Finita troppo presto la tregua che durava da 6 mesi

Finita troppo presto In tregue che durava da 6 mesi Finita troppo presto In tregue che durava da 6 mesi Il 1" luglio fu liberato il prof. Luigi Giordano della clinica Cellini, rapito il 18 marzo - Sequestrate in undici anni trenta persone - Degli impresari Adriano Ruscalla e Francesco Stola non si è mai più saputo nulla La -tregua» è durata sei mesi, dal 18 marzo scorso quando fu rapito (per venir rilasciato quattro mesi dopo, il 1° luglio), il professor Luigi Giordano, chirurgo della Cellini. Centottanta giorni nei quali si era cominciato a sperare che la morsa dei sequestratori si fosse un poco allentata su una città che ha già. subito 30 rapimenti nelP arco di undici anni (il primo sequestro di persona a Torino risale al 1073). Ma l'anonima sequestri, implacabile, ha messo a segno l'ennesimo colpo, ricalcando gli itinerari, oltreché la brutalità, di un altro sequestro: quello di Paolo Alessio. L'auto di Pietro Castagno è stata infatti ritrovata nei pressi del Foro Boario di Moncalieri, a pochi metri dal punto dove, la sera del 23 novembre di 3 anni fa, fu scoperta la macchina abbandonata dell'industriale che ritornava dal suo stabilimento di La Loggia. L'elenco degli -scomparsi con violenza» si apre esattamente il tre gennaio di undici anni fa quando Tony Carello, il figlio del -re dei fari» viene rapito da un gruppo con vaghe motivazioni politiche. Dì matrice senz'altro politica è invece il sequestro, nove giorni dopo e per due ore soltanto, di Bruno Labate, sindacalista della Cisnal, e di Ettore Amerio (dicembre '73), dirigente Fiat. Ancora in queir anno, il primo lunghissimo sequestro dell'Industriale Luigi Rossi di Montelera, sepolto per quattro mesi in una specie di loculo nei dintorni di Milano. La serie nera riprende all' inizio del '75 con un -kidnapping», il primo della serie, a dimostrazione che i rapitori non si arrestano di fronte a nulla pur di conseguire il prezzo del riscatto: l'ostaggio è Pietro Garis, 7 anni, figlio di un industriale del legname. Altri bambini vivranno il suo dramma: Enrico Campldonico. mi anni, preso nel settembre '76 e liberato nel giro di due giorni, Giorgio Garberò, nipote di Orfeo Pianelli, che rimarrà in balia dei banditi per 24 giorni. E infine Salvatore Prlolo, preso nel | bar del padre nell'aprile dell' 80 e liberato dalla polizia dopo cinque giorni. Con i bambini vengono prese di mira anche le donne: il 16 aprile del '75, viene sequestrata Emilia Blangino Bosco, e, a novembre, Carla Ovazza, rilasciata nella notte di Capodanno. E poi nel maggio '77, Stefania Rivoira, 22 anni, liberata dopo circa un mese; Marina Casana, rapita in Sardegna nell'agosto del '79 con il fratello Giorgio; Anna Rosa Brusin, portata via dal banditi neU'80 dalla sua casa di A vigliami e rilasciata qualche tempo dopo in Aspromonte. Vittorio Vallarino Gancia, che verrà liberato con un conflitto a fuoco dai carabinieri, apre la serie nera del '75 con Mario Cerotto, l'Imprenditore di Cuorgnè, ucciso la stessa notte del rapimento (24 maggio). Nel '76 è la volta di Adriano Ruscalla. anch' egli imprenditore edile, rapito nell'ottobre e mai più ritornato. Migliore sorte hanno Roberto Antonioli, figlio del -re delle serrature» e Romano Rosso industriale di Collegno, sequestrati in queir anno e liberati con pesanti riscatti. Gli anni successivi segnano un salto nella violenza delle bande: cinque I sequestri portati a compimento nel '77 (Carlo Bongiovanni, Giuseppe Navone. Guglielmo Llore, oltre ai già detti Rivoira e Garberò), più quello di Francesco Stola, mai più tornato a casa. Nel '79 scompaiono per qualche tempo Marco Gatta, (ma per lungo tempo i parenti riusciranno a tenere segreto il sequestro anche alla polizia). Silvio Olivetti, industriale tessile rapito in vacanza e Marcellino Talladlra, figlio di un Industriale di Moncalieri. Fino all'escalation dei sequestri più iecenti: Paolo Alessio, titolare della fabbrica di tubi (novembre '81), il grossista di scarpe Giuseppe Scaglione (febbraio '83), il chirurgo Luigi Giordano. Tutti rilasciati tranne 1* imprenditore edile Giuseppe Crosetlo rapito nel marzo dello scorso anno e ritrovato tre mesi dopo sepolto nell' Astigiano.

Luoghi citati: Boario, Collegno, Cuorgnè, La Loggia, Milano, Moncalieri, Sardegna, Torino