Il generale gay rivuole il suo onore «E' chiaro che non avete le prove»

// generale gay rivuole il suo onore «E9 chiaro che non avete le prove» Il vicecapo della Nato offre al ministro di «stringergli la mano» | // generale gay rivuole il suo onore «E9 chiaro che non avete le prove» BONN — GUnter Kiessling, il generale della Bundeswehr ex vicecomandante della Nato, messo anticipatamente in pensione, ha nuovamente chiesto al ministro della Difesa tedesco-federale, Manfred Werner, una dichiarazione che gli restituisca l'onore messo In discussione con le insinuazioni sulle sue tendenze omosessuali. Parlando a una radio tedesca, Kiessling, che nell'intervista ha rifiutato di accennare a possibili dissapori con il comandante della Nato, generale Bernard Rogers, ha detto che per il ministro dovrebbe essere tutto più facile ora che sono cadute le accuse mossegli. Se davvero da 12 anni avesse frequentato gli ambienti omosessuali, «non avrebbe dovuto essere difficile per nessuno — ha detto — trovarne le prove*. Anche il capogruppo Cdu Csu al Bundestag, Alfred Dregger, in una dichiarazione al Congresso regionale della Cdu dell'Assia si è detto con- vinto della necessità di riabilitare il generale nel caso in cui i sospetti non dovessero essere confermati. Per Hans Jochen Vogel, capo dell'opposizione socialdemocratica, non è ancora da escludere la necessità di dimissioni del ministro della Difesa. Vogel lo ha ribadito in un'intervista alla radio. Sul caso Kiessling è intervenuto anche Otto Iambsdorff. il ministro tedesco dell'Economia di cui si è molto parlato negli ultimi tempi a proposito di finanziamenti illegali ai partiti. Lambsdorff. in un'intervista a un giornale di Amburgo, ha parlato della necessità di un'Informazione più ampia e ha detto che avere che fare con i servizi segreti e dover valutare i frutti della loro attività è «un'alta scuoia c/te all'tnido è molto difficile.. Al settimanale Welt Am Sonntag, il ministro della Difesa ha dichiarato che rifletterà seriamente sull'offerta di «stringersi la mano* fattagli dal generale Kiessling. Werner ha aggiunto che il capo dell'opposizione Vogel, con !a sua continua richiesta di dimissioni, non pensa tanto a Kiessling, e tanto meno alla Bundeswehr, quanto a far fuori un ministro. Werner ha affermato inoltre di non sentirsi piantato in asso dal cancelliere Kohl per il fatto che questi, nel dibattito parlamentare di venerdì al Bundestag, non è intervenuto. 'Il Cancelliere mi ha detto personalmente di essere convinto che ho agito secondo il mio dovere*, ha detto.

Persone citate: Alfred Dregger, Bernard Rogers, Gunter, Hans Jochen Vogel, Kohl, Manfred Werner, Sonntag, Vogel

Luoghi citati: Amburgo, Bonn