Incriminato l'industriale greco per le tele rubate a Budapest

Incriminato l'industriale greco per le tele rubate a Budapest Atene, accusato di ricettazione assieme al suo «braccio destro» Incriminato l'industriale greco per le tele rubate a Budapest NOSTRO SERVIZIO ATENE — Efthlmios Moschachlaidis, l'industriale oleario greco sospettato di essere il committente del furto dei sette dipinti del grandi maestri italiani dal museo di Belle arti di Budapest, è stato ieri formalmente incriminato per istigazione a delinquere In relazione al «colpo» e per ricettazione dei quadri dal procuratore della Repubblica di Amflssa Chrlstos Lambrou. il magistrato che si occupa della ramificazione ellenica del caso. A rubare le sette preziose tele (due Raffaello, due Ticpolo, due Tintoretto, un Giorgione) sarebbero stati due italiani aiutati da tre complici anch'essi italiani e da cinque ungheresi. Solo due dei cinque italiani sono ancora latitanti: Ivano faello? E chi è mai costui? lo non so neanche di chi parlate, mai conosciuto questo Raffaello-. Un uomo ricco e potente, che ama gli agi e i lussi, ma che di arte capisce poco n niente: non sono un intenditore, ripeteva ai giornalisti che andavano a cercarlo. .Come tutti ho in casa pochi quadretti di valore modesto, per decorazione-. Anche gli inquirenti ellenici, poro, non gli hanno creduto troppo. E dopo aver predisposto per alcuni giorni una discreta sorveglianza, Ieri è arrivala l'incriminazione. Un suo stretto collaboratore. Invece, Chrlstos Chapsoulas, 51 anni, è slato accusato di concorso in ricettazione. Fin qui le notizie sul fronte greco delle indagini del procuratore di Amflssa e della gendarmeria ellenica. Intan¬ to i sette dipinti (sei ritrovati nel giardino di un monastero in Grecia, e uno, il «Ritratto di giovane- di Raffaello. In Ungheria dove era stato lascialo come .pegno al complici) sono già stati restituiti a Budapest. 1 quadri — ha detto aH'/lii..« il portavoce dell'ambasciata ungherese di Atene — sono però leggermente danneggiati: in modo più lieve le tele, per le quali 11 danno si riduce al taglio praticato dal ladri per staccarle dalle cornici, più seriamente la 'Madonna Esterhazy-, alla quale I ladri hanno provocato una screpolatura togliendo il supporto che manteneva in tensione la tavola. Danni, comunque, non molto gravi. Secondo le dichiarazioni degli esperti I dipinti saranno presto esposti di nuovo al pubblico, r. s. Scianti e Graziano lori, già noti, prima del colpo di Budapest, negli ambienti del mercato clandestino delle opere d'arte. In carcere sono Giacomo Monili, detto «Ciro.. Gennaro Pollcano e Antonio Rocco, tutti di Reggio Emilia. Le indagini avevano subilo puntato su Scianti e lori, lat naiu i dal gennaio '83 per un omicidio avvenuto durante un tentato furto di opere d' arte nel Modenese e espatriali in Ungheria. Da loro, attraverso intercettazioni telefoniche, gli inquirenti Italiani erano arrivati a Giacomo Morini, il quale, una volta arrestato, aveva finito per conlessare tutto. Chi aveva sempre negalo tutto, invece, era slato proprio Efthlmios Moschachlaidis, chiamato in causa come mandante del furto. -Raf¬

Persone citate: Antonio Rocco, Esterhazy, Gennaro Pollcano, Giacomo Monili, Giacomo Morini, Giorgione, Raf