Fumata nera al Comune di Napoli si va verso una giunta minoritaria di Adriaco Luise
Fumata nera al Comune di Napoli si va verso una giunta minoritaria Lungo dibattito sul deficit (1500 miliardi?) e sulle possibili alleanze Fumata nera al Comune di Napoli si va verso una giunta minoritaria NAPOLI — Nulla di fatto per il governo della città. L'intesa tra le forze politiche non si è consolidata, non si è raggiunto alcun accordo sul nome del sindaco e della futura amministrazione. Si rafforza soltanto la proposta di varare nella prossima riunione, fissata per lunedi prossimo, una giunta-ponte laicosocialista (psi, psdi, pri, pll) con compiti ben delInltt: colmare momentaneamente il vuoto amministrativo e giungere all'approvazione del bilancio'per làmine di febbraio, come prescritto dalla legge. Democrazia cristiana e partito comunista alle prossime votazioni si asterranno in modo da favorire l'unica soluzione possibile, mentre hanno annunciato che daranno il loro assenso al documento finanziario. Questa la sola via d'uscita intravista per far maturare i tempi di un'amministrazione più stabile, che possa godere di ampi consensi, dal momento che le posizioni su entrambi 1 fronti non hanno subito cedimenti: la democrazia cristiana è ferma nel chiedere un governo omogeneo a quello nazionale e quindi un pentapartito, mentre i comunisti insìstono per una giunta di sinistra che potrebbe essere maggioritaria soltanto con l'appoggio dei quattro consiglieri repubblicani; ma il partito repubblicano non si è dichiarato disponibile ad operazioni del genere.'-, • * \\ ■■ In Consiglio comunale ieri si è.&vgjjta una vera e propria seduta-fiume, protrattasi fino a tarda ora della sera. Il dibattito si è incentrato sulla relazione del commissario straordinario prefetto Conti, sulla situazione finanziaria delle casse comunali con un deficit di 1500 miliardi di lire, sull'elezione del sindaco. Elezione soltanto formale poiché in prima convocazione è richiesta la maggioranza assoluta, 41 voti su 80, e non vi è consigliere che disponga di cosi vasti consensi. La riunione si è iniziata con oltre un'ora di ritardo sull'orario fissato e Marco Palmella, consigliere radicale, non si è lasciato sfuggire l'occasione per rimarcare la deplorevole usanza. Ha chiesto al presidente Valenzi, chiamato a dirigere i lavori dell'assemblea come consigliere anziano, che fossero rispettati gli orari di convocazione a testimonianza «di rfspetto e serietà». Rivolto poi ai colleglli.--li-, ha -esortati a •deporre le armi nel vestibolo alla prossima. riunione». • Questa consuetudine — ha detto — non la comprendo proprio; le armi non sono garanzia contro la camorra, ma indicano piuttosto comportamenti camorristici Valenzi si è mostrato sorpreso. «Non sapei'o di quest'abitudine, non capisco proprio — ha commentato — a cosa possa servire qua dentro una pistola. E'comunque una grave offesa al pubblico e al Consiglio». L'ex sindaco ha poi auspicato che in futuro vengano adottate misure adeguate per «eliminare questa brutta consuetudine», anche se i consiglieri sono in possesso di regolare porto d'armi. Con l'atmosfera incandescente che spesso regna alla sala del Baroni è bene che le armi non siano troppo a portata di mano. Numerosi gli interventi al dibattito politico. Erano presenti tra gli altri il ministro Scotti (de), 1 sottosegretari Galasso (pri) e Di Lorenzo (pll), Giorgio Alrniran'te (msi), Galasso ha fatto uh preciso riferimento all'esito delle recenti elezioni, alle difficoltà incontrate per uscire dai margini stretti dei numeri e degli schieramenti. «Sappiamo quanto i numeri siano indispensabili per dar vita all'attività dell'amministrazione e del Consiglio comunale — ha affermato ,—. Dobbiamo dare soluzione al problema del governo cittadino e questa soluzione dev'essere rapida, ma non deve avvenire all'insegna della confusione». Adriaco Luise
Persone citate: Galasso, Giorgio Alrniran'te, Valenzi
Luoghi citati: Comune Di Napoli, Napoli
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- Due arresti a Roma scoperto l'arsenale Nar
- Quei «portaborse» orfani di Bettino
- I i l ti ittScambio di telegrammi fra il Duce e il Gran Muftì
- I temerari che volano sull'acqua
- Truffa atomica, allarme
- Due cugini asfissiati dal gas
- Droga, dieci arresti
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- Mlnghellq, il primo serial killer
- Signora accusata di truffa alla società d'assicurazioni
- Provino mundial (21,IVI ) a Wembley per l'Italia
- Due arresti a Roma scoperto l'arsenale Nar
- Quei «portaborse» orfani di Bettino
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy