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Da Venezia arriva a Napoli il «Crispino» di De Simone Al San Carlo la favola in musica dei fratelli Ricci Da Venezia arriva a Napoli il «Crispino» di De Simone NAPOLI — Dopo 91 anni di assenza dal repertorio classico del San Carlo è stala ripresentata ieri sera Crispino e la comare, una favola musicale dell'Ottocento napoletano scritta dai fratelli Luigi e Federico Ricci. Ha curato la regia Roberto De Simone. Il lavoro è frutto della collaborazione con la Fenice di Venezia: nel febbraio scorso, quando fu rappresentato sulla Laguna ottenne un successo lusinghiero^ e anche al pubblico napoletano l'opera è piaciuta moltissimo. Crispino e la Comare si è dimostrata una scelta felice, rappresenta uno del pezzi forti della stagione del San Carlo. Si riallaccia all'operazione di rivalutazione culturale realizzata dall'ente lirico napoletano. Il lavoro, che nella seconda metà dell'Ottocento calcò le scene dei grandi teatri d'Eu¬ ropa e fu anche al Metropolitan di New York (protagonista il celebre baritono Antonio Scotti), è una satira contro i medici. Crispino e la Comare è la storia di un povero ciabattino napoletano emigrato in laguna, sposato ad una veneta. Vende per le strade canzonette e romanze, questo lavo- ro non gli da da vivere, lui pensa al suicidio. A questo punto gli appare il personaggio della Comare, cioè la morte. Gli dà danaro, gli offre protezione, lo convince a cambiare mestiere, a diventare un cerusico. Potrà stare tranquillo, curare quando e chi vorrà: soltanto quando al capezzale dell'ammalato apparirà la Comare 11 malato morirà. Crispino diventa ricco, ma questo benessere gli procura guai in famiglia: rinuncerà ai guadagni e tornerà al suo vecchio lavoro. Applauditi interpreti: Silvano Pagliuca, Lucia Alibertl, Simone Alaimo, Gianni Soccl, William Matteuzzi, Bruno Marangoni, Rosalba Colosimo, Patricia Adkins Chiti, Luigi Paolino e Pino De Vittorio. Scene di Mauro Carosl, costumi di Odette Nicoletta direttore Edoardo a. I.