Veneto, dieci anni di rapimenti

Veneto, dieci anni di rapimenti Le bande dell'Anonima hanno portato a tèrmine nella regione 28 sequestri Veneto, dieci anni di rapimenti I familiari delle vittime hanno pagato quindici miliardi di riscatto - Un caso di morte accertata: l'industriale Gianfranco Lovati rapito a Caorle (Venezia) - Due ostaggi devono ancora tornare a casa (uno prelevato il 3 ottobre '82, l'altro nel gennaio '83) - Una decina di arresti, ma nessuno veramente importante DAL NOSTRO INVIATO I VENEZIA — Hanno raccolto oltre 15 miliardi in poco1 meno di dieci anni le bande specializzate in sequestri di persona che operano nel Veneto. Ventotto rapimenti dal 1974 ad oggi, due ostaggi che devono ancora tornare a casa. Una decina di arresti, ma nessuno veramente importante. 1 soliti riciclatori del denaro sporco che però non hanno fornito informazioni utili per arrivare ah ver-; ticl delle organizzazioni criminali. Verona e Vicenza sono le province più battute dai rapitori. Seguono Padova, Venezia e Treviso. Un caso di morte accertata: l'industriale Gianfranco Lovati, 36 anni, proprietario terriero, rapito a Caorle il 13 agosto del '74, e trovato carbonizzato cinque giorni dopo in un'auto a Poz. zolcngo, in provincia di Bre scia. Nel Vicentino ha aperto la serie Oiancarla Balestra, 19 anni, industriale orafa, rapi-; La a Bassano del Grappa il 14 febbraio dell'80 e liberata dai' carabinieri venti giorni dopo a Maerne (Venezia). Otto •persone sono finite in carcere. Ma il fallimento dell'impresa non ha scoraggiato i banditi. Una nuova gang ha sequestrato il mobiliere Livio Bernardi (3 ottobre '82) nella sua abitazione di Rosa. I familiari hanno pagato 900 milioni e stanno ancora aspet- Lancio che il loro caro torni a' casa. Poi è stata la volta di^ Mario Mastrotto, di Trlssino (20 ottobre - 24 novembre '82) liberato per un miliardo e 200 milioni; Marco Padovani, rapito 11 13 dicembre dell'82 a Brendola e rilasciato 11 4 maggio dell'anno dopo a Modena con un riscatto di 1 miliardo e 800 milioni. E ancora Maria Berlca Marchlorello, di Rosa (20 dicembre '82 - 8 marzo '83) liberata dai carabinieri a Montebelluna. Per lei avevano chiesto addirittura 7 miliardi. Pietro Berto, industriale di Marano (3 gennaio 1983) ancora nelle mani del banditi. Infine Elisabetta Granetto (10 gennaio '83) di Lonigo rilasciata quattro giorni dopo nel Bergamasco* senza il pagamento del riscatto. Nel Padovano il primo sequestro è quello dell'industriale Giorgio Montesi. Ma è anche il primo rapimento che apre la serie veneta, il 31 ottobre 1974. L'uomo è rilasciato sette giorni dopo, la famiglia ha pagato due miliardi. Tocca poi a Marina Boldrln (slamo nel '77), rapita a Noventa. Riesce a fuggire ap-' profittando di una lite con colpi di pistola fra i suol carcerieri. Poi qualche anno di tranquillità e nel maggio dell'i 81, Inanonima» torna farsi viva e preleva Alberto Fineo, di Camposanmartino (15, maggio). E' rilasciato otto' giorni dopo senza sborsare una lira. Il 18 novembre dello stesso anno è rapito Gino Isoli, a Fontaniva: ventotto giorni di prigionia e torna a casa dopo aver pagato un miliardo e 200 milioni. L'anno dopo, il 17 ottobre è seque-, strato a Tombolo Renato Andrena. Scappa dopo un'ora: i suoi rapitori nella fuga avevano avuto un incidente d' auto. Infine il 21 ottobre è sequestrata Paola Wilma Banzato Businari, diciassette giorni di prigionia e libertà1 per 600 milioni. Nel Trevisano i rapitori hanno poca fortuna. Tre vittime se la sono' cavata da sole, una quarta è liberata dalla polizia e una quinta hanno dovuto lasclarla anda- re. II 18 giugno '82 Ferrucclo Bertazzon e sequestrato a Sernaglla della Battaglla. Fugge dopo alcune ore dalla pineta dl Ravenna dove era stato portato. Pol e la volta di Marla Rosso Monti, moglie di un lndustrlale tessile. EJ. libe- rata dalla polizla a Bruglne, in provlncia di Padova, 11 22 dicembre. Tentano pol con 11 «re della maglia., Luciano Benetton. L'8 dicembre dell' .82 l'lndustrlale sta rlncasan do in auto nella sua abitazlo ne dl Quarto d'Altino, quan do e affrontato_da due pereo- ne: una gli frantuma con una mazza il vetro corazzato della vettura. Benetton riesce a ingranare la retromarcia e fugge. Il 5 ottobre dell' anno dopo, è rapito a Saletto di Piave l'industriale Sergio Mosole. Mentre sono in corso le trattative con i familiari, 1' uomo riesce a scappare dalla prigione. Era la notte fra il 12. e il 13 novembre, aveva scoperto di essere stato portato vicino a Reggio Emilia. Il terzo sequestro finito malamen-' te per i rapitori è quello del sessantenne Mario Buccio!, di Gorgo al Monticano. Il 9 ottobre lo hanno caricato a forza su un'auto nei pressi di Vittorio Veneto e 11 giorno dopo devono lasciarlo libero nella foresta del Canslglio. C "era troppa polizia in giro, stava per arrivare il presidente Pertlnl. In provincia di Venezia, a Stra, il 24 novembre '79 è sequestrato Diego Rossi. Lo hanno rilasciato dopo 13 giorni con il pagamento di 800 milioni. Per un miliardo i banditi hanno ridato la li- berta anche a Marco Aurelio Pasti, che avevano rapito a Eraclea 11 30 giugno dell'80 e tenuto prigioniero per 16 giorni. E sempre per un miliardo torna a casa Antonio Piarotto, prelevato a Mirano il 25 febbraio '81 e sequestrato per 24 giorni. Infine il Veronese. La prima rapita è Ilaria Melloni (è il 25 novembre del 74) che abita nel capoluogo. E' rimandata a casa dopo 3 giorni, appena incassati 250 milioni. Forse la stessa banda rapisce il 29 gennaio '75 Saverio Garonzi, presidente del «Verona», e dopo una settimana torna libero: riscatto un miliardo. A maggio finisce prigioniero Ivo Antonini e dopo 18 giorni è liberato per mezzo miliardo. Il suo posto nella prigione lo prende Aldo Mirandola, di Cerea, che paga la sua libertà, dopo 17 giorni, 700 milioni. L'annata nera la chiude Filiberto Fraccari, rapito la notte di Natale. Torna a casa il 3 gennaio: 600 milioni. Trascorrono quattro anni tranquilli. Il 6 dicembre del '79, la banda torna in attività e preleva l'industriale Giovanni Girelli. Ma l'uomo è fortunato, lo libera la polizia due giorni dopo a Bovolona e sempre la polizia libera Alessandro Cardi, allora diciassettenne, rapito il 6 novembre dell'82 a Chievo e trovato in un cascinale a Casone di Assago, Verona. Aldo Popaiz