Imputato malato, slitta il processo per l'Aurora

Imputato malato, slitta il processo per l'Aurora Tra gli accusati il vice sindaco socialista di Borgaro Imputato malato, slitta il processo per l'Aurora Secondo l'inchiesta, gli amministratori promettendo case per le quali non c'era nemmeno il terreno avrebbero messo insieme 160 milioni Del 72 soci truffati, una ventina sono venuti ieri in aula, a Palazzo di Giustizia, per rivedere sul banco degli imputati chi aveva loro promesso una casa, intascando del soldi, senza dare nulla in cambio e sono rimasti delusi. L'assenza per malattia di uno del principali imputati ha fatto slittare di due giorni 1' inizio del processo per 11 crac da 160 milioni della cooperativa edilizia Aurora di Borgaro, dichiarata fallita dal tribunale il 25 gennaio del '79. Il farmacista Gian Maria Ammassare che per qualche tempo fu presidente della cooperativa, è ricoverato all' ospedale Benefratelll di Milano, per guai al cuore. Sarà visitato da un perito che riferirà al giudici se è in grado di venire in aula. La posizione di altri due imputati, Giovanni Tornaghi e Alfredo Lucca, è stata stralciata per un difetto nel decreto di notifica. Quando il processo decollerà gli imputati si saranno ridotti a nove: oltre al farmacista, l'ex vlceslndaco di Bor¬ garo, Giuseppe De Vita. Claudio Malocchi, Maria Luisa Alme, Arturo Scandolera, Francesco Gastaldi, Giovanni Jaria e due legali, gli avvocati Veniero Frullano e Mario Borghezlo. Gli amministratori sono accusati di truffa aggravata, bancarotta e associazione per delinquere, i due legali di falso In bilancio, Giovanni Jaria di concorso nel falso in bilancio. Secondo l'accusa De Vita, Gastaldi e complici avrebbero sfruttato la costituzione della cooperativa per spillare danaro al malcapitati aderenti. Fecero sborsare a tutti una somma pari al dieci per cento del valore dell'alloggio, assicurando che il Comune di Borgaro aveva già concesso il terreno per edificare gli alloggi. Jaria avrebbe procurato false fatture per giustificare l'acquisto mal avvenuto di materiale edilizio, I due legali avrebbero falsificato i bilanci. * Oltraggio aggravato a pubblico ufficiale, rifiuto di indicazioni sulle proprie ge¬ neralità, percosse: è il capo d'imputazione con cui Anto- . nio Grosso, 22 anni, viale papa Giovanni XXIII è stato tratto in arresto ieri mattina dagli agenti della polizia di stato di Ivrea dietro la denuncia del controllore della Satti, Luigi Marangone, 53 anni, di Bollengo, che svolge servizio sulla linea urbana, quartiere Bellavista-Ivrea. L'episodio è accaduto dopo le 10,30: il Grosso era salito sull'autobus in partenza dal suo quartiere senza, ovviamente, il biglietto.

Luoghi citati: Aurora, Bollengo, Borgaro, Comune Di Borgaro, Ivrea, Milano