Paganini assassino? Una menzogna di Fabio Galvano
Paganini assassino? Una menzogna LA RICERCA DI DUE CRIMINOLOGI SOVIETICI SMENTISCE STENDHAL Paganini assassino? Una menzogna DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Né brutto d'aspetto, né demoniaco nel suo rapporto con il violino, ma soprattutto non assassino uxoricida e quindi neppure galeotto: una certa leggenda che avvolse Niccolò Paganini, virtuoso dello Stradivarlus e personaggio con una vita a tratti misteriosa, perde in Russia connotati mal avallali In realtà dal biografi più rigorosi eppure diffusi dai suol contemporanei quali Stendhal, 11 celebre violinista e compositore tedesco Spohr e altri personaggi che animavano 1 salotti del primo Ottocento. Li perde, soprattutto per quanto riguarda 11 marchio dell'assassino, per opera di due crlmlnologl sovietici che per tre anni, nel tempo libero, hanno applicato le correnti tecniche di Indagine criminale a quel presunto «caso Insoluto» di quasi due secoli la. Al colonnello Devlkov, della milizia di Sverdlovsk negli Urall, e all'esperto di scienze giuridiche Ishenko, entrambi appassionati muslcofili, l'idea di risolvere una volta per tutte il «caso Paganini» venne sfogliando un libro (I più grandi violinisti del presente e del passato) pubblicato a Lipsia nel 1893. Un ritratto di Paganini lo faceva apparire simpatico, quasi gioviale, e non come 11 «demonio del violino» di altri ritratti. Ma allora, si sono 'domandati, com'era 11 vero Paganini? Dov'era — in contrasto con una litografia clic ne sottolineava la fronte alta, 1 tratti fini, gli occhi luminosi ed espressivi — quella • bruttezza fantastica con la quale la natura ha dotato il famoso violinista», citata dal biografo russo Vlnogradov nel suo libro La condanna di Paganini, bruttezza che faceva «sentir brividi» a chi lo guardava? Una falsità lira l'altra, hanno pensato 1 due paladini del violinista: non sarà, lo stesso per le accuse — vaghe e oscure — di uxoricidio? Di qui il via alla loro ricerca, partita per scoprire se Paganini fosse stato bello o brutto, e sfociata in una completa Indagine per un presunto caso di omicidio. Sentiamo l'accusa. Scrive nel suo diario, 1117 ottobre 1816, il violinista Ludwig Spohr: 'Causa dell'attuale maestria favolosa di Paganini è stala una prigionia di quattro anni. E' stato infatti condannalo a quattro anni perché, colto da ira improvvisa, ha assassinato la moglie. (...) La tristezza della sua condizione l'ha indotto a perfezionare l'abilità musi¬ cale con la quale oggi stupisce tutta l'Italia.. La data della prigionia, che Spohr non precisa ma che altri hanno Indicato, sarebbe stata fra 111801 e II 1804. E non manca una «testimonianza» di Stendhal, 11 quale osserva nella sua Vita di Rossini, parlando del violinista: «La sua anima ardente è stata portata al vertice della maestria non da lunghi e tenaci studi di conservatorio, bensì da un errore d'amore per il quale, come si afferma, ha trascorso molti anni in carcere, incatenato e dimenticato da tutti.. Abbastanza. i>cr 11 colonnello Devlkov e 11 giurista Ishenko. per formalizzare un'istruttoria. Tre anni (il lavoro, con la collaborazione di amici volenterosi; centinaia di documenti consultali; decine di confronti dlrelll. «all'americana», ira i testimoni dell'epoca, attraverso i loro scritti. Dai meandri della storia musicale, due svolte decisive,. Nel dicembre del 1801, scoprono Devlkov e Ishenko, Paganini viene proclamato miglior violinista dalla Repubblica di Lucca. Come avrebbe potuto ottenere quel riconoscimento se fosse già stato in carcere, o successivamente uccidere la moglie senza ohe 1 giornali dell'cpcca, trattandosi di personaggio cosi noto, registrassero 11 fatto o 11 processo? .Sono molto importanti anche le opere musicali composte in quel periodo., ha precisato 11 colonnello Devlkov al lettori di Trud. il giornale del sindacati sovietici, che ha dato notizia della curiosa Indagine criminale. .In quella musica, scritta per violino e chitarra, non c'è alcuna indicazione di tristezza o solitudine tipiche dei carcerati, ma soltanto immagini radiose. E' la prova migliore, perché fornita di prima mano.. Violino e chitarra. E' un particolare importante, perché si collega a un'altra testimonianza, forse quella decisiva. Lo scritto è di Francois Fetls, appartenente alla stretta cerchia degli amici di Paganini: .Una nobile signora divenne oggetto di una ardente passione di Niccolò. Poiché egli ne fu ricambiato, gli innamorati si appartarono In una tenuta di quella signora, in Toscana. Lei suonava la chitarra e trasmise la sua passione anche a Niccolò. Per tre anni egli si dedicò alla chitarra e all'agricoltura.. . Una sola cosa mi preoccupa, ebbe a dire Paganini: che dopo la mia morte sopravvivano le calunnie e che gli invidiosi del mio successo non lascino in pace 1 miei resti». Era profetico, ma in fondo sapeva di avere molti nemici: anche 11 clero di allora, sostengono da buoni atei Devlkov e Ishenko, che nel suo favoloso talento vedeva «l'opera del diavolo». Nacque cosi la .bruttezza incredibile, di quel •demoniocon violino»? Fabio Galvano
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