Da Mosca un vento gelido anche sui Giochi Olimpici In forse la partecipazione di Fabio Galvano

Da Mosca un vento gelido anche sui Giochi Olimpici In forse la partecipazione Il ministro denuncia «interferenze» del governo Usa Da Mosca un vento gelido anche sui Giochi Olimpici In forse la partecipazione DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — In aperta polemica con 11 Dipartimento di Stato americano, accusato di «Interferenza» ai danni dell'Urss In alcune questioni organizzative delle prossime Olimpiadi, la massima autorità sportiva sovietica ha dichiarato ieri in una conferenza stampa che soltanto a fine maggio, cioè alla scadenza fissata dal Comitato olimpico Internazionale, Mosca deciderà se mandare una squadra a Los Angeles. Marat Gramov, presidente del Comitato per lo Sport (cioè ministro dello Sport) e anche presidente del Comitato olimpico sovietico, non è parso voler gettare una precisa minaccia di boicottaggio nell'arena olimpica; ma dalle accuse che egli ha espresso appare chiaro che la crisi politica fra Usa e Urss si riflette sui giochi della prossima estate ed evoca 11 fantasma di «Mosca 1980» e del boicottaggio occidentale deciso allora In seguito all'invasione sovietica dell'Afghanistan. Il ministro Gramov ha precisato, In questa conferenza stampa originalmente indetta per Illustrare la partecipazione sovietica al giochi Invernali di Sarajevo, di non avere alcun motivo di risentimento verso 11 Comitato organizzatore di Los Angeles, con cui ha dichiarato di avere trovato un ..linguaggio comune-, ma soltanto con le autorità di Washington. Queste sarebbero colpevoli di avere fatto stralciare un documento firmato a dicembre da una delegazione sovietica e dagli organizzatori californiani, nel quale si elencavano tutte le preoccupazioni logistiche e di sicurezza sollevate da Mosca, sostenendo — a torto, ha detto Gramov — che 11 funzionarlo americano coinvolto non era autorizzato ad apporre una firma a tale documento. -Non siamo d'accordo con quell'azione-, ha ripetuto. I giochi olimpici, ha detto il ministro sovietico, sono assegnati alle città che offrono di ospitarli e non al loro rispettivi Stati. Di qui l'accusa d'«lnterferenza»: -NessunDipartimento governativo sovietico — ha detto — era intervenuto nei lavori del Comitato organizzativo delle olimpiadi moscovite-. Ma sotto la «buccia di banana» delle responsabilità formali, va sottolineato, sono ben concreti per il Cremlino 1 motivi d'Insoddisfazione. A Los Angeles, martella ormal da alcune settimane la stampa russa, la squadra sovietica potrebbe trovarsi nelrimposslbllità di spostarsi e addirittura di raggiungere le sedi assegnate ad alcune discipline. Gramov ha messo 11 dito su alcuni dei punti principali. Lo spostamento da Mosca a Los Angeles, per esemplo, da parte della squadra e dei tecnici. L'aeroporto della città californiana, come è noto, è off limits per 1 cittadini sovietici, esattamente come molti aeroporti sovietici sono chiusi «per molivi di sicurezza- agli stranieri (e non solo agli americani). La squadra Urss sarebbe costretta a raggiungere San Francisco in aereo, poi proseguire via terra. Mosca protesta anche — ed era questo uno del punti principali nel documento disapprovato da Washington — per 11 fatto che molte zone dei giochi sono chiuse ai cittadini sovietici con la sola eccezione. degli atleti: significherebbe che 1 tecnici e 1 tifosi (pochissimi: a quanti sarà consentito un viaggio del genere?) non potranno seguire le gare, e neppure 1 giornalisti venuti da Mosca o 1 telereporter. Altro punto in discussione è quello della sicurezza, messo in diretta relazione con lo stato del rapporti Usa-Urss: Mosca sostiene che le autorità americane non sono tuttora in grado di garantire l'incolumità totale degli atleti e dei loro accompagnatori. Fabio Galvano

Persone citate: Gramov, Marat Gramov