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St-Vincent, «l'inchiesta è ferma» dicono i legali Hanno presentato molte istanze di libertà provvisoria St-Vincent, «l'inchiesta è ferma» dicono i legali TORINO — Continua nel riserbo più assoluto l'inchiesta sul casinò di St. Vincent Iniziatasi la notte dell'11 novembre con il clamoroso blitz della Guardia di Finanza nella casa da gioco valdostana. Anche nel giorni scorsi 1 magistrati (tr* sostituti procuratori e altrettanti giudici istruttori) hanno proseguito gli interrogatori di Sergio Ramerà, ex deputato regionale democristiano, di Franco Chamonal, amministratore delegato della società (la Sitav) che gestisce St. Vincent e di Bruno Masi, ex direttore del casinò. Il segreto istruttorio, mai cosi rispettato come in questa indagine, impedisce di sapere che cosa è stato chiesto durante decine e decine di ore di colloqui a questi personaggi cardine dell'inchiesta (in carcere ormai da più di due mesi con 1' accusa di aver fatto parte d' un'associazione per delinquere di stampo mafioso) e quali siano state le loro risposte. Di sicuro c'è solo un dato: gli inquirenti si trovano dinanzi a imputati che mai hanno ammesso (almeno in ordine all'accusa di aver tessuto trame mafiose) alcun addebito e sempre si difendono con vigore. Dice l'avv. Masselli, che con Zaccone as¬ siste Chamonal: .11 mio cliente ha subito interrogatori fiume, si sono affrontate molte questioni, mai però che a Chamonal siano stati contestati elementi precisi in me¬ rito all'associazione mafiosa; a tutfoggl non sappiamo ancora qualt prove abbiano in inano i magistrati. Ho presentato, il 20 dicembre, un'istanza di scarcerazione, aspetto sempre una risposta degli inquirenti». Stessi concetti ribadiscono 1 difensori di altri imputati (oltre a Chamonal, Masi e Ramerà sono in arresto lo chef dell'hotel Billla Umberto Zingarelll, la responsabile dell'ufficio fidi del casinò Renza Datteri Ciocchini e alcuni del controllori regionali della casa da gioco catturati nel blitz di un mese fa) e qualcuno aggiunge: «/ giudici si trovano probabilmente in un vicolo cieco, forse V istruttoria sta segnando il passo perette gli inquirenti non ìianno trovato le prove che s'attendevano di trovare». Ribatte un magistrato: .Le prove le abbiano, eccome. Non è vero che l'indagine è bloccata, sta andando avanti e bene». Il riserbo è Intanto assediato da voci ricorrenti su un imminente nuovo blitz in Val d'Aosta e, a breve termine, su richieste d'autorizzazione a procedere contro un paio di parlamentari che sarebbero invischiati negli illeciti scoperti al casinò, c. giace. ,