Merloni chiede oggi a De Michelis di tagliare a metà la scala mobile di Gian Carlo Fossi
Merloni chiede oggi a De Michelis di tagliare a metà la scala mobile Parte il secondo round sul costo del lavoro tra governo, sindacati, imprese Merloni chiede oggi a De Michelis di tagliare a metà la scala mobile Più profondo il contrasto tra le partì e dentro Cgil, Cisl, UH - La Confcommercio attacca il ministro Visentin! ROMA — In attesa del documento che il ministro De Michelis consegna oggi a sindacati e imprenditori, si è chiaramente delineato il •■iliaco delle partì, nella difficile trattativa sul costo del lavoro con aggancio alla più generale manovra di politica economica. Conflndustrla e Confcommerclo hanno deciso di chiedere la riduzione della scala mobile nella misura del 50%, la prima senza rendere nota per il momento la soluzione tecnica preferita, la seconda con l'esplicita indicazione della predeterminazione del numero dei punti (probabilmente quattro) da far scattare nel 1984. La Federazione Cgil-Cisl-Uil ha trovato l'accordo su fisco, occupazione, prezzi e tariffe, ma non sul costo del lavoro: una speciale commissione dovrà elaborare proposte concrete da presentare alla segreteria Vi è notevole incertezza sulla reale possibilità di trovare un'intesa tra Cgil. Cisl, UH sul raffreddamento della scala mobile; non si nascondono vive preoccupazioni per l'effettivo atteggiamento del governo su alcune materie, in particolare sui prezzi amministrati e le tariffe, dopo l'improvviso e consistente aumento del prezzo della benzina CJontro l'ipotesi di dimezzare la scala mobile ha sparato a zero il segretario confederale della Cgil. Lettleri, esponente della corrente demoproletaria. «J?' uno Zinco impraticabile — ha detto — perché inefficace per la lotta alllnfIasione e politicamente suicida per il sindacato.. Mentre Lama e Trentin hancsprCsso preoccupazione clic si tenti ad ogni costo uno scambio politico tra riduzione del salario e una .manovra qualsiasi., il socialista Del Turco si è affrettato a ridimensionare le dichiarazioni di Lcttierl. .Si tratta — ha precisato — di opinioni di Lettieri e non della segreteria Cgil.. Ben più disponibili per la ricerca di un'Intesa. Veronese (UH) e Merli Bramimi (Cisl). Ma l'accordo non si potrà fare, ha sottolineato ieri Merloni alla Giunta della Conflndustrla, se almeno non si otterrà 11 risultato della riduzione della scala mobile in misura non inferiore al 50% e in una forma che garantisca per alcuni anni 11 rispetto dei tetti programmati di inflazione. Merloni ha sollecitato anche una ••revisione a fondo, della politica monetaria, un allineamento dei tassi di interesse all'inflazione, la creazione di un sistema di ammortizzatori sociali a protezione dei lavoratori disoccupati. La necessità di .soluzioni di emergenza, per il 1984 e il 1985 è stata sostenuta dal presidente della Confcommercio, Orlando, a conclusione dei lavori del consiglio generale. Ferma restando la fiscalizzazione degli oneri sociali, occorre un ■intervento incisivo. sulla scala mobile per evitare l'ulteriore sfondamento dei tetti prefissati per il costo del lavoro. » Sul negoziato pesa una vivace polemica esplosa tra il ministro delle Finanze, Visentin!, la Confcommercio e i sindacati. -Il ministro delle Finanze, Visentini, non fornisce cifre obiettive, ma dal numeri., afferma una nota della Confcommercio replicando alle accuse di evasione rivolte al settore da Visentin! in una intervista rilasciata ieri. .Siamo pronti ad affrontare costruttivamente l'esame dei problemi che in campo tributarlo si possono presentare — aggiunge la nota — ma rigettiamo il metodo criminalizzante che ci si ostina a voler usare nei confronti della categoria.. I sindacati insistono perche i lavoratori autonomi e 1 professionisti siano colpiti con rigore anche attraverso l'adozione del .reddito presunto., che Invece il ministro delle Finanze non condivide. ' Gian Carlo Fossi o p Roma. De Michelis e Merloni: confronto difficile sulla «scala»
Luoghi citati: Roma
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