Ghiani torna libero «Spero che Pertini mi voglia ricevere»

Ghiani toma libero «Spero che Pertini mi voglia ricevere» Ghiani toma libero «Spero che Pertini mi voglia ricevere» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FIRENZE — Allora è soddisfatto? -Ancora non lo so perché sono tanto agitato-. Perché agitato? Ormai è fatta. «Lei ha mai passato venticinque anni in carcere? Ci provi. Io non lo auguro a nessuno, nemmeno a un cane-. Sono state queste le prime battute scambiate con i giornalisti, che stazionavano davanti al carcere di Santa Teresa, in via della Mattonaia, dalle prime ore della mattina, da Raoul Ghiani, l'uomo accusato dell'omicidio di Maria Martirano e condannato all'ergastolo nel 1961 in un processo che divise l'Italia in colpevolisti e innocentisti. Una notte insonne, un'attesa snervante, un brindisi con gli agenti di custodia e poi lo scambio di battute con i cronisti sono stati i momenti salienti trascorsi da Ghiani nelle ultime ore: dalla notizia che il presidente Pertini aveva firmato la sua domanda di grazia, all'uscita dal penitenziario. — E ora, signor Ghiani, cosa pensa di fare? • E' presto per decidere, lasciatemi un paio di giorni di tranquillità, poi qualcosa farò-. I flash dei fotografi e le domande dei giornalisti scattano a mitraglia. Dopo ore di attesa snervante, lenendo d'occhio la porta del carcere e l'auto dell'ex ergastolano. un'Alfasud sprint grigio metallizzato, parcheggiata all'angolo fra via della Mattonala e Borgo La Croce, l'eccitazione è al massimo. Solo lui. Ghiani. appare imperturbabile. -Un sorriso per la prima foto in libertà-, grida un fotografo. -No, fio», risponde Ghiani. Fino ad oggi chiuso in un ermetico silenzio, evidentemente ha accettato l'incontro con la stampa solo perché era l'unica condizione per rompere l'assedio. — E' vero che ha preso un po' di ferie dal Fabbri¬ cone? (l'azienda tessile di Prato dove da tre anni lavora come elettricista godendo del regime di semilibertà per buona condotta, ndr.). -Si. si-. — Il carcere lo lascia subito o fra qualche giorno? • Lo lascio in questo momento. E anche voi lasciatemi in pace un paio di giorni-. — Continuerà a lavorare? • SI, resterò impiegato al Fabbricone-. — Abiterà a Prato o a Firenze? -Dove troverò casa. Perché adesso cominciano i problemi dell'esterno, di trovare un alloggio e tutto il resto-. Ghiani, raccontano gli agenti di custodia, aveva trascorso quasi tutta la notte sveglio, giocando a carte con altri detenuti. Poi. la mattina, aveva atteso la comunicazione ufficiale che la Procura generale della Repubblica doveva trasmettere alla direzione del carcere. La burocrazia ci ha messo qualche ora più del previsto, cosi Ghiani ha dovuto pranzare ancora una volta da recluso. Al termine, un brindisi con agenti e detenuti. Niente champagne, è bastata una bottiglia di cognac. E alle 14,30, finalmente, l'ufficializzazione della sua nuova condizione di uomo libero. Domani, forse, si presenterà ugualmente al lavoro. • La richiesta di ferie dovrà essere esaminata dal suo capo reparto-, ha detto il direttore del Fabbricone. — Andrà a trovare Pertini? •Se sarà possibile-, — Stasera dove dormirà? • Per ora in albergo-. — E' vero che il presidente Leone le aveva negato la grazia? «Lasciatemi stare per fa' rorc\ Ne parliamo nei prossimi giorni-, <■ Francesco Matteini

Luoghi citati: Firenze, Italia, Martirano, Prato