Vignola: «Vedrete cosa valgo» di Bruno Bernardi

Vignola: «Vedrete cosa valgo» Vignola: «Vedrete cosa valgo» Ad Ascoli il centrocampista impiegato per la prima volta a tempo pieno in trasferta DAL NOSTRO INVIATO SAN BENEDETTO DEL TRONTO — La prima volta, in trasferta, di Beniamino Vignola. Nella Juventus, slnora, aveva fatto il titolare in due occasioni, entrambe in casa: l'indisponibilità di Boniek (al seguito come «turista») riapre le porte della squadra al veronese, dopo 10 «spezzoni». Ufficialmente, Trapattoni ha annunciato solo il rientro di Gentile, assente da 5 parti te per i noti infortuni, al posto di Caricola, ma l'impiego di Vignola è sicuro anche se si tratta di una partita di combattimento. Se poi l'ex avellinese dovesse restare a corto di ... ossigeno, farebbe «staffetta» con Prandelll Trapattoni sostiene che lo scudetto si vince In provincia e non con gli scontri diretti ire, «grandi» e che ^sarebbe un peccato sciupare il nostro momento di forma»; in altre parole vuole 1 due punti anche se si tratta di un campo tradizionalmente ostile. L'Ascoli non ha ancora digerito il 7-0 dell'andata sebbene Mazzone ricordi quella partita come un utile lezione e, quasi quasi, ringrazi la Juventus che avrebbe insegnato al marchigiani a non peccare di presunzione. Da allora, infatti, hanno conquistato 16 punti che rappresentano il massimo storico per l'Ascoli a metà cammino nella massima divisione. Il presidente Rozzi, però, vuole la rivincita e lo sperano anche i tifosi che oggi stiperanno in ogni ordine di posti (37 mila spettatori, per un incasso-record di oltre 450 milioni, compresa la quota abbonamenti) il «Del Duca» dove la Juventus ha perso le ultime partite di campionato. I bagarini sono in azione ma gli «Ultras» sono scesi sul piede di guerra e vogliono che 1 tagliandi, anziché al triplo del loro valore, siano ven- duti a prezzo di costo, el giorni scorsi c'è stato un episodio di intolleranza: un bagarino ne ha subito le conseguenze. La polizia vigila. Mazzone dovrebbe confermare la formazione che ha battuto la Sampdorla a Marassi. Un Ascoli da contenimento, insomma, con una punta (l'ex granata Borghi) e con Juary, convalescente da un dolore muscolare, in panchina pronto alla bisog na. Un Ascoli anche capace di rendersi pericoloso con gli inserimenti di Greco, Novellino (che l'anno scorso segnò ben due gol a Zoff) e nel tiri da media e lunga distanza di De Vecchi. Su Rossi ci sarà Bogoni («Paolo può star tranquillo, l'episodio-Giordano non è dipeso dalla mia volontà», ripete lo stopper) mentre Pochesci controllerà Penzo e Mandorlini se la vedrà, forse, con Platini. Il clima che si respira ad Ascoli non impressiona Vignola, abituato a sfide di questo genere quando lottava per la salvezza con l'Avellino. -Non è vero che io sono un fiorettista e quindi non in grado di sostenere incontri di sciabola, cosi come ritengo di avere l'autonomia ed il fiato per reggere 90': ito saltato solo tre gare, mentre ne ho disputate intere due di campionato, 5 nella Under 21 e le energie non mi mancano», assicura Vignola che, nella sosta al Lady G. di rumini, sulla strada per San Marino, è stato oggetto di simpatia da parte di numerosi sostenitori che hanno aspettato la squadra a pranzo per festeggiarla. Le stesse scene si sono ripetute a Porto d'Ascoli. L'Ascoli autarchico (i due stranieri saranno in panchina) farà leva sul pressing e sul ritmo: armi contro le quali Vignola potrebbe trovarsi in difficoltà? «Cori l'Avellino erano battaglie — ricorda Vignola —. Su questo campo l'anno scorso ho segnato un gol in Coppa Italia e fini 1-1 mentre in campionato ho colpito una traversa. Spero stavolta di centrare il bersaglio. Con La Juventus si gioca per vincere, si recita da primedonne, difficilmente si perde e la squadra mi darà un aiuto contro avversari che la temono e si sbi lanceranno poco. Noi vogliamo fare la parte del leone sia per lo scudetto die in Coppa — Giocherà come vice-Boniek o come Vignola? «Quando tocca a me sono Vignola. Il signor Trapattoni, se mi utilizzerà, non presenterà il vice-Boniek. Non intendo certo rubare il posto a Zibì ma far vedere alla Juventìis cosa può avere dajne anche in trasferta». Bruno Bernardi

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