Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «E' colpa degli adulti se quel bimbo ha tali idee» - La montagna rischia di diventare vittima - Gli stambecchi dissipatori del Gran Paradiso - Niente pensione, hanno rubato gli assegni ■ I tram sono sicuri Un lettore ci scrive: -La lelteru del sig. Caroni, disgustato perette in una trasmissione televisiva un facondo ragazzino di 9 anni illustrava la sua corriva "monde" — la scuola è inutile, i veri valori sono divertirsi, arricchirsi, far l'amore — suscita alcuni interrogativi. -Anziché auspicare più severi controlli di una censura la quale è già abbastanza invadente e sempre ipocrita, va apprezzato il documento giornalistico die, pur recando un caso-limite, testimonia un modo d'essere e di pensare assai diffuso nelle giovanissime generazioni. Ci si deve chiedere, invece, perché regni tanta insofferenza per i valori morali, civili, culturali in questi ragazzi da cui ci aspetteremmo un generoso patrimonio d'ideali. Non è forse il mondo degli adulti ad accreditare con comportamenti, discorsi, spettacoli, persino pubblicità televisive, il primato di quelle méte cosi materialisticlie che il nostro ragazzino ha già scelto per il suo domani?,. I Franco Trincherò • ■■; "iV'*: ■ • L'assessore alla Montagna della Provincia ci scrive: -Il problema della ferrovia Clriè-Lanzo sollevato in questi giorni da La Stampa è veramente grave poiché, ancora una volta, la montagna ri- schia di essere gravemente penalizzata. L'emarginazio-, ne si può combattere solo, nel mondo di oggi, con collegamenti che permettano agli abitanti della montagna la possibilità di continuare a vivere sul loro territorio. E questo, si noti, nell'interesse di tutti, anche della pianura. •Il giornale ha anche ospitato la posizione del sindaco di Castellamonte, preoccupato per analoghe difficoltà della "Canavesana". Nel caso della Ciriè-Laneo sono i 19 Comuni della Comunità .montana che pagherebbero in modo più marcato il danno di un'eventuale soppressione della linea; nel caso della Canavesana sono ben tre le Comunità montane interessate (Alto Canavese, Valle Sacra, Valli Orco e Soana) e un'altra ventina di Comuni. -Non vorrei che con il pretesto di "tagliare rami secchi" si finisse semplicemente col tagliare alle valli che circondano Torino la possibilità di vivere proprio nel momento in cui tutti, a parole, dicono di voler puntare a un nuovo sviluppo delle aree rurali e montane». Ivan Grotto 11 presidente dell'Enpa di Torino ci scrive: -Apprendo dall'articolo del 10 gennaio "Gli stambecchi del Gran Paradiso hanno tre miliardi di debito" che questi ungulati avrebbero sperperato denaro pubblico causando 11 pesante passivo nel bilancio del Parco. -Confesso di aver dubitato die il saldo negativo, oltre che dalle croniche e vergognose inadempienze dello Stato, fosse provocato dalle inutili e dannose costruzioni di strade pro-bracconieri, dai seminari di studi atti a ideare sempre maggiori disturbi per gli animali, dalle cospicue, convenzioni stipulate con membri della cosiddetta Commissione scientifica, al fine dì ricercare malattie, come la rabbia silvestre, inesistenti quanto redditizie. Dai viaggi dei consiglieri, ovviamente per studio, verso lontani Paesi del Nord, dai concorsi faraonici per la se-' gnalettca, quando viene omessa, dallo stesso consiglio, la posa di quella principale, volutamente disattesa da cinque anni, quella, cioè, che dovrebbe segnalare i confini della zona proletta». Silvano Truiscl Una lettrice ci scrive: «Sono una pensionata Inps con più di 40 anni di lavoro e percepisco la pensione a mezzo assegno della Banca Nazionale del Lavoro di Torino. -Nel mese di dicembre 1983, non ho ricevuto la sesta rata pensione: ho telefonato alla banca e mi hanno risposto die non avevano ancora ricevuto gli assegni da Roma; ho ritelefonato questo mese e mi hanno chiarito che gli assegni erano stati rubati a Roma. -Mi sono recata all'Ufficio pensioni della banca dove mi hanno fatto compilare un modulo di denuncia per . mancata ricezione assicurandomi che, qualche mese dopo gli accertamenti, avrei ricevuto il mio assegno. -Ora chiedo: quali accertamenti devono fare quando sanno che questi assegni non ci sono stati inviati? E per. quale motivo dobbiamo, aspettare quanto ci viene di diritto?». 0 , „ Segue la firma - Il reggente la direzione ■ dell'Alni ci scrive: «7n relazione alla Ietterà apparsa il 7 gennaio, relativa alle misure di sicurezza adottabili sui mezzi pubblici per la salita e discesa del passeggeri, desidero ricordare die da tempo sono in vigore provvedimenti al riguardo, sia sotto il profilo tecnico (blocco di sicurezza delle, porte, scalini antisdrucciolo, retrovisori interni ed esterni, ' telecamere a circuito chiuso. ' sulle motrici tranviarie) sia.; sotto forma di precise nor-.; matiue ai conducenti di linea' circa l'apertura e chiusura;' delle porte nonché sugli atte-, ■ stamenti alle fermate da ri-; spettarsi tassativamente. -L'impiego di bigliettai a tale scopo, oltre a non garantire — a mio avulso — un', maggiore livello di sicurezza,, comporterebbe per contro', una lievitazione esponenzia-', le dei costi del personale, che', ha reso da tempo antlecono-'. mica tale gestione». dr. Ing. Lucio Scamardella '

Persone citate: Caroni, Franco Trincherò, Ivan Grotto, Lucio Scamardella, Silvano Truiscl

Luoghi citati: Castellamonte, Ciriè, Roma, Torino