In ventanni rapiti 34 bambini

In ventanni rapiti 34 bambini Da Paolo Ratti (la 1* vittima) alla piccola Luisi e a Federica Isoardi In ventanni rapiti 34 bambini ROMA — Con la piccola Fe- ' derlca Isoardi sono 34 i bambini da uno a dieci anni rapiti a scopo di estorsione In Italia dal 1963 ad oggi. Sono trascorsi, quindi, 20 anni e qualche mese da quando Paolo Ratti, otto anni, figlio di un industriale milanese, inaugurò la triste sequenza del rapimenti di giovanissimi. Banditi senza scrupoli speculano sull'apprensione e sull'angoscia del genitori, barattando la liberazione di bambini alle prese con situazioni troppo sconvolgenti per essere dimenticate In breve tempo. In alcuni di loro 11 tempo ancora non ha lenito le ferite psichiche lnferte dalle sequenze rapide e traumatizzanti del sequestro, dalla prigionia da incubo, dall'attesa senza fine e, anche, dal momento della liberazione e del nuovo Impatto con 1 genitori. Se il caso recente di Elena Luisi, la bimba di 18 mesi di Lucca, ha emozionato l'opinione pubblica e ha riproposto In termini crudi una plaga sociale 1 cui contorni non sono stati circoscritti, tutti gli altri piccoli sequestrati devono anche essi essere accomunati con la stessa Intensità in un analogo sentimento di solidarietà. Tra 1 34 rapiti vi sono quattro bambini di un anno, due di 2 anni, due di 4, quattro di 5. due di 6, tre di 7, quattro di 8, sei di 9 e sette di 10 anni. Ognuno di questi rapimenti ha una storia che si diversifica dalle altre per le modalità del sequestro, A Trapani il 12 ottobre 1982 un bimbo di otto anni, Ignazio Mazzara, figlio di un pedia- tra, viene rapito alle 13 davanti alla scuola elementare e rilasciato in serata terrorizzato e affamato alla periferia della città dopo il pagamento di .appena» 250 milioni. Tipico caso di sequestro in tono minore: come quello di Ignazio se ne sono verificati molti altri e sovente non denunciati con tempestività. A Molochio, In provincia di Reggio Calabria, alcuni banditi rapiscono 1118 maggio dello scorso anno. Rocco Lupini di 10 anni e la madre, Fausta Rigeli. Il 22 novembre 1 rapitori liberano la donna per poter trattare con lei il pagamento del riscatto perché 11 marito, Giuseppe Lupini, proprietario di un'azienda agricola, aveva respinto ogni richiesta. E' questo un esemplo tipico di crudeltà studiata per ottenere quanto richiesto da una persona che aveva «assaggiato» la durezza della prigionia. A Torino 11 20 maggio '82 viene rapita Elena Lazzari, 10 anni, figlia di un orefice. Quattro giorni dopo la bimba è liberata e la banda catturata. Dalla confessione del carcerieri emerge un altro aspetto del rapimento. I criminali avevano intenzione di com¬ piere una serie di -imprese» in tutta Italia e il riscatto per Elena era stato chiesto per poter finanziare le altre operazioni banditesche. Sempre a Torino, il 3 ottobre 1977 due sconosciuti sottraggono alla nonna Giorgio Garberò, 4 anni, nipote dell'allora presidente del Torino e titolare di un'avviata industria, Orfeo Planelli. La cifra del riscatto pagato è notevole e 1 rapitori hanno .speculato sulla notorietà del nonno che ha dovuto piegarsi senza Indugi ai voleri del banditi. Paolo Raimondi, dieci anni, rapito a Milano il 3 aprile 1975 e rilasciato dopo 18 giorni di prigionia dopo 11 pagamento di J75 milioni di riscatto, costituisce un caso a parte. Il bambino, infatti, dichiarò ai genitori di essere stato trattato'molto bene, di aver mangiato cibi gustosi e vari, e di essersi addirittura divertito molto insieme ai suol rapitori. Un caso unico e, purtroppo, Irripetibile, perché difficilmente un bambino in tenera età ha la forza interiore di adeguarsi Immediatamente In una situazione a volte allucinante, e sempre molto cruda. (Ansa)

Luoghi citati: Italia, Lucca, Milano, Molochio, Reggio Calabria, Roma, Torino, Trapani