Azzaro: denuncio mafia e corruzione sono pronto a collaborare coi giudici
Azzaro: denuncio mafia e corruzione sono pronto a collaborare ìoì giudici La Procura di Palermo sta vagliando le accuse del deputato de siciliano Azzaro: denuncio mafia e corruzione sono pronto a collaborare ìoì giudici PALERMO — Le dichiara-' zioni del parlamentare siciliano e vicepresidente della Camera on. Giuseppe Azzaro (de) sulla mafia e le sue connivenze sono al vaglio della Procura della Repubblica di Palermo, che ha «aperto gli atti relativi-, In particolare per quel passi che denunciano illeciti penalmente perseguibili. Analoga attenzione è confermata dall'ufficio dell' Alto Commissariato per la lotta alla mafia. •Ho il massimo di fiducia e di stima nei vertici giudiziari di Palermo e nell'Alto Commissario — ha commentato all'Ansa l'on. Azzaro — e sono dunque pronto a dare tutto il contributo che le notizie in mio possesso possono offrire nella lotta alla, mafia ed alla corruzione. Quello che ho iwluto affrontare è sicuramente un problema molto complesso, dove però ciascuno deve fare sino in fondo la sua parte. Chi è venuto da me a denunciare casi di corruzione, in cui ha anche un ruolo di vittima, non può esimerti dunque dall'offrire tutte le prove di quanto asserisce». I «casi» cui si riferisce il deputato siciliano riguardano 11 pagamento di tangenti, secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi dallo stesso Azzaro: -La mia sensazione — aveva detto — è che nelle amministrazioni della mia regione non è possibile alcuna azione amministrativa che non sia collegata con tangenti e bustarelle. Tutti i preventivi richiesti alle aziende sono maggiorati del 15% e questa tangente, alla fine, viene pagata dai cittadini-. Perché la denuncia non resti astratta e generalizzata, 1' on. Azzaro ha preso contatto con giuristi, -per la formulazione di un disegno di legge die consenta di non punire quell'operatore economico che ha pagato la tangente, sempre che dia prova di ravvedimento operoso, proprio denunciando il caso di corruzione-. Una norma di questo tipo -sarebbe un forte deterrente a richiedere la "bustarella", contribuirebbe alla lotta contro la mafia e contro tutte le altre forme di corru¬ zione che operano da noi ». L'aperta denuncia di Azzaro contro -quella classe di mafia intermedia, rappresentata da una miriade di faccendieri, che fa da ponte tra le vera e propria mafia e l'amministrazione pubblica- ha suscitato reazioni di solidarietà, ma anche qualche Imbarazzo e timore che sia messa sotto accusa tutta la classe politica siciliana, che si crei -ancora una volta un polverone a danno della Sicilia-. -La questione morale esiste — afferma una nota della de siciliana — e non può che occupare il primo punto di qualsivoglia strategia di salvezza delle istituzioni e della società siciliana e non siciliana. Avvertire la drammaticità di un quadro, che comunica un senso di paura e di sgomento, non deve impedirci però di dire che la stragrande maggioranza del nostri cittadini e degli operatori politici è estranea al sistema mafioso. Appunto per questo dobbiamo insieme sconfiggere la mafia e bloccare l'accrescersi di una cultura del sospetto che non distrugge la zizzania, ma soffoca.il grano. Se si vuole contribuire a portare avanti questa difficile battaglia, non ci si può limitare a generalizzare-. Più incondizionato 11 consenso del comunista Colajanni. Per 11 pei, del resto, Azzaro aveva avuto nelle sue dichiarazioni parole di stima, Invocando una -solidarietà antimafia- più vasta tra 1 partiti: -Per estirpare l'infiltrazione mafiosa è necessario costruire un fronte politico da cui sarebbe ingiusto e fuori luogo escludere il pei-, -L' on. Azzaro ha detto cose molto importanti — risponde Colajannl — e pone il vero tema della vita politica siciliana: costruire un fronte antimafioso. Emerge la necessità di partire dall'eccezionalità della situazione siciliana; di seppellire le formule politiche di questi anni e soprattutto il pentapartito; di cominciare a emarginare uomini e forze che hanno rappresentato il blocco di interessi di cui Azzaro parla. Su questo slamo d' accordo-. r. I.
Persone citate: Azzaro, Colajanni, Giuseppe Azzaro
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