Sono quattro le centrali del terrorismo islamico

Sono quattro le centrali del terrorismo islamico Sono quattro le centrali del terrorismo islamico NOSTRO SERVIZIO PARIGI — Amai. Ad Dawa. Al Amai al Islami, Mujahiddin. Sarebbero questi i quattro gruppi che compongono il mosaico del terrorismo islamico, responsabile degli attentati più sanguinosi degli ultimi mesi: dagli attacchi suicidi contro i marines americani e i para francesi a Beirut a quelli contro il comando militare israeliano a Tiro e l'ambasciata Usa nel Kuwait, fino alle bombe contro un treno e la stazione di Marsiglia in Francia. I quattro gruppi, che sarebbero collegati tra loro dall'asse Iran-Siria, a volte agiscono nel nome della Jihad al Islami (guerra santa islamica) che non è una quinta organizzazione ma solo una sigla (o meglio, un movimento) nel quale i quattro «comandi» si riconoscono. Questa mappa del terrorismo islamico è tracciata in un dossier pubblicato nell'ultimo numero del settimanale francese Jeune Afrique, specializzato nel trattare problemi africani e mediorientali. Ne emerge un identikit dettagliato con molti particolari inediti. • AMAL. Ha il suo centro operativo a Baalbeck (nel Libano occupato dai siriani) e il suo capo è Hussein Mussawi. E' nata nell'82 da una scissione dall'omonimo gruppo sciita libanese guidato da Nabih Berri (Amai vuol dire speranza) che è un movimento politico-militare impegnato nella guerra libanese. Rispetto agli altri tre gruppi (che dipendono direttamente dal regime khomeinista iraniano) ha uno statuto proprio ed è più collegato alla Siria. L'addestramento è fornito da ufficiali di Damasco che risponderebbero personalmente a Rifaat al Assad. fratello del presidente siriano. Amai avrebbe anche un campo di addestramento a Assayda Zelneb. alle porte di Damasco. • AL AMAL AL ISLAMI. E' il gruppo specializzato in anioni suicide. Nato nel '79 (all'indomani della rivoluzione islamica in Iran) è diretto, da Teheran, da Taki al Moudarrissi. In una settimana sarebbe in grado di radunare 500 elementi pronti a lanciarsi contro qualsiasi obiettivo anche al prezzo della vita. Nelle sue file ci sarebbero terroristi iraniani, iracheni, afghani, del Bahrein ed anche di Paesi nordafricani. • AD DAWA. E' il gruppo più vecchio (fondato nel 1959) guidato da Mohamed Medhl al Asefi. Ufficialmente ha abbandonato la lotta armata nel 1980. E' tuttavia un' organizzazione molto estesa (con ramificazioni anche in America Latina) che servirebbe per i collegamenti. • MUJAHIDDIN. Ha fatto la sua comparsa nel 1980 ed è guidato da Azlz al Hakim, fratello dell'ayatollah Bakr al Hakim, capo del Consiglio della rivoluzione iraniana. Questo gruppo avrebbe tra i suol obiettivi principali l'Iraq, il Paese impegnato da più di tre anni nella guerra con l'Iran. e. st.

Persone citate: Assad, Bakr, Hussein Mussawi, Islami, Mohamed Medhl, Nabih Berri