Sulla mappa dei «ricchi e poveri» scoppia la polemica con Bankitalia

Sulla mappa dei «ricchi e poveri» scoppia la polemica con Bankitalia I centri di statistica considerano «inattendibili» alcuni dati sul reddito Sulla mappa dei «ricchi e poveri» scoppia la polemica con Bankitalia ROMA — Non accenna a placarsi la polemica sull'evoluzione del reddito familiare e sulle reali dimensioni della povertà In Italia. Le cifre apparse In questi giorni hanno suscitato perplessità perché non è emersa con chiarezza la condizione effettiva di benessere o malessere economico degli italiani. Le Indagini ufficiali infatti presentano dati contrastanti. Ermanno Gorrleri, presidente della «Commissione d'inchiesta per la povertà In Italia» — istituita per iniziativa della presidenza del Consiglio — ha dichiarato che l'indagine campionaria dell'Istat sul consumi delle famiglie offre sufficienti garanzie di attendibilità, mentre non si'può prescindere da quella della Banca dyltalla, l'unica a fornire Indicazioni sul reddito e sulla ricchezza. Tuttavia quest'ultima indagine «non consente confronti attendibili fra i successivi periodi di rilevazione, salvo che nel lungo perìodo-. Corrieri si è spiegato con un esemplo: l'Incremento nominale del reddito misurato dalla Banca d'Italia fra l'80 e l'82 (37% contro un'inflazione del 38,1%) è credibile, mentre non lo sono le variazioni rilevate per 1 singoli anni. Altri rilievi di Gorrleri riguardano la classificazione delle famiglie e l'Indicazione dei livelli di risparmio per misurare la ricchezza. Queste tecniche d'indagine e gli -affrettati commenti dei mass media», hanno dato, secondo Gorrleri «un'immagine distorta della realtà italiana». Per Innocenzo Cipolletta. segretario generale dell'Iseo, «il campione della Banca d'Italia non è tagliato per cogliere l'evoluzione del reddito. La prova è che la cifra dell'81 è sproporzionatamente bassa e quella dell'82 è sproporzionatamente alta». L'indagine è però -molto utile per indagare nella struttura interna del redditi delle famiglie» Carmela D'Apice, del Cespe, ha rilevato che la Banca d'Italia ha ammesso, attraverso il suo ufficio studi, -la fondatezza delle critiche 7nosse dal Cespe all'indagine». (Agi)

Persone citate: Carmela D'apice, Corrieri, Ermanno Gorrleri, Innocenzo Cipolletta

Luoghi citati: Italia, Roma