunista, Herbert Wehner, di sedere in Parlamento tra i socialdemocratici?'. L'anno successivo, 11 povero Leber è alle prese con un altro ribelle, il generale Eberhard Wagemann, ostile alla costante democratizzazione dell'esercito. Nel '78, ancora Leber, costretto alle dimissioni dal generale Harald Wust, alla testa del Mad, con la sua epidemia di microfoni. Wust è silurato dal successore di Leber. il ministro Apel. I politici tirano un sospiro di sollievo. Forse, la lunga saga dei generali è finita. Macché. Si ricomincia, Kiessling, Mad, eccetera eccetera. Mario Ciriello

Luoghi citati: Bonn, Europa, Germania, Germania Ovest, Madrid, Sud Africa