Banca del sangue nel villaggio Anfass

Banca del sangue nel villaggio Anfass Rivarolo, una proposta da discutere Banca del sangue nel villaggio Anfass Sorgerà a Rivarolo un centro interregionale per la preparazione e la conservazione dei derivati del sangue? L'ipotesi potrebbe tradursi presto in realtà, dopo le trattative, iniziate da tempo, tra la Regione, la Pidas e l'Ussl 38. Sede del centro, destinato a servire Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria e probabilmente parte dell'Emilia-Romagna, dovrebbe essere il Villaggio Anfass, la cui costruzione era iniziala negli Anni Settanta. Dice il presidente della Zona 38, Giancarlo Benso: • Noi stessi abbiamo sollecitato questa soluzione, che indubbiamente costituirebbe un grande risultato. La Regione, tramite la nostra Ussl, azzererà la situazione debitoria dell'Anfass nei confronti del ministero del Tesoro. Dopodiché si opererà con finanziamenti a carico dello Stato». La vicenda del Villaggio Anfass sembrava destinata a concludersi senza sbocchi positivi: la sua costruzione infatti fu interrotta prima del termine dei lavori, dopo le aspre polèmiche che avevano investito questo tipo di centri destinati agli handicappati e definiti «ghettizzanti». L'Unità socio-sanitaria aveva da tempo avviato trattative in sede regionale per deciderne l'utilizzo: «Un centro di questo tipo sarebbe indubbiamente prezioso — dice Bruno Treves, primario di laboratorio all'ospedale' di Cuorgnè —: non va infatti dimenticalo die la nostra nazione importa dall'estero parte degli emoderivati di cui ha bisogno. Naturalmente, le caratteristiche tecniche di un tale centro costringeranno a tempi di installazione piuttosto lunghi». Il villaggio non ospiterà comunque soltanto questa iniziativa.

Persone citate: Bruno Treves, Giancarlo Benso

Luoghi citati: Cuorgnè, Emilia, Liguria, Piemonte, Rivarolo, Romagna, Valle D'aosta