Riparte (ma a piccoli passi) la cordata dell'unità europea di Tito Sansa

Riparte (ma a piccoli passi) la cordata dell'unità europea II ministro degli Esteri tedesco Genscher da ieri in Italia Riparte (ma a piccoli passi) la cordata dell'unità europea Dopo il fallimento del vertice di Atene contatti bilaterali per superare i contrasti e preparare il prossimo incontro di Bruxelles - Domani sarà a Roma la Thatcher ROMA — L'Europa del Dieci ha ripreso a muoversi, appena cinquanta giorni dopo la paralisi clamorosa dal fallito vertice di Atene. Hans Dietrich Genscher. ministro degli esteri della Germania federale, è giunto ieri pomeriggio a Roma su Invito di Giulio Andreottl, poche ore dopo che presso Parigi 11 presidente francese Francois Mitterrand aveva ricevuto 11 premier britannico signora Margaret Thatcher (che verrà a Roma domani). Mitterrand a sua volta si appresta ad andare a far visita al cancelliere tedesco Helmuth Kohl e, tra uni mese, sarà a Bonn 11 presldente del Consiglio Bettino Craxl. | Si riparte da zero, accantonando per 11 momento 1 pomi della discordia che portarono al naufragio ateniese (1 conti della spesa agricola e lattlero-casearla, 1 contributi britannici), si cerca di risolvere la .crisi di idee-, di ritrovare e di rilanciare la 'Volontà politica di fare. l'Europa- che all'ombra del Partenone fu travolta dagli egoismi nazionali. Già pochi giorni dopo Atene, ri trovandosi a Parigi, il tedesco Genscher e il nostro ministro degli Esteri concordarono l'incontro cominciato Ieri e che si concluderà oggi. Constatata la difficoltà di progredire In gruppo — a dieci — per uscire dalle difficoltà, è stata scelta la via assai più faticosa e laboriosa, ma più promettente perché Informale e libera da burocratismi, degli Incontri bilaterali, delle «cordate a due». Da ora fino al 19-20 marzo, data del prossimo vertice comunitario a Bruxelles (presieduto da Mitterrand, che la Francia è di turno per tutto il primo semestre) ci saranno molte di queste cordate. Ciascun uomogoverno avrà la possibilità di parlare con tutti gli altri a quattr'occhi. A Bruxelles verranno tirate le fila della rete di contatti. In vista del vertice solenne di fine giugno a Parigi. Questo avrà peraltro 11 vantaggio di seguire di pochi giorni le elezioni per 11 Parlamento europeo di Strasburgo. -Non possiamo permetterci una seconda A tene — ha detto un membro della delegazione tedesca — per questo siaìno venuti a Roma-. Perché l'Italia comincia proprio con la Germania (e la domanda vale viceversa anche per Bonn) l'operazione di riaggiustamento dei cocci del dicembre scorso? Perché nel due Paesi, più che In altri, la delusione é stata profonda, congiunta con la preoccupata constatazione che 11 mondo Industriale extraeuropeo sta avanzando a passi da gigante, con la sfida tecnologica; I tedeschi ad Atene avevano puntato 1 piedi, convinti come sempre di essere 1 granii pagatori della comunità europea, ora sembrano avere capito che la loro politica di un drastico contenimento delle spese comunitarie avrebbe danneggiato l'Europa mediterranea. Nello stesso tempo l'Italia è riuscita a far comprendere a Bonn che la nostra rigidità sul problemi agricoli era a difesa della nostra produzione nel confronti di Paesi terzi mediterranei e non un Irrigidimento egoistico per ottenere preferenze. La sincerità di Roma é del resto comprovata dalla nostra posizione a favore dell'ingresso della Spagna e del Portogallo, concorrenti certo di non poco conto. Genscher e Andreotti hanno dunque ripreso la marcia (e sarà -a piccoli passi- aveva detto Ieri l'altro 11 nostro ministro degli Esteri a Bruxelles, -sema mettere troppe cose al fuoco-) verso la meta della cooperazione politica additata dal cosiddetto «atto Colombo-Genscher» approvato dal Dieci nel giugno scorso al vertice di Stoccarda. Dopo un pranzo offerto Ieri sera da Andreotti a Oenscher e signora a Villa Madama, 1 due ministri degli Esteri si ritroveranno stamane e poi faranno una dichiarazione conclusiva alla stampa. Prima del colloquio finale, Genscher sarà ricevuto dal ministro della Difesa, Spadolini, dal presidente del Consiglio, Craxl, e dal presidente della Repubblica, Pertlnl. Tito Sansa Roma. Il ministro degli Esteri tedesco Genscher stringe la mano a Andreotti p/ima dell'incontro